
E’ molto istruttivo ascoltare le parole ed i discorsi di chi ha i capelli bianchi e riporta gli insegnamenti e le astuzie di chi aveva i capelli bianchi ancora più indietro nel tempo ed aveva imparato sulla propria pelle le molestie delle stagioni che condizionavano la presenza di grano e farina da infornare, uva e vino da bere, olive ed olio per condire.
Le astuzie e i rimedi per ovviare a parassiti, non prevedevano l’uso di insetticidi chimici.
Era importante l’atuzia, l’occhio, la cura massima per poter riempire botti, madie, orci:
Parlando con un lontano parente su olivi ed olio, rievocava i discorsi del padre contadino e dei suoi modi per combattere la presenza della mosca olearia.
In quel tempo, aveva preso le cose come una barzelletta, poi tre anni fa, decise di metterle in pratica ed il risultato fu che le sue olive erano sanissime mentre quelle dei vicini erano completamente piene di mosche.
Basta fare una soluzione di aceto (quello forte, di vino vero) e miele, versarlo in bottiglie di plastica e praticarvi un foro ad una certa altezza e appenderle quà e là fra gli olivi.
Le mosche sono attirate dall’odore del miele, entrano e vengano fulminate dall’aceto.
Ho visto con i miei occhi bottiglie con uno strato di mosche morte alto due dita.
A breve metterò in pratica questa astuzia del vecchio zio contadino, c’è il beneficio di non dover ricorrere a trattamenti, alla sanità delle olive e di chi poi condiscie.
I capelli bianchi difficilmente sbagliavano, ne andava della lora tavola, della loro vita.
ciao Andrea,dopo quest’annata disastrosa,sperando che la prossima sia migliore,quest’anno abbiamo più che altro le cime delle foglie tutte mangiucchiate da cosa non lo sappiamo,noi avevamo pensato di dargli calce e verderame,volevamo sapere da te se ora può essere effettuato e le percentuali x 100 piante o se te hai un altro rimedio da consigliarci grazie
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E’ un insetto di cui ora mi sfugge il nome l’autore della mangiucchiata alle foglie, ma non c’è da preoccuparsi più di tanto.
Va benissimo il trattamento a poltiglia bordolese, però per le dosi bisogna considerare il mezzo che avete, il tipo di irrorazione per capirsi, se a basso volume (nebulizzazione con poco consumo di acqua) o altro….
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Ho praticamente letto tutti i commenti tranne quelli di quest’anno!!! Tralasciando l’ultima annata che è stata disastrosa un po’ per tutti (chi ha raccolto un mese prima ha parzialmente salvato il salvabile!!) non ho letto questa semplicissima domanda: al posto del miele (che preferirei mangiare!!!) si può usare lo zucchero? Quest’anno proverò ad utilizzare entrambi i metodi (ammoniaca + pesce crudo … ho un alveare in mezzo agli olivi) e quello scoperto solo oggi (per pigrizia!!!). Grazie
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Il mangiuccatore delle foglie tenere e dei germogli è la tignola (almeno penso e come mi hanno confermato vecchi “potini”)…..anche nei miei trenta olivi si manifesta questa in modo assai consistente. Pensi che la poltiglia bordolese vada bene ? Quest’anno il mix mosca-tignola hanno ridotto il raccolto a zero !
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ciao Andrea,scusa se ti disturbiamo ancora,ma riguardo alla concimazione dell’uliveto ho visto che hai consigliato il “biolivo”,mio padre ha dato il “777”,sapresti dirmi la differenza e se quello che ha dato mio lui è appropriato? grazie
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buona sera Andrea, ho letto che contro la mosca olearia è utile miele aceto un metodo naturale . su una piantagione di olivo di cui 50 secolari e 250 piante di 20 anni su un ‘estensione di 3 ettari a 400 metri distante dal mare a sud di monopoli in provincia di bari ..quanto aceto e miele devo preparare? quante bottiglie dovrei collocare e in che direzione dovrei metterli sull’albero? quanto liquido devo mettere nelle bottiglie .
grazie e scusa per le troppe domande … un saluto antonia
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Pingback: Caccia al cinghiale S.P.A e danni all’olivicoltura | Andrea Pagliantini
scusa Andrea , basta un foro alla bottiglia o meglio farne più di uno… grazie
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@ Menphis
E’ il profumo del miele che attira e non c’è necessariamente bisogno che sia di eccellente qualità per attirare le Moscacce alle trappole….
@ Comax
una disinfettata di poltiglia bordolese va sempre bene, basta che non la dai durante la fioritura delle piante.
@ Alessandro e Tiziana
bisognerebbe vedere lo stato delle piante, ma il 777 è bassino di azoto, se di maggio date un mezzo chilo di urea a pianta grande e alle più piccole meno in proporzione, siete a posto.
@ Antonia
una decina di bottiglie, direzione sud, un litro di soluzione a bottiglia, un foro cadauna
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Ciaooo andrea ho all’incirca 500 piante di olive di diverso tipo, mi potresti dire le dosi complessive da impiegare? Premetto che le mie piantagioni sono situate a Montalbano (a pochi chilometri dal mare) e le altre invece a Cisternino (una zona collinare)….Dato che ci sono tipologie di olive più soggette agli attacchi della mosca rispetto ad altre , dovrei differenziare la proporzione Aceto/Miele ???
Aspetto con ansia i tuoi ottimi consigli……
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Ciao Andrea, volevo innanzitutto fare i miei complimenti per il tono e la cordialità tua e del blog tutto.
Pochi giorni fa ho chiesto ad un “vecchio” coltivatore, che pratica la biodinamica, un consiglio sulle esche “naturali” e mi ha detto: mezzo litro di aceto ed un cucchiaio di miele. A parte le dosi, fa enormemente piacere trovare , sulle pagine di questo blog, un riscontro pieno alle parole del mio amico.
Sempre lui mi ha consigliato, nel caso di presenza massiccia di mosca (mi ha detto se ne trovi più di venti per bottiglia nei primi due/tre giorni dalla posa delle trappole), di dare il silicato di sodio.
Cosa ne pensi?! in relazione al fatto che tu consigli di dare il caolino?!
Cosa è meglio?!
Grazie mille e buone cose a tutte e a tutti.
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Salve,
ho 3 belle piante di ulivo in giardino che da due anni non fanno frutti (causa: la mosca). Proverò quest’anno il tuo rimedio. Il giardino costeggia il lago di Bolsena, perciò è una zona molto umida. Poiché la parte a sud è quella che si vede dalle finestre di casa, le bottiglie risulterebbero anti-estetiche. E’ uguale se le metto esposte a nord? Sarebbero comunque efficaci?
Grazie.
Un caro saluto
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Ciao Andrea, in merito alla mosca olearia, oggi un amico mi ha riferito di un nuovo sistema “naturale” per la cattura della mosca, si chiama sistema Spintor fly, un’esca proteica che attira le mosche, con un litro, diluito in 4 litri di acqua, si possono curare ulivi entro superficie di 1 ha. Curare a piante alterne o perimetrale anche non ulivi.
Secondo te si può abbinare col tuo sistema?
Ciao..
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Ciao Andrea,
ti volevo chiedere uno “schema” da seguire per la cura dell’uliveto.
intendo delle regole da seguire nell’arco dell’anno a seconda del mese.
tipo quando fare la potatura, quando l’asportazione della corteccia dal tronco (ho letto suggerivi con motosega, ma non è rischioso?si può ferire la pianta in un attimo, meglio la sgorbia?), quando concimazione, prodotti da usare, no chimici preferibilmente tutto bio. la poltiglia è permessa per bio?
Grazie mille per la disponibilità e competenza.
Diego (Carrara)
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Vorrei chiederti anche se per il trattamento prima dell’indurimento della cuticola dell’oliva bisogna farlo con : Caolino o con Rame+calce???
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@ Angelo
la proporzione aceto miele è sempre la stessa, puoi mettere più miele se vuoi più profumo che le attira
@ Massimiliano
il caolino è sabbia e serve solo a creare una corazza sull’oliva in modo che la mosca non riesce a pungerla e inittare le uova nelle olive
@ Marco
io userei aceto e miele
@ Diego
il lavoro di motosega per ripulire dal legno secco e malato serve solo in quelle piante affette da questo tipo di problema…. non è che devi levare la corteccia a tutte.
@ Angelo
il caolino come dicevo prima è sabbia, puoi fare un trattamento con la poltiglia bordolese prima della fioritura.
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Ti invio questo messaggio affinchè tu possa rispondermi e se vuoi mi puoi scrivere a mariaattanasio1@katamail.com. Vorrei proporti un grande rimedi per gli olivi. Fa veramente miracoli ed è molto economico. Grazie Maria Attanasio
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Ciao Andrea, complimenti e grazie x i tuoi preziosi consigli, ma debbo lanciare un SOS SOS SOS Alcune mie piante di ulivo hanno perso le foglie (cadute verdi intatte) i rami nudi ora stanno rigermogliando. Cè qualcuno che sa dirmi per quale motivo si è verificato questo strano fenomeno? ne è colpita soprattutto la varietà Itrana. Non ho fatto alcun trattamento, non ne ho mai fatti, ad eccezione di qualche raro trattamento di poltiglia bordolese, e cioè verderame x l’occhio di pavone. grazie a chi può; e a chi non può faccia attenzione ed esperienza. tanta salute a tutti e grazie ancora.
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Carenza di microelementi, lo stesso occhio di pavone, colpo di freddo… prova a dare un po’ di concime a pianta intorno gennaio febbraio…
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Sig. Andrea ho letto tutto quanto hai e hanno scritto sulla mosca olearia, e sono daccordo
nell’usare prodotti bio, una cosa però trovo difficile capire: visto che le mosche arrivano a migliaia se non a milioni, come fanno alcune bottiglie ad adescarle quasi tutte ?
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Salve Andrea,
grazie per i suoi preziosi consigli. Vorrei però un parere: quante bottiglie dovrei mettere nel mio podere, a terrazze, che si estende per circa 2 ettari e che conta circa 300 piante?
Grazie mille in anticipo per la sua risposta.
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Buona sera Andrea, ciao. Ti ho conosciuto questo pomeriggio: sto sistemando il terreno del mio oliveto (taglio erba, sistemazione degli ultimi rami restati dalla potatura etc. ..). Quindici giorni fa ho ho dato il solfato di rame (sciogliendo 1 kg di blocchetti di CuSo4 in 100 litri di acqua e aggiungendo 600-700 gr. di calce ogni 100 litri di acqua controllando con la cartina di tornasole che finalmente ho ritrovato al Consorzio Agrario). A marzo ho dato circa 3 kg di composto cubettato (tipo “Uliveto”) a pianta e 20 giorni fa circa 1 kg di urea (azoto al 40%). Intorno al 7-10 maggio a rigermogliazione consolidata ridarei il solfato di rame (come sopra) aggiungendo un po di concime fogliare. I miei 250 ulivi sono impiantati su circa 1 ettaro di terreno in collina a 250-300 m.s.l.m. ed hanno una età di 80 anni con potatura al ciocco di 33 anni fa (a seguito di una forte gelata).
Ti sarei grato di un tuo parere sul mio metodo di cura di questi miei olivi a cui sono particolarmente affezzionato. Ho cominciato ad interessarmente direttamente e pienamente alla morte del babbo (otto anni fa) e diventando abbastanza libera dalla professione principale nell’industria. Dal babbo e dalla sua generazione ho appreso le tecniche più sopra descritte poi integrate con qualche corso (potatura), scambio di esperienze tra amici e internet. Poi Ti chiedo cortesemente di spiegarmi nel dettaglio come costruire la bottiglia trappola con ACETO e MIELE (tipo di bottiglia, altezza del liquido, mantenimento del collo, gancio per appenderla. QUANDO APPENDERLA. Grazie davvero per questo encomiabile tuo impegno che mette a disposizione degli altri la grande esperienza personale. (Cincinnato) Gisberto – Umbria
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Una bottiglia da litro e mezzo, un litro di aceto un cucchiaio di miele, miscelare, fare un foro sulla bottiglia delle dimensioni di una penna bic per non fare entrare le api,appendere con lo spago ai primi di luglio. Una decina/quindicina di bottiglie ti bastano.
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per cortesia mi servirebbe una informazione, per la mosca olearia ,oltre al uso di miele e aceto secondo Voi si può usare anche alici crude con acqua? o è meglio farlo col miele e aceto perchè attiranno di più le mosche?
il sito Vostro è molto interessante per chi come me cerca di non usare prodotti chimici.
La ringrazio
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Si deve usare aceto di vino bianco o rosso?
Ciao Alessandro
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Salve e complimenti!Ho un oliveto a 30 km da Roma vicino Villa Adriana, con 104 piante distribuite su un ettaro su quattro filari direzione nord-sud, negli ultimi due anni la ” bestiaccia” ha imperversato alla grande e il raccolto pur promettente ha raggiunto i minimi storici , 120 e 90 litri di olio! In genere non faccio trattamenti, solo olio minerale sui tronchi a gennaio, mi piacerebbe sapere cosa ne pensi, quest’anno cercando rimedi ho trovato il tuo blog ed ho deciso di utilizzare aceto (di mia produzione rosso) e miele! Se ho ben capito basteranno una ventina di bottiglie da posizionare entro giugno con maggiore frequenza sul versante sud! Un saluto da Cincinnato è ancora complimenti per la semplicità delle spiegazioni.
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Ho letto con interesse e credo di aver capito bene il tutto, ho un solo dubbio e cioè una volta versato nella bottiglia da lt. 1,5 in plastica con un foro di 3-4 mm. : 1 litro di aceto bianco e un cucchiaio da cucina di miele millefiori, devo sbattere il tutto per miscelare bene il miele con l’aceto, oppure posso anche lasciarli separati e poi chiudere il tappo bottiglia ?
Voglio provare queste trappole sia sul mio uliveto che sulle piante di ciliegio.
Grazie
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@ Jose
credo che la mosca sia più attratta dal miele che non dal pesce avariato, che però non va lasciato nell’acqua ma messo in una bottiglia con l’ammoniaca…
@ Alessandro
è indifferente, il colore dell’aceto non è risolutivo
@ Cincinnato
al posto dell’olio minerale sul tronco, dopo raccolta farei un trattamento disinfettante con la poltiglia bordolese…. il vecchio solfato di rame e calce per capirsi…
@ Sandro di Ancarano TE
una bella sciaguattata alla bottiglia per amalgamare i due prodotti male non fa 🙂
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Buona sera Andrea, ho letto con piacere tutti i commenti e suggerimenti.Si evince che in annate disastrose come quella del 2014 nemmeno il miele e aceto hanno portato dei benefici.Speriamo che il 2015 sia una annata più fortunata con l’aiuto anche della tua ricetta perché per la prima volta ho deciso che seguirò il tuo suggerimento. Complimenti anche per la tua pazienza.Ci sentiremo a fine anno…..ciao
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Grazie! Per quest’anno mi sto già organizzando con aceto e miele, metterò anche qualche bottiglia con ammoniaca e pesce! Ti farò sapere.
Cari saluti.
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Ciao Andrea
Torvo molto interessati il trattamento contro la mosca e voglio praticarlo subito.
Domani inzierò il trattamento con miele e aceto.
Importante trovo la dimensione del buco alle bottiglie per non uccider le api.
Se lo faccio 5 mm pensi che sia sufficiente? O devo farlo di più?
Da dilettande mi consiglio con gli amici come posso curare le mie poche piante di ulivo di anticha provenienza. Per la concimazione del terreno uso seminare lupino e la fave piccola quando comincia l feoritura li freso nel terreno.
anche questa è una tradizione che usava mio padere.
Alcuni mi dicono che il lupino macinato funziona da concime.
Altri dicono di no.
io cuntinuo a usare il vecchio sistema.
Mi trovo nelle vicinanze di Cosenza, in collina, terreno molto asciutto.
Cosa ne pensi?
Ti ringrazio anticipato per la tua risposta
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Scusa ma vorrei chiederti un paio di chiarimenti, la poltiglia bordolese al posto del l’olio minerale si può passare anche col pennello? Non ho messo nessun concime, ogni due anni metto un trivalente P K N, secondo te sono ancora in tempo per mezzo chilo circa di urea per pianta? Grazie ancora e scusa per l’insistenza. Un saluto.
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un blog interessantissimo ma strano che il rimedio aceto e miele contro la mosca olearia non sia diffuso e conosciuto come dovrebbe, scommetto che se io vado a mettere le bottiglie sugli ulivi al paese mio mi pigliano per matto, ma ame non interessa anche perchè è il paese del parabisu. Dicono allora gli antichi, come a dire che gli antichi fossero depositari di tutto lo scibile. Continuano a potare gli ulivi ogni anno e potano come se la raccolta dovesse avvenire con scala e panara , quindi spogliano e pelano la pianta, mentre la potatura srve a far passare il trattore e poter raccogliere le olive.
Oggi ci so notanti mezzi meccanici tra cui gli scuotitori che operano da terra, quindi la pianta non è necessario massacrarla.
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Ciao Andrea,
la settimana scorsa ho preparato tre trappole con aceto e miele per dei meli. Ho fatto sciogliere il miele nell’aceto e poi ho versato il liquido nelle bottiglie, ma il giorno seguente, ho notato che il miele mi si era separato dal’aceto cioè, il miele si è depositato nel fondo della bottiglia mentre l’aceto era nella parte superiore.
Quello che volevo chiederti è se le trappole funzionano lo stesso in questo modo, oppure se nel procedimento per la preparazione del liquido ho sbagliato qualcosa.
Cordiali saluti.
Maurizio
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buonasera sig. Pagliantini,
innanzi tutto complimenti!!!
problema:
mia madre possiede un uliveto di circa 5500 mq con circa un cento-centoventi piante ultrasecolari di qualità lavagnina e pignolina:
una quarantina di piante, negli scorsi anni, sono state potate e portate ad un’altezza minore, mentre le altre sono alte (direi setto- otto metri).
siamo in provincia di Genova, riviera di levante, l’uliveto è disposto sulle classiche “terrazze” liguri con muri a secco, è esposto a sud, ad una distanza in linea d’aria di circa 500 mt dal mare ed a una quota che varia dai 30 agli 80 mslm (il terreno ha una pendenza molto forte).
Il sito è riparato dai freddi venti di tramontana mentre è esposto ai venti di mare.
la maturazione delle olive avviene presto (in genere ai primi di ottobre si va a frangere la prima volta e prima di natale si conclude il raccolto) e quindi anche la mosca si regola di conseguenza.
ora i quesiti:
a Suo giudizio, quante bottiglie occorrono per combattere la mosca?
quando iniziare a piazzarle?
nelle piante più alte è opportuno di metterne qualcuna in posizione più elevata?
non c’è il rischio che il dolce del miele, pur miscelato all’aceto, attiri cinghiali o quant’altro?
La ringrazio sin da ora per la Sua pazienza e per la Sua attenzione
angelo
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@ Umberto Argento
è un po’ presto per iniziare con la lotta contro l’insettaccio… gl’ulivi devono ancora fiorire e quindi non possono fare danni.
Per la concimazione a lupino e fava va più che bene, fissano l’azoto dell’aria nelle radici e fresandole prima che vadano in fioritura, l’azoto rimane nel terreno come ottimo concime.
@ Cincinnato
per l’urea sei sempre in tempo, mezzo chilo per piante grandi, a diminuire nelle piccole.
Certo che la poltiglia si può dare con il pennello sul tronco… ottimo anche per disinfettare la rogna.
@ pasquale
non ho inventato niente… ai tempi di quando non c’era la chimica ma dal frutto del lavoro dei nostri vecchi dipendeva il mangiare dell’anno e quindi affinavanoa rguzia e osservazione
@ Maurizio Bartocci
sciaguatta bene le bottiglie e poi è un problema di quantità e di pesos pecifico e saturazione.. in ogni caso l’effluvio del miele attira e l’aceto stende ugualmente il predatore 🙂
@ angelo
sul mare lo moscaccia è determinata sempre a fare danno ogni anno trovandovi un angolo di vita dove sta bene e ingrassa.
In zone endemiche coe la Calabria, Sicilia, Maremma e tante altre che ora non ricordo, la trappola ha funzionato egregiamente.
Al momento che l’oliva ingrossa, quindi dopo la fioritura. Dalle mie parti luglio, dalle sue ritengo verso metà giugno. Non è importante mettere le trappole in alto, le bestiacce sentono il miele e da esso sono attatte indipendentemente dalla posizione.
La piccola quantità di miele non attira i cinghiali, che poi se sono foraggiati e ingrassati come da me nel Chianti, non vanno in cerca di bottiglie per aria, ma pane e mais lasciati per terra dai cinghialai…..
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sig. Andrea, grazie!!!
ho già cominciato a “schierare” le bottiglie, molto fitte sui confini, più rade al centro, in posizione esposta, altezza da terra 1.5 – 2.5 mt; spero che gli ungulati, nonostante la recinzione, non entrino attratti dalle prugne ed anche dal miele ……., altro che il mais o il pane!!!!!
il terreno confina in basso con alcune case, da un lato con un altro uliveto, dall’altro lato e in alto col bosco.
vista “la piaga endemica della bestiaccia” nei siti caldi come il nostro, se le bottiglie sono molto fitte non c’è il pericolo di creare qualche effetto controproducente?
(in un terreno al Lavagna ne ho visto una per albero!!!!!)
vista sempre la “piaga endemica” metterei una bottiglia ogni tre alberi (sfalsate tra una “fascia” e l’altra) nelle zone più interne del terreno.
La saluto, La ringrazio, e le faccio ancora i complimenti.
angelo
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salve a tutti, la mosca provero a debellarla con aceto e mieli o sarda e ammoniaca…. ma per la rogna hai qualche suggerimento in proposito… resto in attesa di tue nuove grazie
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Buonasera,
scusate per la stupida domanda, ma l’aceto e il miele devono essere mescolati o bisogna riempire ogni bottiglia prima con l’aceto e poi con il miele o viceversa, facendo in modo che il miele rimanga separato dell’aceto?
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buona sera sig Andrea possiedo un oliveto di 1,8 ettari in provincia di Foggia con circa 600 piante, lo scorso anno il raccolto è stato compromesso dalla mosca, ho letto su internet della sua proposta per combattere la bestiaccia. Vorrei sapere quante bottiglie devo mettere per stare tranquillo (ne ho raccolte più di 400 fino ad ora)? quale è il momento migliore per metterle? come devo preparare la mistura killer? ogni quanto tempo devo rigenerarla? per quanto tempo devono rimanere le bottiglie con il liquido?
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Buonasera,
in riferimento alla lotta contro la mosca olearia ho capito il sistema della bottiglia già inaugurata lo scorso anno, purtroppo era l’anno sbagliato. Non ho compreso bene invece quando è consigliabile il “caolino”. Scusate ma non conoscendolo, dove si procura? E’ una soluzione che va diluita?
Grazie e cordiali saluti
Giuseppe (AP)
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Ciao Andrea, ho letto molte delle tue utili risposte che dai ai tuoi lettori e mi convincono tutte (anche se sarà da quest’anno 2015 che le metterò in pratica) ma una mi risulta difficile: la punta della BIC per il foro. Perché non mi dici cortesemente di quanti millimetri deve essere fatto il foro sulla bottiglia? Grazie
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Ciao Andrea, iero mi sono accorto che quasi ogni pianta del mio piccolo uliveto ha qualche rametto che si è seccato.
Cosa sta succedendo?! Sai se possa trattarsi di un inizio di attacco da parte della Xylella fastidiosa?! Sai se ci sono state segnalazioni della Xylella in Abruzzo (io vivo a Vasto)?
Cosa posso fare?!, sono molto preoccupato per le piante!
Grazie tante e buone cose
Massimiliano
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Grazie Andrea,
scrivo dalla Sicilia, ho un piccolo uliveto con una cinquantina di alberi; avevo tentato di combattere la mosca con un altro tipo di esca (solfato di ammonio), ma al confronto, ho piazzato le esche nuove da pochi giorni, le trappole con aceto e miele sono risultate eccellenti e di gran lunga più efficaci, hanno catturato di già decine di mosche per ogni trappola. Rispetto alle indicazioni sulle dimensioni dei buchi da praticare sulle bottiglie mi sono regolato con le punte da trapano da 4 mm e non ho trovato nessun altro insetto tranne che qualche sporadica mosca comune. Grazie ancora Andrea ed un in bocca al lupo a tutti per un buon raccolto
Maurizio
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Buongiorno !!
sono quasi nuova del settore ho un bellissimo oliveto ereditato da mio padre nell’entroterra maceratese dove ci sono quasi 800 piante di olivo bellissime di vecchia data tutte ordinate in file precise in circa due ettari e mezzo di terra.
Devo cercare di salvarle dalla mosca lo scorso anno mi ha rovinato tutto il raccolto.
Cosa mi consiglia fare? Si trova esposto a sud/est di una collina, le piante sono grandi e vicine uno affianco all’altra, ho visto la miscela aceto/miele ci provo? quante ne devo mettere ?
aspetto sue notizie
per ora grazie tante !!!
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Sono Giovanni da San Severo, foggia, l’anno scorso ho fatto questa esperienza con miele e aceto come da vostra ricetta e con tutta l’invasione della mosca nel periodo di settembre 2014 in parte ha funzionato in quanto ho posizionato le bottiglie ogni cinque o sei alberi non considerando la grandezza degli alberi secolari ed anche la distanza tra loro. Ora chiedo se posso riutilizzare il liquido filtrato dell’anno precedente e se devo aggiungere qualcosa o buttarlo. Aspettando sue notizie ringrazio Giovanni
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io, invece del miele e dell’aceto nelle bottiglie ho messo una parte di acqua e delle teste e lische di sarde salate, 2 / 3 bottiglie per albero (dipende la larghezza della chioma dell’albero) e l’effetto e’ stato ottimo.
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Salve sig. Andrea. Ho partecipato ad una riunione che trattava appunto il problema della mosca olearia e chiedendo cosa ne pensassero i tecnici delle bottiglie trappola sono quasi stato deriso. Ho provato anche io qualche anno fa con bottiglie di plastica inserendo aceto, dolcificante ed esche proteiche, con il risultato che attiravano dentro di tutto compreso insetti utili (suppongo anche mosche olearie naturalmente) ma con pochi risultati. Mi sono trovato sul web questo link che potrebbe aiutare non uccidendo insetti ultili: https://www.youtube.com/watch?v=LHRaILfK2cY oppure questo https://www.youtube.com/watch?v=mLLX3_OH35s Ma non conosco riscontri in merito. Ho letto tra le discussioni che lei menziona un sistema simile con ammoniaca, E’ anche a conoscenza di un utilizzo delle bottiglie con fosfato di ammonio (o bi-ammonico!?) come mostrano i video e sopratutto sa dove reperirlo? Ho provato a chiedere nei consorzi agricoli ma non mi sanno aiutare.
La ringrazio e buona vita.
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Ciao Andrea, (dopo tanta lettura del tuo blog ormai ti sento famigliare) innanzitutto come stai? Noto che è da parecchio che non scrivi, attendevo una tua risposta alla mia del 21 giugno u.s. ma mi sono visto costretto a posizionare le bottiglie, con foro da 4 mm, in quanto due mie ascolane sono state attaccate totalmente dalla moscaccia.
A tal proposito mi hanno detto che viste le alte temperature di questo periodo, 32° all’ombra, quasi sicuramente le uova non si schiuderanno, mi piacerebbe sapere: che ne pensi?
Ti ringrazio anticipatamente per la risposta e ti auguro buone vacanze
Francesco
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Scusate per il mio silenzio e ritardo nelle risposte in questo filone di discussione.
Vari problemi a cui far fronte, ma prometto che fra un paio di giorni rispondo a tutti.
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