Non al circolo del polo e neanche a quello del cricket, ma notti d’estate sotto i pini fra chiacchiere per tirare la voglia di non andare a letto.
Umanità di varia età fra cui un ragazzino dispettoso come una zanzara tigre a cui raramente mancava la razione di scapaccioni serale.
Quando rimaneva poca gente si accorciava il galateo e le arie umorali interne pigliavano le vie del cielo.
Ad ogni scoppio il tigrotto andava dietro, annusava e dava il giudizio sull’appena fatto nel fronte del gas.
Una notte, un imbianchino corpulento e godurioso a tavola, squillò le trombe per quasi un minuto………”Tieni, con questa mangi tre giorni”.
Il ragazzino rassegnò immediatamente (con gli occhi di fuori) le dimissioni da somelier di scuregge.
Questa è da commedia all’italiana.
Strepitosa
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Se il ragazzino passa in periodo di raccolta pere ,sentirà che concerti, siamo o no la patria del tenorissimo-Pavarotti-che se tanto mi dà tanto …in campagna tutto è lecito
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