La mosca olearia e un rimedio antico

mosca olearia

E’ molto istruttivo ascoltare le parole ed i discorsi di chi ha i capelli bianchi e riporta gli insegnamenti e le astuzie di chi aveva i capelli bianchi ancora più indietro nel tempo ed aveva imparato sulla propria pelle le molestie delle stagioni che condizionavano la presenza di grano e farina da infornare, uva e vino da bere, olive ed olio per condire.

Le astuzie e i rimedi per ovviare a parassiti, non prevedevano l’uso di insetticidi chimici.

Era importante l’atuzia, l’occhio, la cura massima per poter riempire botti, madie, orci:

Parlando con un lontano parente su olivi ed olio, rievocava i discorsi del padre contadino e dei suoi modi per combattere la presenza della mosca olearia.

In quel tempo, aveva preso le cose come una barzelletta, poi tre anni fa, decise di metterle in pratica ed il risultato fu che le sue olive erano sanissime mentre quelle dei vicini erano completamente piene di mosche.

Basta fare una soluzione di aceto (quello forte, di vino vero) e miele, versarlo in bottiglie di plastica e praticarvi un foro ad una certa altezza e appenderle quà e là fra gli olivi.

Le mosche sono attirate dall’odore del miele, entrano e vengano fulminate dall’aceto.

Ho visto con i miei occhi bottiglie con uno strato di mosche morte alto due dita.

A breve metterò in pratica questa astuzia del vecchio zio contadino, c’è il beneficio di non dover ricorrere a trattamenti, alla sanità delle olive e di chi poi condiscie.

I capelli bianchi difficilmente sbagliavano, ne andava della lora tavola, della loro vita.

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511 Responses to La mosca olearia e un rimedio antico

  1. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Zona bellissima Santa Maria di Leuca e laprovincia di Lecce tutta.
    Un litro di aceto, un cucchiaio da minestra di miele, un foro in cui non possano entrare le api e la maledetta moscaccia è servita.

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  2. Avatar di Pino Pino ha detto:

    salve a tutti, in particolar modo ad Andrea… mi sono letto praticamente tutti i messaggi… quest’anno provo anche io la soluzione aceto/miele contro la “bestiaccia” in quanto ho un ettaro di terreno con 120 piante di olivo di diverse varietà ed età…situate nel sud pontino a circa 12 km dal mare, spero che funzionino anche per alberi di mele, arance ed altre varietà di frutta…

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  3. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Ciao Pino,

    la bestiaccia è sempre la stessa a seconda dei frutti, solo che te, stando vicino al mare e nell’habitat ideale di tale maledetta, metti qualche trappola in più per dormire sonni tranquilli…. una decina di bottiglie credo che dovrebbero bastare.

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  4. Avatar di Pino Pino ha detto:

    ok grazie… ma solo una curiosità… secondo te vi è qualche differenza se si usano bottiglie di plastica verde ??

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  5. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Quelle del pompelmo della COOP funzionano meglio di tutte 🙂

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  6. Avatar di marco marco ha detto:

    Ciao Andrea, una precisazione, in merito al foro da eseguire nella bottiglia, ho fatto una prova con un “telaino” di una arnia dove le api lavorano. La distanza tra un filo e l’altro e’ di 5 mm, all’interno del quale le api, esclusa l’ape regina, passano da una parte all’altra. Facendo un foro di mm.7-8, come tu sostieni, non si rischia di intrappolare molte api? oppure non sarebbe più opportuno fare il foro da mm.4-5?
    Saluti

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  7. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Marco, le dimensioni ora non saprei dirti.
    Per fare il foro nella bottiglia da qualche anno uso la punta di una penna bic fin dove arriva la plastica trasparente dell’impugnatura…. in questo modo api non entrano, ma le maledette moscacce, essendo più piccine si…

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  8. Avatar di Giuseppina Giuseppina ha detto:

    Ciao,
    due anni fa abbiamo ereditato due fasce con 60 alberi di ulivi a Bonassola.
    Godono di una bellissima vista sul golfo di Framura, vista che evidentemente è apprezzata anche dalla mosca (maledetta buongustaia).
    Siccome gli ulivi erano incolti da tanti anni siamo ricorsi all’intervento di un esperto che li ha abbassati moltissimo potandoli selvaggiamente ed infatti lo scorso anno abbiamo avuto un raccolto scarsissimo e completamente rovinato dalla mosca. Quest’anno dovrebbe essere l’anno X e dovremmo veder finalmente ricompensate le nostre fatiche e le nostre spese. Proveremo a luglio al tuo sistema aceto-miele. Speriamo bene!
    Suggerimenti ulteriori per agricoltori alle prime armi?
    Grazie

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  9. Avatar di marco marco ha detto:

    Ciao Andrea, domanda stupidina, ma se il miele è piu pesante dell’aceto non si dovrebbe depositare sul fondo? Il miele non dovrebbe restare superiormente? Oppure la sua funzione è solamente di “cattura”, cioè attirare?
    Grazie

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  10. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    LA funzione del miele è quella di ammaliare con la sua dolcezza.
    Poi ci pensa l’aceto a strozzare la maledetta Moscaccia.

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  11. Avatar di Giulio Giulio ha detto:

    Ciao Andrea ,
    vivo in Umbria ho degli ulivi purtroppo in pianura . ad ogni raccolto più o meno ho degli attacchi della bestiaccia . quest’ anno ho seguito i tuoi consigli . Ho gia predisposto le trappole , sono eccezionali , in due giorni ne ho uccise a iosa . Quello che mi preoccupa e che l’effetto non riesca a durare nel tempo ! Le lascio tranquille fino a poco prima del raccolto , le sostituisco totalmente una volta al mese , aggiungo aceto ogni 15 gg. o cosa . Grazie Giulio

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  12. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Ciao Giulio

    io l’unica cosa che faccio è controllare ogni tanto che il calore non faccia evaporare la soluzione…. nel caso basta rimescolare altro aceto e miele e rabboccare le bottiglie.

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  13. Avatar di Nino Nino ha detto:

    Vivo in Brianza ed ho qualche pianta di ulivo nel mio giardino, gli anni scorsi buona parte delle olive sono state rovinate dalla mosca olearia. Vorrei provare il metodo che tu consigli. Mi potresti dire di che diametro in millimetri devo fare i buchi nella bottiglia per permettere l’ ingresso della mosca ma evitare l’ ingresso delle api?
    Ringrazio anticipatamente per la risposta
    Grazie e cari saluti
    Nino

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  14. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Ciao Nino,
    in millimetri proprio non sparei dirti, quando si tratta di forare le bottiglie uso una penna bic e affondo la punta nella bottiglia fino a trovare la plastica

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  15. Avatar di tonio tonio ha detto:

    Volevo sapere in ogni bottiglia quanto miele e quanto aceto mettere. Grazie

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  16. Avatar di Francesco Francesco ha detto:

    questo tipo di esca va bene anche per melo e pero che si trovano in mezzo all’oliveto?
    se puoi ti chiedo cortesemente di darmi una risposta subito in quanto la mosca del melo sta già attaccando ti ringrazio tanto

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  17. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Sbrigati a mettere le trappole Francesco 🙂

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  18. Avatar di Giulio Giulio ha detto:

    Buongiorno ,
    è come prevedevo , il sistema funziona . L’unico inconveniete , la forsa attrattiva diminuisce repentinamente in meno di un mese. Consiglio di sostituire la soluzione almeno una volta al mese come faccio io.
    Grazie Giulio

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  19. Avatar di franco da Marino franco da Marino ha detto:

    ciao Andrea non conoscevo questo rimedio contro la mosca lo trovo dovrebbe essere molto efficace lo metto subito in atto nelle mie 22 piante di olivo .ti farò sapere .
    anzi lo userò anche per un albero di noce perché ne produce in quantità ma marciscono per colpa di un insetto che non conosco
    ciao

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  20. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    @ Giulio

    Io le trappole le mettero intorno alla prima decina di luglio e seguirò il tuo consiglio di cambiare la soluzione dopo una mesata… sono io a ringraziarti del tuo suggerimento perchè non si finisce mai di imparare dalle esperienze altrui.

    @ franco da marino

    Sul noce non ti so aiutare, però se si tratta di un insetto, appendi la bottiglia con aceto e miele…. il dolce attira sempre gli insetti…

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  21. Avatar di Vincenzo Vincenzo ha detto:

    Ciao Andrea,
    complimenti per i tuoi suggerimenti.
    Ho una settantina di alberi di ulivo in collina vicino al mare tra la provincia di Palermo e Trapani
    Ho provato ad adottare questo metodo l’anno scorso. Ho utilizzato delle bottiglie da due litri, (bottiglie da un litro e mezzo non ne avevo). Le bottiglie hanno raccolto un po’ di insetti ma la mosca ha colpito lo stesso le olive anche se in misura inferiore dell’anno precedente.
    Penso che non si possa debellare del tutto.
    Ieri ho rimesso le bottiglie con miele aceto ma penso che domenica prossima o l’altra ne aggiungerò qualcuna utilizzando le sarde l’acqua e l’ammoniaca e a fine stagione farò un confronto. Che ne dici?
    Grazie sempre.
    Vincenzo

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  22. Avatar di vincenzo-2 vincenzo-2 ha detto:

    Buon giorno. Solo ora mi sono imbattuto nel suo blog. Complimenti per l’idea e per la passione con la quale risponde a tutti/e. E vengo alla mia problematica. Ho un piccolo appezzamento di terreno nell’agrigentino con dentro un pò di tutto: pere, pesche, aranci, mandarini, olivi, fichi, oltre che gli ortaggi. Io ho usato in passato le bottiglie col tappo giallo ed ho preparato una soluzione, di mia iniziativa, composta da acqua, aceto e zucchero. Nelle bottiglie ho trovato di tutto, comprese api,vespe. Ho provato una pena! I buchi dei tappi gialli sono enormi, però mi chiedo: se il buco è troppo piccolo non si corre il rischio che la mosca non vi entri? Altra problematica: dalle tante esperienze raccolte risulta che sia stata creata qualche esca più selettiva per gli insetti più dannosi della frutta? Grazie

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  23. Avatar di Giuseppe Giuseppe ha detto:

    ho preparato anche io in questi gi0rni le bottiglie contro le bestiacce e speriamo che funzionino….
    non so se è lecito chiedere una altra cosa aa Andrea… ho un piccolo orto casalingo ed ho piantato diverse varietà di pomodori, ma sembra che in questi giorni stiano per essere attaccati dalla perenospera… credo anche il maledetto tempo di quest’anno che piove abbastanza spesso…
    faccio in tempo ad intervenire con qualche prodotto (rameico… poltiglia cafforo o bordolese) ??? oppure non serve a nulla ???
    grazie per eventuale risposta….
    Giuseppe

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  24. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    @ Vincenzo

    in varie zone del sud, Sicilia compresa questa soluzione a sentire chi l’ha adottata ha ottenuto risultati soprendenti, però è anche vero che non c’è niente di infallibile a questo mondo e sono avvenuti casi in Liguria se non erro che non ha funzionato per niente.
    La sarda e l’ammoniaca ne ho sentito parlare sempre dalle tue parti, c’è chi sostiene sia efficace, c’è chi dice sia più efficace l’aceto e miele, chi dice serve a poco.
    Io non l’ho mai usata e non so dirti, ma te provala e poi se hai voglia, dicci del suo funzionamento.

    @ Vincenzo 2

    la maledetta moscaccia è ben più piccola di api e farfalle, quindi non occorre che nelle bottiglie vi siano dei fori grandissimi… come ho detto varie volte sopra fra i commenti, basta che vi passi la punta di una penna per essere certi che siano solo le maledette a passarvi.
    Anche nella frutta prova questa soluzione….. il miele è un dolce attraente di bestiacce… il foro appena, appena più grande rispetto alla mosca

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  25. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    @ Giuseppe

    sicuramente darei poltiglia bordolese dando una ripassata appena smette di piovere e le piante sono asciutte……… senza bisogno di fare i pomodori blu come fanno in tanti dalle mie parti 🙂

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  26. Avatar di Alessandra Alessandra ha detto:

    Ciao Andrea, scusami del ritardo, ancora non ti avevo ringraziato dei tuoi consigli.
    Con l’occasione ti scrivo che sto mettendo in atto le tue trappole per la moscaccia ma sono un pò in dubbio sulla quantità delle bottiglie. Ho 500 piante forse 70 bottiglie potrebbero andar bene, circa ogni 6 piante? Pensi sia corretto?
    Grazie ancora per questo magnifico lavoro che fai. 🙂

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  27. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Buongiorno Alessandra,

    Mi sembrano parecchie settanta bottiglie se si tratta di un’ unica oliveta.
    Io ne metto una quindicina ogni duecento piante messe più fitte nella zona sud che è da li che arriva la moscaccia…. prova così, magari a infittire se ti pare il caso sei sempre in tempo…

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  28. Avatar di Alessandra Alessandra ha detto:

    Buongiorno Andrea,
    Grazie del consiglio, esagero sempre:-)))
    Allora farò così, una quindicina ogni 200, si fà sempre in tempo ad incrementare….ti farò sapere come è andata la caccia:-))
    Buon lavoro e buona giornata

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  29. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Ciao a te Alessandra, mi piace il tuo entusiasmo e la tua voglia di essere.
    Coccola i tuoi olivi e ricorda che la terra non tradisce, fa rimanere pratici e non si può delocalizzare…………. in sintesi…. è il futuro che ritorna al passato 🙂

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  30. Avatar di Marco Marco ha detto:

    Ciao Andrea,
    intanto grazie per la tua disponibilità e per le conoscenze che ci metti a disposizione.
    Sono Marco scrivo dalla toscana prov di Lucca in toscana zona Compitese, ho circa 200 piante che avranno 80 anni altitudine 200 mt circa. Le piante sono disposte a terrazzamenti abbastanza lunghi con una distanza fra una terrazza e l’altra di 6/7 mt per cui molto dispersivo come posizionamento. Volevo sapere da te come distribuiresti le bottiglie e quante?
    Grazie della risposta.
    Marco

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  31. Avatar di Alessandra Alessandra ha detto:

    Buongiorno Andrea,
    Si l’entusiasmo c’è ed anche tante difficoltà ma quando ottieni la qualità questa ti spinge a continuare. Il raccolto del 2013 è stato particolarmente buono anche perchè ho cambiato frantoio e la differenza è stata sostanziale.
    Quante cose non sapevo e le tradizioni, da padre in figlio, a volte si perdono. Poi incontri casuali ti portano sulla strada giusta, almeno lo spero 🙂 e, come giustamente dici tu, il passato ritorna.
    Avrei un’altra domanda: come la pensi sul filtrare l’olio? Io generalmente non lo faccio ma sto sentendo pareri discordanti, vorrei un tuo parere.
    Grazie di tutto

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  32. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    @ Marco

    nel tuo caso metterei una ventina di bottiglie mettendole in principal modo a coprire il lato sud e il resto sfalzate all’interno dell’oliveta.
    Se poi ti sembrano rade, sei sempre in tempo ad aggiungerne qualche altra….. il momento è ora.

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  33. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    @ Alessandra

    nell’olio non è come nel vino, qui conta fino ad un certo punto chi opera e chi decide le cose, la gran parte della qualità del prodotto la fa il frantoio il quale deve essere di assoluta fiducia e di moderna concezione.
    Per la filtratura ci sono versioni discordanti. La DOP un olio non filtrato non lo prende neanche in considerazione per il campionamento e la commercializzazione.
    Non ti dico come la penso ma ti invito a fare una prova quando ci sarà l’olio nuovo.
    Ti prendi un imbuto piuttosto grande, metti del cotone e ci passi qualche litro di olio e lo tieni da parte in modo che puoi seguire l’evolversi del filtrato e non filtrato e farti un’idea tua.

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  34. Avatar di Alessandra Alessandra ha detto:

    Buongiorno Andrea,
    Con grande soddisfazione ho messo le prime trappole ed è arrivato il primo ospite, chiaramente fulminato!!!! FUNZIONAAAA…..non avevo dubbi!!! Grazie ancora.
    Seguirò il tuo consiglio anche per la filtratura, farò una prova.
    Sbaglio o quest’anno il raccolto sarà magro? Mi sembra sia inferiore allo scorso anno, spero di sbagliarmi!!!

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  35. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Infatti è da questo momento che le olive iniziano ad ingrossare l’inizio del momento critico per la salubrità del raccolto dai danni di quella maledetta.
    Si ha la fortuna di essere arrivati dopo tanti altri che hanno difeso il loro olio non avendo a disposizione altro che l’osservazione e pochi mezzi assolutamente non chimici e con questi pochi mezzi, dovevano portare a casa quanto serviva per tirare avanti un’annata…. ne andava della vita.
    Quest’anno la fioritura è arrivata a giugno inoltrato e quel periodo ha coinciso, almeno dalle mie parti, con una bolla di calore che ha fatto cadere i fiori lasciando molte piante nude da olive.
    Si, non sarà una grande annata dal punto di vista della quantità…. tranquilliza che ci sono state e ci saranno (martedi prossimo) delle pioggie che rendono il terreno e il clima piuttosto fresco.
    Venisse un’estate torrida come ne sono venute, a novembre mi sa che andremo per musei invece che raccogliere.

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  36. Avatar di Benedetto Benedetto ha detto:

    Buon giorno Andrea. Ho 120 piante di ulivo, zona Narni, eta’ media circa 20 anni. Le piante sono disposte su 10 filari. I filari distano tra loro circa 10 metri; ogni pianta dista dall’ altra circa 5 metri. Quante bottiglie mi consigli di mettere; quante bottiglie su ogni filare ? Grazie !!!

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  37. Avatar di Raffaele Raffaele ha detto:

    Salve Andrea. Complimenti per questa opportunità che offri. Grazie. Ti vorrei chiedere: Tu come leghi le bottiglie all’albero? Con spago doppio o è preferibile il
    filo di ferro da 1,8 mm.? Qui da me ho il problema del vento e far reggere una bottiglia di mezzo oppure un litro per cinque o sei mesi non è tanto facile. Forse mi conviene forare la plastica appena sotto al tappo e far passare il filo di ferro da un lato all’altro poi un giro attorno alla pancia della bottiglia per bloccarla. Non lascierei mai la bottiglia penzolante ma trovare un qualche incrocio di rami per dargli un appoggio più sicuro. Qui sulle colline di latina il vento non perdona in particolare da novembre a febbraio crea sempre danni. Che ne dici ? Saluti… Raffaele

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  38. Avatar di francesca francesca ha detto:

    ciao andrea vorrei sapere le bottiglie vanno bene da un litro e quanti buchi devo fare la grandezza e il numero ti ringrazio

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  39. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    @ Benedetto

    un paio di bottiglie a filare dovrebbero andar bene

    @ Raffaele

    uso del banalissimo spago, che unisco ai lati e passo nel collo della bottiglia e poi lego l’estremità alla pianta.
    Il vento ti assicuro che non manca neanche qui a Vertine e se le bottiglie sono riempite a 3/4 di soluzione e infrascate, dove vuoi che vadano?

    @ Francesca

    Vanno bene anche da litro, basta controlli ogni tanto se la soluzione è evaporata o meno.
    Un buco, una bottiglia e non grande che ci passino le api.

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  40. Avatar di mimmo mimmo ha detto:

    ciao andrea, volevo un tuo consiglio:
    meglio mettere molte bottiglie piccole (0,5l) in modo da distribuire meglio, oppure poche grandi (2l) ????

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  41. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Mimmo, le bottiglie piccine non hanno senso in quanto la soluzione con il calore evapora e ti toccherebbe riabboccarle spesso….

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  42. Avatar di Maria Grazia De Angelis Maria Grazia De Angelis ha detto:

    Non mi sembra che le mosche siano attratte da questo miscuglio. Ho appeso una bottiglia sull’ulivo di oliva tenera ascolana e nessuna mosca è finita dentro. Ho fatto anche la prova di mettere una tazzina con miele e aceto in casa e le mosche si posano dappertutto tranne lì. Comuque lascio la bottiglia appesa non si sa mai!

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  43. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    @ Maria Grazia

    al momento non ci sono ovodeposizioni nelle zone interne, mentre nelle zone costiere si segnalano i primi attacchi.
    Non so dove li si trovi, ma le consiglio di tenere attaccata all’ulivo la bottiglia con l’intruglio.
    Non è una scienza esatta, in alcuni casi, se scorre i commenti, troverà che in qualche caso (mi pare in un paio di posti in Liguria) questa vecchia pratica ha fallito, mentre in posti in cui la moscaccia è veramente endemica come in Calabria o Sicilia ha egregiamente funzionato.
    Di norma questo sistema funziona, in ogni caso, lasci le sue impressioni qui fra i commenti che è un arricchimento di esperienza per me e per chi passa.

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  44. Avatar di guido guido ha detto:

    Dopo la “sciagurata” raccolta dello scorso anno, non so da quanti assalti di mosche funestata, invece dei soliti trattamenti consigliati dai rivenditori, mi sono deciso a provare questo vecchio rimedio. Mi ricordo mia madre, negli anni 50, appendere un barattolo con miele ed aceto su una pergola di moscatello per salvare i grappoli dagli assalti delle vespe e simili.
    Ho messo una cinquantina di bottiglie su un cinquecento piante (piantone, leccino. orbetana e altri cultivar) situate in collina (300 metri),km 20 sia dal mare che dagli appennini marchigiani.
    Farò conoscere i risultati ……
    Saluti
    Guido

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  45. Pingback: E’ arrivata la Mosca Olearia | Andrea Pagliantini

  46. Avatar di luca di vignola luca di vignola ha detto:

    Andrea grazie mille di tutto
    lo scorso anno sono arrivato un po’ tardi ma col tuo metodo ne ho catturate parecchie. ieri ho cominciato a posizionare le prime bottiglie, poi stamattina ho ricercato il tuo blog che mi ricordavo di aver letto lo scorso anno e vedo che sei sempre sommerso di domande e continui a dare ottime risposte. io ho preparato le bottiglie da litro con solo 300/400 ml di prodotto per metterne tante e usare meno aceto (sono un pò tirchio) poi ho riletto qua e la e ho visto che tu parli di 1 litro di prodotto, spero perché usi delle bottiglie da 2 litri.
    pensi sia meglio aumentare il prodotto per evitare che evapori ?
    il tuo consiglio del foro piccolo è giustissimo, le carogne entrano mentre di api non ne ho trovata nessuna. nell’ascolana mentre posizionavo le bottiglie ho visto dei puntini scuri, come posso sapere se sono gia’ le maledette ? quest’anno sono molto teso perché ho fatto la pazzia di comprare un frantoino e vorrei un buon raccolto.
    grazie ancora per le tue risposte, mi sono utilissime

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  47. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    @ luca di vignola

    ho sempre usato bottiglie da 1,5 litri perchè sono quelle di uso più comune e il litro di soluzione mi è venuto al secondo anno dopo che al primo ero stato un po’ di braccino corto nel lasciare l’intruglio e in gran parte era evaporato pur svolgendo egregiamente il suo compito.
    Quest’anno su suggerimento dall’esperienza di un lettore ho deciso di fare diversamente.
    Seconda lui la soluzione con il tempo perde efficacia, per cui ho pensato di metterne mezzo litro e cambiarla ai primi di settembre per vedere l’effetto che fa.

    Se apri l’oliva con il forellino e ci trovi dentro un regalo…….. è la maledetta mosca olearia 🙂

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  48. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    @ Guido

    fammi sapere come è andata

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  49. Avatar di Francesco Francesco ha detto:

    Io ho un uliveto a 650s.l.m., l’attacco della mosca si presenta solo in anni particolari. Quando è stato necessario ho utilizzato il rimedio proposto da Andrea, che io già conoscevo, ed ha sempre funzionato.Dai vari interventi noto molta preoccupazione da parte degli olivicoltori e penso che non sia giustificata perchè gli ulivi sono piante rustiche e con spiccata adattabilità: difficilmente l’ulivo muore per un’operazione impropria.Io curo il mio uliveto solo con interventi naturali, per esempio per rigenerare il terreno utilizzo come sostanza organica il trinciato di potatura misto a erbe spontanee che faccio crescere nel terreno e successivamente irroro la chioma con macerato di ortica. Tra i miei olivi ho varietà interfertili e impollinatori, in questo modo ho aumentato di molto la probabilità di avere fiori impollinati e quindi una produzione abbondante senza far ricorso al boro. Peccato che da un po’ di tempo ho un problema che non riesco a risolvere e vorrei l’aiuto di Andrea e di tutti voi del blog. Mi capita spesso di trovare,dall’oggi al domani, rami con foglie secche (come bruciate) e non riesco a capire se è l’attacco di una crittogama o se la causa è una corrente d’aria troppo calda o troppo fradda che ha investito quel ramo particolare della pianta. Grazie per l’aiuto.

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