Caterina, Taxi Milano 25

Pubblicato il 12 gennaio 2010 da andrea

Chi riesce a donare il sorriso ad un bambino salva il mondo.

Questa è Caterina Bellandi, tassista fiorentina, fata colorata, cuore grande e capiente.

Questo il suo sito.

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0 Responses to Caterina, Taxi Milano 25

LALLERO ha detto:

12 gennaio 2010 alle 10:10

BELLA!

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Claudio ha detto:

12 gennaio 2010 alle 10:48

Che bello vedere che ci sono queste iniziative in giro per l’Italia.

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pando ha detto:

12 gennaio 2010 alle 15:20

mi fa molto piacere che hai pubblicato questo..

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anna maria ha detto:

12 gennaio 2010 alle 19:18

E’ una donna straordinaria
L’ho intravista in um mio daily trip a Milano
Ognuno nel suo piccolo potrebbe fare …miracoli per gli altri ..
aNNA MARIA

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Stefania ha detto:

12 gennaio 2010 alle 21:32

L’ho vista l’anno scorso al matrimonio del mio amico Giulio: gli sposi invece di una macchina all’ultimo grido, hanno scelto il suo taxi e la sua storia…
Un idea da copiare, far felici i bambini ospiti a un matrimonio e altri tanti bambini meno fortunati…

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Andrea Pagliantini ha detto:

13 gennaio 2010 alle 11:32

Caterina è una spezia preziosa.
La gioia, la dimostrazione che a calcare il mondo non ci siano solo surrogati e cloni di Testa Pelata, Piernamarilla, Biondi, infestazioni di insetti oleari.
Meno male.

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LALLERO ha detto:

13 gennaio 2010 alle 13:09

tutto perfetto tranne un dettaglio molto triste:
le volpi morte sulla testa!!!!!!
inutile e macabro orpello che denota civetteria senza cuore!

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milano25 ha detto:

14 gennaio 2010 alle 3:44

rispostina per lallero…

A questo mondo di perfetto non esiste proprio neinte…
con umiltà l’essere umano tenta con incredibile fatica di non naufragare nel nulla
del superfluo…
Dal canto mio , mi arrampico faticosamente sugli specchi dolorosi della sofferenza umana…perdonami se ti offendo con la mia frivolezza… a volte è una scorciatoia per l’ironia…Qualora tu sia disposto a investire del tempo…. perchè non ci aiuti con i bambini a confezionare un cappello altrettanto frivolo ma meno disumano?? Ti aspettiamo con gioa in ospedale per conoscerti…parola di zia

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LALLERO ha detto:

14 gennaio 2010 alle 10:03

di dolore condita di indifferenza mi nutro quotidianamente ma non per questo mi vesto di “ironia”
io non mi dedico ai bambini ahimè,la mia vita è dedicata agli animali ed allo loro grande grande sofferenza
non credo che Le manchi la fantasia per creare un nuovo cappello, basta che ne inventi uno che non goccioli sangue

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LALLERO ha detto:

14 gennaio 2010 alle 10:04

NOI VOLONARI DETTI DI SERIE B
Chi è un volontario animalista?
E’ una persona che all’inizio ha del tempo da dedicare a una causa benefica. All’inizio.
Poi finirà per non avere tempo neanche per se stesso:questo se sarà un bravo volontario.
I volontari operano nei/dai posti più disparati.
Dai bagni degli uffici, in fila alle casse del supermercato, nelle aree di sosta in autostrada, nei camerini dei negozi. In disparte negli angolini dei posti più impensati li vedi parlare sottovoce ai loro cellulari, scartabellando nelle loro agendine. Sono quelli che chiedono permessi velocissimi in ufficio per poi tornare magari dopo un’oretta o due , spettinati, sconvolti ma con il sorriso sulle labbra e il sedile della macchina tappezzato di peli.
Vivono in simbiosi con il loro cellulare, che vibra spesso, ma se il capo è vicino non rispondono mai.
La loro mail è costantemente costipata da appelli.
Ipersensibili, generalmente un po’ ansiosi.
Li riconosci perché qualsiasi potrà essere l’argomento che state affrontando i loro occhi verranno rapiti da qualunque essere vivente a quattro zampe che vi passerà vicino.
Sarete sicurissimi di avere di fronte un volontario se dalla sua borsa emergerà sempre una scatola di biscottini per cani e un guinzaglio
Potrete essere sicuri al 100%i se vedendo passare un cane senza collare, inizieranno a inseguirlo prima con gli occhi , poi facendovi segno di abbassare la voce per non spaventarlo e quindi in punta di piedi inizieranno a pedinarlo lasciandovi in asso.
Nel bagaglio della macchina hanno sempre del pane secco .”.non si sa mai. ..magari incontro un’anatra”. In casa al posto dei quadri hanno certificati di adozioni di conigli.
Quando li riconoscerete attenetevi a queste semplici regole:
Non iniziate mai a parlare di animali in loro presenza oppure se lo farete, attrezzatevi con tutto il necessaire per preparare una pastiera napoletana. Almeno alla fine delle 12 ore di monologo animalista potrete gustare una giusta torta proteica.
Accettando la loro amicizia su Fb entrerete nel pericolosissimo mondo degli occhietti amabili che vi chiedono adozione e in meno di una settimana gioirete insieme ai vostri 4 nuovi cani, gatti e conigli.
Non dite mai a un volontario animalista, che FORSE prenderete un cane. Vi si attaccherà ai calcagni e potrete staccarlo solo sopprimendolo.
Altri indizi:
I volontari sono sempre in bolletta e generalmente vestiti in maniera semplice.
Impossibile non trovare almeno un pelo animale su giacche , sciarpe.. .
Spesso spettinati ( con i soldi del parrucchiere ci pago 1 pensione a un canetto)
Difficilmente liberi durante i week end perchè impegnati in preaffidi, staffette, sgambamenti e cene di beneficenza.
Sono quelli che quando dicono “sai , faccio volontariato per gli animali”ricevono sguardi di finta ammirazione mista a vera commiserazione.
…
IL volontario lo sa.
E’ una malattia, una forza impossibile che ti spinge a tritarti anche centinaia di chilometri alle 5 di mattina di domenica per aiutare un orecchiuto a uscire da una gabbia fetida e raggiungere una cuccia calda.
Un volontario è costretto a vedere giornalmente quello che costantemente combatte: la violenza. Perchè il volontario la cerca, la legge giornalmente, la vede . La studia con il voltastomaco per poterla combattere, per farla conoscere a tutti perchè tutti la combattano . E il volontario non ci fa mai l’abitudine.
Le volontarie donne hanno un fedele alleato : il correttore per le occhiaie. E’ sondato che non hanno mai sonni tranquilli
Ma un volontario animalista ,nonostante questo impietoso ritratto è sempre una persona speciale.
Ha una luce propria. E’ una persona che VEDE il sorriso di un animale, che ne sente la gioia , che assorbe la luce di un ‘anima pura .E’ qualcosa di magico. E di questi tempi, credetemi è una benedizione.
Vogliate bene agli animali. La loro esistenza fa bella la nostra. E i volontari semplicemente sono schiavi della bellezza che gli animali, con la loro purezza , sanno diffondere.
Siate gentili con ognuno di loro animali e volontari. Anche questi ultimi ogni tanto hanno bisogno di un pò di incoraggiamento.
grazie.

Ilaria Cappato e Rossella

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milano25 ha detto:

14 gennaio 2010 alle 11:01

a volte manca il tempo…. perdonami.. e se proprio non puoi, cerca solo di accogliere le mie problematiche se proprio non ti senti di venire ad aiutarmi a risolverle…. chi è senza peccato scagli la prima pietra….io non posso fare di più credimi in questo momento…grazie del tuo sincero dono di dolore quotidiano…ogni dolore che vivrò darà vita alla mia vita e tu mi ricordi un dolore che in questo momento non sono in grado di aiutare….magari in futuro prometto di migliorarmi ….grazie di cuore per la gentilezza d’animo che dimostri nel perdonarmi…devo scapppare ..non ho tanto tempo per le polemiche che non portano a niente.. il cappello non posso toglierlo adesso…ma come ti ho detto ti aspetto per poterlo sostituire insieme…

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Michele Braganti ha detto:

14 gennaio 2010 alle 18:36

…bel post Lallero….complimenti davvero commovente…..e vero.
quel taxi l’ho visto in chianti diverse volte da cecchini a Panzano….scorazzare americani belli sani e danarosi.

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Filippo Cintolesi ha detto:

14 gennaio 2010 alle 20:00

Non so se e’ corretto prendere per buona l’identificazione di un(‘) animalista fatta da un(‘)animalista. Se lo e’, quindi se e’ corretto considerare animalista chi cosi’ si definisce, diro’ allora che con questo nome ho visto manifestare persone ogni giovedi’ per tre anni di seguito di fronte a un edificio in costruzione dove gli operai erano costretti a lavorare col volto coperto dal passamontagna per non essere da tali persone identificati. I responsabili non solo e non tanto delle attivita’ che in quell’edificio si sarebbero poi dovute condurre, ma anche semplicemente dei lavori di costruzione dell’edificio stesso (banalissimi contractors), i quali erano stati in qualche modo identificati nel corso degli anni, avevano subito ripetuti attentati incendiari all’auto, alla casa.. anche di notte, anche con figli piccoli in casa.
Grondavano proprio di tanto tanto amore quegli attivisti. L’amore ardente di fanatici che per salvare un animale non si sarebbero fatti scrupolo di ammazzare un umano.

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Michele Braganti ha detto:

14 gennaio 2010 alle 20:39

Filippo gli estremi esistono ovunque…infondo alla grappa quando si distilla,a casa, gli si taglia..testa e coda… no…???……:-))

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milano25 ha detto:

15 gennaio 2010 alle 3:35

caro michele…
noto con piacere che sei una cara persona anche tu… e che il giudicare il vostro prossimo, fà parte del vostro pane quotidiano…in chianti ci sono stata non nego..a volte per matrimoni per i quali svolgo servizio gratuito o per accompagnare i mei ragazzi dal cecchini che li ospita a pranzo…mi congratulo veramente con te per la tua capacità di vedere oltre usando il tuo terzo occhio ed il tuo sentire profondo…grazie di avermi fatto star male pure te..ricordandomi il brutto della vita mi rendi più forte per combattee per le cose belle e vere, che davvero contano per me… memorizzo il tuo nome nella speranza di non dover perdere ulteriore tempo a difendermida chi non vuol conoscermi…

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milano25 ha detto:

15 gennaio 2010 alle 4:10

Caro andrea , ti ringrazio infinitamente per l’avermi cercata e volutamente ed ospitata nel tuo blog , così ad occhio comunque non ritengo sia stata idea altrettanto gradita dai tuoi sostenitori…Comprendo la loro posizione e scelta…ci sono moltissime persone che vedendomi da lontano si rifiutano di salitre sul mio taxi…Ho imparato a rispettare tutte le opinioni, cercando di non mortificarmi per le loro negazioni nei miei confronti.. Dal canto mio cerco di accogliere anche chi la pensa in maniera totalmente diversa cercando l’arricchimento dalle differenze…c’è un tempo per ogni cosa…e quando non si pronti per l’altro è assai più facile giudicarlo e scansarlo…sono dunque lieta di essere giudicata, ma credimi sarò altrettanto lieta se mi dispenserai dal dover prendere parte a sterili scambi di opinione senza l’attenzione del cuore…cancellami dunque questa inultile pagina su di me che non procura che la consapevolezza della difficoltà umana di amare cio’ che non si conosce…

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LALLERO ha detto:

15 gennaio 2010 alle 9:57

buongiorno a tutti!!

x Michele e Filippo
Grazie a Michele, che come fossi io ha risposto a Filippo

x caterina
mi dispiace che tu ti pianga addosso
vai avanti per la tua strada e credici se vuoi, ma sappi che, quando si cerca il palcoscenico per forza, non è detto che si ricevano gli applausi

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milano25 ha detto:

15 gennaio 2010 alle 11:09

lallerooooooooooooooooooooo…ti voglio bene….sei forte…grazie di tutto e a prestissimoooooooo

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milano25 ha detto:

15 gennaio 2010 alle 11:13

p.s. scusami l’invasione ma credimi l’idea non è stata mia di venire a cercarvi.. è stato andrea…tranqui , io stò nel mio taxino e sarà difficile che ci incontriamo…per te non incontrarmi sarà facilissimo.. sono facilmente riconoscibile.. suono campanellini e emetto vibrazioni colorate… passo e chiudoooooooooooooooooooooooooooooooooo

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pando ha detto:

15 gennaio 2010 alle 12:54

Caterina continua così, fregatene di tutto e di tutti, fai una cosa meravigliosa e se non viene apprezzata non è colpa tua. Continua così, se si può vivere in mondo migliore è merito di persone come te. grazie per tutto quello che fai.

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LALLERO ha detto:

15 gennaio 2010 alle 13:44

x pando
non ho detto di non apprezzare l’operato di caterina
se rileggi il mio post noterai che ho
espresso una mia opinione sul suo cappello e ripeto non sul suo operato:
“tutto perfetto tranne un dettaglio molto triste:
le volpi morte sulla testa!!!!!!
inutile e macabro orpello che denota civetteria senza cuore!”

sul mio riferimento al palcoscenico altro non è che un modo per sottolineare che non possiamo piacere a tutti;
che peralto è coerente con l’altro mio post in cui mi definisco -senza piangermi -addosso volontario di serie b

esprimere opinioni non significa giudicare

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Michele Braganti ha detto:

15 gennaio 2010 alle 16:12

vedi amabilissima caterina siccome lavoro in chianti ma son di firenze anch’io…….ti vedo spesso……la benificenza se si vuole si fa senza riflettori……la signora annigoni che se dici di essere di firenze conoscerai benissimo non ha tutta la tua fama mediatica ma fa un lavoro encomiabile senza tutti i tuoi lustrini……,ripeto quei tuoi clienti tutto erano meno che giovani o freschi sposini……. e riguardo alle azioni giuste o sbagliate che ognuno di noi compie …..ci sara’ un momento,forse non in questa vita….dove tutti dovremo rimetterle a qualcuno…….buona fortuna anche a te..!!

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Andrea Pagliantini ha detto:

15 gennaio 2010 alle 20:26

Ha ragione Caterina a dire che sono io il colpevole di aver messo un post in cui volevo mettere in risalto una persona che si dedica al servizio del prossimo e dei bambini in particolare e questo non cambia assolutamente niente (il bene che fai) dopo questa sfilza di commenti e di pareri.
La gente che passa qua sopra, non sono miei sostenitori, è gente che passa, legge o non legge se l’argomento interessa e se crede lascia una testimonianza fra i commenti.
Fra l’altro passandoci gente da ovunque non pensare che conosco tutti.
Ognuno ha detto le proprie opinioni e ognuno ha potuto ribattere i propri punti di vista senza che le parole diventino fucilate.
Le persone che hanno lasciato commenti in questo caso sono delle eccellenze sia pur in campi totalmente diversi, escluso io che sono un troiaio e lo dico con convinzione.

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milano25 ha detto:

16 gennaio 2010 alle 3:28

grazie pando , perdonare è diventata la mia ragione principale….e quando prioprio non riesco mi accontento di ignorare ciò che non mi piace , o che mi fà gratuitamente del male…oggi mia madre è caduta e si è fratturata un ginocchio , ho passato la giornata con lei in ospedale…credimi non è stato facile lasciarla a dormire nel pronto soccorso perchè mancavano addirittura i posti letto…la cosa bella è certamente stata la sensazione di sentirmi utile…mentre attendevamo il nostro codice bianco, sono arrivati giovani, ed addirttura bambini…
era bello sorridere loro, senza domandarsi se lo avessero meritato o se fossero ambiziosi , belli o brutti, ma solo condividere il loro disagio e le loro paure…questo è il mio modo di essere solidale…e lustrini o non lustrini oggi come sempre è stato una realtà…chi non riesce a vedere oltre è perchè è saldamente trincerato nel proprio piccolo mondo di infinite paure…ma grazie al cielo non saremo mai destinati ad incontrarci.. quel genere di persone non sale più sul mio taxi.. ne si ferma casualmente a rispondere ad un sorriso…c’è una selezione naturale che ci rende invisibili gli uni agli altri…

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milano25 ha detto:

16 gennaio 2010 alle 3:47

caro Andrea mi permetto di risponderti solo ribattendo che le “eccellenze” in genere sono umili… e non giudicano senza conoscere….esprimere un parere negativo o positivo che sia, presuppone una conoscenza basata su fatti oggettivi e non chiacchiere da bar…
“accogliere” significa semplicemente iniziare un cammino di scoperta comune…esprimendo alcune opinioni, spesso si innalza incredibili barriere difficili da abbattere senza la passione di un’emozione vera che ne garantisce l’inutilità…Spesso chi non riesce a vedere o sentire le verità altrui , non conosce neppure la propria, e si scherma dietro una marea di luoghi comuni…

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Filippo Cintolesi ha detto:

17 gennaio 2010 alle 15:59

Cara Caterina, mi pare che tu sia un po’ prevenuta. Un po’ troppo, se mi e’ concesso, un po’ troppo per una persona che cita il “terzo occhio”. Ma posso sbagliarmi. Mi limito a osservare che chi definisce (con certa alterigia) “sterili” gli scambi di opinione che possono avere luogo su questo blog fra persone che, inevitabilmente!, non si puo’ pretendere abbiano una conoscenza approfondita e di prima mano delle cose di cui sempre si parla, chi li considera cosi’ al punto da chiedere di essere dispensata dal prendervi parte, dico, non mi pare che cerchi veramente “l’arricchimento dalle differenze”. Sempre: posso sbagliarmi. E visto che del perdono hai fatto la tua ragione principale, forse posso considerarmi fortunato: non lo farai mancare neppure a me, spero.

Cara Lallero: posso prendere dunque per buona la risposta di Michele come se fosse tua? Mano libera per tagliare testa e coda della “grappa” distillata attorno agli animali? Sicura?

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LALLERO ha detto:

18 gennaio 2010 alle 10:26

ciao filippo!
certo che puoi prendere per buona la risposta di michele!
L’animalista è una persona e come tale ha molte sfaccettature come del resto il tifoso, l’infermiere, il bancario, il testa pelata etc etc
BUONA GIORNATA A TUTTI !!
senza perdono.. non sono mica il papa
ahahahaahahaha

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Filippo Cintolesi ha detto:

18 gennaio 2010 alle 19:27

Lallero, oltre alla dimensione individuale certe cosine hanno anche una dimensione collettiva. I movimenti, per esempio, e quello sedicente animalista e’ un movimento, non iniziano e finiscono con le esperienze individuali. Quando ci si definisce qualcosista, in qualche modo si e’ responsabili anche di quello che altri qualcosisti fanno in nome del qualcosismo. Si e’, si’, in questo senso, i guardiani di nostro fratello, a differenza di Caino. E’ in questo contesto che hanno senso le varie “prese di distanza”, “dissociazioni”, eccetera. Limitarsi a dire che siamo tutti uomini, e per cio’ fallaci e perfettibili, oltre ad essere cosa ovvia, stimola anche una invocazione rituale a quella divinita’ credo azteca, sicuramente amerinda precolombiana, come si chiama?, ah si’: Estiquaatsi.

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LALLERO ha detto:

20 gennaio 2010 alle 11:54

ciao filippo,
trovo giusto cio’ che affermi e allora sai che ti dico?
mi definisco volontario pro-animali-natura-ambiente :)))

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