Sul luogo dell’eccidio, in via Carini a Palermo un anonimo lascia un cartello appeso.
“Qui è morta la speranza dei siciliani onesti”.
La speranza degli onesti non muore mai, ma certo quello fu un brutto colpo per chi sperava nell’operato e nelle capacità del Generale diventato Prefetto per riportare legalità e Stato in Sicilia. Ucciso pochi mesi dopo Pio La Torre che operava per l’esproprio dei beni e per l’introduzione del reato di “Associazione Mafiosa”.
3 settembre 1982: Carlo Alberto Dalla Chiesa, Emanuela Setti Carraro, l’agente di scorta Domenico Russo.



E nel frattempo Pio la Torre non è più il nome adatto per un aeroporto. Manco quello. Magari bisognerebbe intitolarlo ad Andreotti.
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Sono acidino stasera, mi verrebbe la voglia di chiedere al sindaco di farlo intestare al benemerito Don Masino….
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“delitto imperfetto” l’ho letto che ero un ragazzino.. sapevo pochissimo del gen. dalla chiesa, ma sentivo il puzzo della malavita organizzata tutti i giorni..tanti oscuri misteri della nostra repubblica mi erano ancora ignoti.. quell’omicidio mi ha fatto perdere l’innocenza ..cosi lampante e spudorato è stato l’intreccio tra il potere mafioso e quello politico (intreccio o simbiosi?) che nulla è piu stato come prima per me..
quell’omicidio non ha ucciso la speranza solo ai cittadini siciliani onesti..l’ha tolta a tutti gli italiani onesti.
Un saluto a tutte le vittime della mafia.
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Sarà uno dei prossimi libri che leggerò, sai mica dirmi chi è l’autore?
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E’ di nando dalla chiesa, ma è scritto con rigore, documentato e puntuale nella ricostruzione dei fatti.
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mi permetto tra l’altro di aggiungere che molti scenari prospettati in quel libro, sulla base di fatti non di semplici illazioni o teoremi, hanno trovato puntuale riscontro nelle vicende accertate dalla magistratura negli anni successivi. Il libro è del 1984.
buona lettura
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Infatti, mi pareva fosse del figlio, ma non ne ero sicuro.
Lo leggerò, ma con calma per non soffiare nel fuoco del malumore che ho dentro e riattizzarlo di nuovo.
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