Ai primi di luglio, è uscito “Il partito del cemento” libro di Ferruccio Sansa e di Marco Preve che è il caso di dire sia una mattonata per le coscienze e un rovina vacanze per disgusto se letto sotto un ombrellone.
La dimostrazione di una invisibile linea di demarcazione che c’è fra destra e sinistra (qui si parla di Liguria) quando c’è da rovinare paesaggio e territorio e completarlo di colate di cemento che producono ottime colate di piccioli freschi e profumati.
Quando si vedono in televisione onorevoli scotennarsi con la bava alla bocca e urlare fra chi è il più meglio e con le idee più sane, penso che sia solo un copione imparato a memoria e rifilato a noi pubblico fesso che assistiamo e crediamo come beoni.
Adesso nero su bianco, ve ne è una nuova dimostrazione.
Provate a vedere quali intrecci ci sono fra banche, politica, gerarchie ecclesiastiche, costruttori e immaginiamo quanto siamo fessi noi gente normale che vota e si fa disintegrare il nostro territorio e le nostre storie.
Anche nel Chianti, per stare ai miei luoghi, la situazione non è molto allegra, è un luogo nel quale spostare un mattone mette in moto meccanismi che fanno girare barcate di Euro. Basta guardarsi un pò in giro per vedere l’assalto dei nuovi barbari a cui tutto, chissà come mai è permesso, comprese licenze veloci.
Comprate e leggete questo libro, ci sono dentro la storia e le miserie di questo paese.
“Il partito del cemento”
pagine 320
prezzo € 14.60

dalle mie parti si dice “se gira il mattone girano i soldi..perche il mattone fa girare tutto e tutti”..
ed è una regola che da sempre ha unito l’italia..dove con scempi irreperabili come giu.. altrove trasformando in oro il cemento..ovunque blindando storie e territori..
piu cemento cola, piu soldi girano, piu clientele si ingrassano, piu i mattoni diventano voti…a destra e a sinistra
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Io non capisco una cosa, ci sono una marea di case sfitte, chiuse, abbandonate alla distruzione e si continua a costruire ….. girando per strada giornalmente vedo edifici abbandonati e diroccati che addirittura rendono brutto il paesaggio attorno.
Ogni volta che ho davanti queste scene mi domando ma perchè non ristrutturano questi edifici e li vendono a delle nuove famiglie rendendo anche piu’ elegante l’area intorno?
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Si Claudio, il tuo è un bel quesito, credo tutto questo abba un nome: speculazione e va al di là di quanto sarebbe giusto e lecito fare con le case ed i palazzi che si degradano e che fanno tanta tristezza.
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Sulla provincia di Siena sta scendendo una colata di cemento seza pari e senza la minima qualità! Si costruisce tanto, a caso, e male! Stanno rovinando un territorio che l’uomo ha generato nei secoli, unico e senza pari! La stupidità, l’avidità di questa gente mi fa più male di qulsiasi percossa!
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Sono d’accordo con te, Marco.
Si è passati dallo stato di abbandono degli anni sessanta, al meritorio ripristino di antichi casali e strutture che sarebbero andate perse e compromesse.
Adesso siamo nel pieno della fase speculativa e tanti vincoli che dovrebbero esserci a riguardo, ci sono, ma non per tutti.
I nostri comuni della provincia hanno il cemento facile e non sanno quanto sono miopi in questa loro scelta.
Non andrò a votare per le elezioni locali, se vogliono fare quello che vogliono, almeno, non mi renderanno loro complice.
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