La mosca olearia e un rimedio antico

mosca olearia

E’ molto istruttivo ascoltare le parole ed i discorsi di chi ha i capelli bianchi e riporta gli insegnamenti e le astuzie di chi aveva i capelli bianchi ancora più indietro nel tempo ed aveva imparato sulla propria pelle le molestie delle stagioni che condizionavano la presenza di grano e farina da infornare, uva e vino da bere, olive ed olio per condire.

Le astuzie e i rimedi per ovviare a parassiti, non prevedevano l’uso di insetticidi chimici.

Era importante l’atuzia, l’occhio, la cura massima per poter riempire botti, madie, orci:

Parlando con un lontano parente su olivi ed olio, rievocava i discorsi del padre contadino e dei suoi modi per combattere la presenza della mosca olearia.

In quel tempo, aveva preso le cose come una barzelletta, poi tre anni fa, decise di metterle in pratica ed il risultato fu che le sue olive erano sanissime mentre quelle dei vicini erano completamente piene di mosche.

Basta fare una soluzione di aceto (quello forte, di vino vero) e miele, versarlo in bottiglie di plastica e praticarvi un foro ad una certa altezza e appenderle quà e là fra gli olivi.

Le mosche sono attirate dall’odore del miele, entrano e vengano fulminate dall’aceto.

Ho visto con i miei occhi bottiglie con uno strato di mosche morte alto due dita.

A breve metterò in pratica questa astuzia del vecchio zio contadino, c’è il beneficio di non dover ricorrere a trattamenti, alla sanità delle olive e di chi poi condiscie.

I capelli bianchi difficilmente sbagliavano, ne andava della lora tavola, della loro vita.

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511 Responses to La mosca olearia e un rimedio antico

  1. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Si, scusa Marco, mi sa che mi era sfuggito, nei dintorni del 14 di novembre olive e stanchezza camminavano di pari passo.
    Io sia il rogor che il decis li lascerei nello scaffale del negozio e penserei di fare altro per combattere la Moscaccia olearia.
    Se sei in una zona interna, il freddo la disinfetta di brutto, se sei in una zona mite e marina li la situazione cambia perchè in molti luoghi è endemica.
    Con il sistema dell’aceto e miele so di coltivazioni nel sud Italia, a ridosso del mare, dove con questo banale sistema hanno salvato raccolto e fatto a meno di spruzzare chimica per i campi.
    Questo particolare diverge il momento in cui mettere le bottiglie, se sei in zona dal clima mite, metti già all’inizio o metà giugno le bottiglie in giro fra gli ulivi.
    In caso contrario ai primi di luglio va benissimo.

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  2. Avatar di mario mario ha detto:

    ciao Andrea io o un centoventi piante di olivo da due anni pratico il tuo metodo mi sono trovato bene ce da dire che sto jn un posto piutosto basso la notte fa piutosto fresco di notte per sento dire che la mosca lavora piu di notte che di giorno dimmi se è vero.
    poi ti devo dire che o colorato di giallo la bottiglia jntoro al buco qusto eperimento lo praticto su un noce che faceva le noci molto bacate mentre cuestanno erano meno bacate io le bottiglie le lascio sempre attacate qundo arrivo al tempo rimetto aceto e miele dimmi se faccio bene o male.
    ti ringrazio e ti saluto.

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  3. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Ciao Mario,
    non so’ dirti se la Mosca Olearia lavora più di notte che di giorno, giocando un poco potrei dirti che di notte la vedo stesa nel divano con gli occhiali di traverso a guardare vecchi film gialli semi incosciente dagli aperitivi e dal sonno, ma questo è solo un pensiero giocoso.
    In ogni caso l’odore ammialatore del miele e la raffica forte dell’aceto che la secca, funzionano anche di notte.

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  4. Avatar di massimo fattorini massimo fattorini ha detto:

    ho trovato il tuo blog interessantissimo ti scrivo solamente x avere una risposta email in modo di metterti tra i contatti e non perdere la tua conoscenza casuale
    avevo cercato su google bottiglie per carpocapsa e sono stato fortunato
    grazie

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  5. Avatar di massimo fattorini massimo fattorini ha detto:

    abito a viterbo mi potresti consigliare quando mettere le bottiglie per la carpocapsa e quale soluzione usare grazie

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  6. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    @ Massimo

    la soluzione è la stessa, solo che il foro nella bottiglia per catturare la farfalla presuppone che entrino anche le api…. quindi non mi pare molto praticabile.
    Le api sono vita.
    La mia mail non è un mistero è anticopergolato@alice.it

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  7. Avatar di Mimmo Mimmo ha detto:

    Ciao Andrea,
    grazie per questi utili suggerimenti;
    ti chiedo (anche se sono i risultati a rispondere…): ma l’aceto non copre il profumo del miele???

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  8. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    No, vai tranquillo, l’odore del miele per le bestiacce è irresistibile.

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  9. Avatar di Luigi Luigi ha detto:

    Se utilizzo delle bottiglie di plastica da 1 ,5 litri ,quanta miscela devo inserire? Il buco fa fatto all’altezza del collo della bottiglia?
    Grazie
    Luigi

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  10. Avatar di Davide Davide ha detto:

    Ciao interessantissimo blog! Io e un mio amico quest’anno abbiamo per la prima volta ci siamo avventurati nell’esperienza di fare olio. Curiamo 160 piante di olivo nel levante ligure. Siamo interessati a provare la miscela aceto/ miele perche’ non vogliamo usare niente di chimico. C’e qualcuno che abita nel levante ligure che ha provato questo sistema e puo’darmi qualche dritta in piu’? Grazie in anticipo e non vedo l’ora di leggere . Ciao a tutti

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  11. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    @ Luigi

    Un litro di miscela e foro piccolo intorno al collo della bottiglia

    @ Davide
    la memoria non mi aiuta sui nomi, però ci sono molte persone che dalla Liguria mi hanno contattato prima per chiedere informazioni e poi per dirmi i risultati di questa trappola e tranne un caso tutti i risultati sono stati lusinghieri.
    Se con il tuo amico avete deciso di prendere in custodia 160 olivi vuol dire che oltre che ad essere dei buongustai volete un gran bene alla vostra terra.
    Non vi deluderà mai se le vorrete bene.

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  12. Avatar di Davide Davide ha detto:

    GRazie Andrea per aver risposto ! Si in effetti ci piace coltivare e godere dei frutti della terra senza forzarla ne avvelenarla . Comtinuero’ a leggere questo blog e se per caso hai notizie fra tanti che ti seguono su questo blog che abiti dalle parti del levante ligure fammi sapere . Ciao

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  13. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Mi vengono in mente lettori che parlavano di oliva taggiasca, però dovrei scorrere tutti questi commenti e altri che sono su altri post.
    Un lavoro immane, spero che la memoria mi aiuti 🙂

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  14. Avatar di rocco rocco ha detto:

    grazie andrea trovo molto interessante questo blog sentire anche i diversi pareri.
    volevo farti anche io una domanda.
    ho un appezzamento di terreno dove mi sono sbizarrito a piantare diverse varietà di frutti oltre a 400 ulivi.la domanda è questa :visto la diversità dei frutti è utile,secondo te,
    tenere appese le bottiglie di aceto e miele tutto l’anno?
    Ciao e grazie

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  15. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Rocco, devi difendere i frutti, è inutile che tieni le trappole quando questi non ci sono.

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  16. Avatar di MARCO MARCO ha detto:

    Ciao Andrea, ho uliveto di appena 40 piante, dove vivo, dalla recente potatura mi sono accorto che vi erano delle piante infette di tignola. Alcuni esperti mi dicono di irrorare ramato, sia adesso che a maggio, abbinato a prima cura di Rogor. Che tu sappia, a prescindere da quanto si dice in giro, basterebbero due cure di rame? oppure esistono altri sistemi non invasivi? senza uso di pesticidi?.
    Terreni sito in Sardegna costa centro orientale.
    Grazie

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  17. Avatar di MARCO MARCO ha detto:

    Ciao ANdrea, ho appena 40 piante ulivo, dove vivo, da recente potatura mi sono accorto che alcune piante sono infette da tignola. ALcuni esperti della zona mi consigliano di trattare le piante con Poltiglia Bordolese ora e a maggio con aggiunta di Rogor. Secondo te, evitando di usare pesticidi, esistono altri rimedi naturali?
    Il terreno è in sardegna, costa centro orientale a 10 km. dal mare.
    Grazie

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  18. Avatar di pietro pietro ha detto:

    Ciao e complimenti per il blog. E’ possibile che mettendo queste esche attiriamo anche le mosche che andrebbero negli uliveti confinanti con il nostro con il rischio di avere un attacco ancora più massiccio?
    Grazie.

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  19. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    @ Marco

    bene un trattamento di poltiglia bordolese dopo la raccolta e dopo la potatura (prima della fioritura).
    Per la tignoletta esistono delle trappole sessuali che catturano l’insetto, oppure installa qualche trappola di aceto – miele fin da maggio.

    @ Pietro

    queste trappole sono un richiamo irresistibile per le mosche, ma il loro aroma non è che sia a lunghissima gittata e ti permette di eliminare gli insetti che circolano fra le tue piante.
    Semmai consiglia ai tuoi vicini questo rimedio o altri naturali evitanto di spargere rogor o altri insetticidi sulla loro terra……

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  20. Avatar di armando armando ha detto:

    il letame di ovini va bene per gli oliveti?

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  21. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Si, purchè non sia fresco di giornata ma abbia avuto il tempo di maturare.

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  22. Avatar di Alessandra Alessandra ha detto:

    Salve Andrea volevo farti i complimenti per questo blog, ho trovato consigli preziosi difficili da leggere.
    Ho un uliveto di 500 piante secolari e,dopo tanti trascorsi familiari, sono rimasta da sola ad occuparmene e non è impresa semplice.
    Questi consigli sono preziosissimi per me.
    Premetto che il terreno è ai piedi dei monti ed ora sto potando, non sono riuscita a passare la bordolese dopo la raccolta, pensi che sono ancora in tempo vista la posizione del terreno?
    Inoltre vorrei ritirare un pò su le piante e pensavo di pulire bene i tronchi da eventuali muschi ed altro, quale è il prodotto naturale migliore da passare sul tronco dopo aver pulito?
    Grazie per i tuoi consigli e di divulgarli
    Alessandra

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  23. Avatar di luca luca ha detto:

    Ciao Andrea ma la bottiglia da un litro o va bene anche mezzo litro?

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  24. Avatar di Domenico Domenico ha detto:

    finalmente ho trovato un blog interessante…..complimenti.
    Ho usato sempre il decis per la mosca, e, oggi mi pento veramente.
    Quest’anno userò i tuoi consigli, pensionato che si diverte a concimare e potare da solo n° 29 piante d’ulivo. Grazie
    Domenico

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  25. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    @ Alessandra

    si, sei sempre in tempo a fare un passaggio con la poltiglia, ma a questo punto fossi in te aspetterei la fine della potatura per dare una disinfettata generale…. e mai nel momento della fioritura.
    Io agli ulivi non faccio alcunchè, il caldo e il freddo delle stagioni puliscono e disinfettano da sole.
    I muschi non sopportano il solfato di ferro, ma non capisco il senso di fare un trattamento per levarli…. sono forme di vita anche loro, non arrecano danni…..

    @ Luca

    Io uso bottiglie da litro e mezzo così non sto a preoccuparmi che la soluzione evapori troppo velocemente.

    @ Domenico

    Lascia stare il decis a chi lo vende 🙂

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  26. Avatar di Angelo Angelo ha detto:

    Curo un oliveto di 60 piante, l’anno scorso si è vista la mosca olearia (per fortuna non tanta) i trattamenti cui sottopongo l’uliveto sono:
    – dopo la potatura eseguo un primo trattamento con solfato di rame (1/2 kg per hl) e olio minerale (2kg per hl); 1,2 kg di concime NPK 15-5-5;
    – a metà fiorutura il solfato di rame con boro (250 gr per hl);
    – a fine fioritura il solfato di rame con boro (250 gr per hl);
    – ad agosto solfato di rame ed un concime fogliare.
    va bene così?
    grazie

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  27. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Ciao Angelo,

    bisogna prima di tutto che mi dici cove sei per capire meglio i problemi che puoi avere.
    Dopo la potatua va bene il rame, ma l’olio minerale a cosa ti serve? Hai problemi di cocciniglia?
    Il concime lo darai al piede della pianta immagino…
    Durante la fioritura è norma di non dare mai rame ad alcuna pianta perchè inibisce la fioritura, perchè puoi ritrovarne tracce nel frutto.
    Il boro favorisce l’allegagione, quindi non ha senso darlo durante o dopo la fioritura, ma ha senso prima…. ovvero al trattamento dopo la potatura.
    Io non faccio alcun tipo di trattamenti, ma sono in una zona privilegiata… il che aiuta molto.

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  28. Avatar di Angelo Angelo ha detto:

    Ciao Andrea,
    l’uliveto si trova nel Lazio, al confine sud delle province di Roma e Frosinone, si trova in una piccola vallata, e quindi c’è spesso nebbia.
    Il concime NPK non è 15-5-*5 bensì 12-5-5 e lo spargo attorno al piede della pianta.
    L’olio minerale bianco lo dò più che altro per ripulire la pianta, tronco, rami e foglie.
    Sono più di 5 anni che dò il boro insieme ad un verderame in quei periodi e abbiamo fatto sempre buoni raccolti.
    Ho letto del rimedio contro la mosca e quest’estate lo metterò in pratica, poi ti farò sapere.
    Grazie

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  29. Avatar di maria rosaria maria rosaria ha detto:

    Buongiorno,vorrei avere info su rimedi (
    insetticida e olio minerale) oltre la potatura ,contro la cocciniglia mezzo pepe di grano che ha causato poi la fumaggine;i miei 36 ulivi sono così http://www.forumdiagraria.org/download/file.php?id=37478&mode=view&sid=6fc7e85c949f4ca182796711108ef046 ;

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  30. Avatar di gianni barabaschi gianni barabaschi ha detto:

    Gentile Sig. Pagliantini, complimenti per i suoi suggerimenti sulla mosca dell’olivo.
    Mi permetto disturbarla anch’io, vista la sua gentilezza.
    Abito a Silvi (Abruzzo) (a 40 mt sul livello del mare ed a 1 km di distanza da esso) con i figli in 4 case separate, in un terreno di 2 ettari. Possiedo 110 piante di Olivo centenarie di diverse qualità, sparpagliate in tutto il terreno. Penso che occorreranno almeno 30 bottiglie: le sembra giusto? Non ho ben capito la grandezza del foro da fare sul collo della bottiglia: può gentilmente dirmi il diametro del foro in millimetri.
    Leggerò la risposta sul suo sito o può inviarmi una email? Grazie! Gianni Barabaschi

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  31. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    @ maria rosaria

    poltiglia bordolese

    @ Gianni

    Per il numero di bottiglie da metterle non so che dirle. Valuti la distanza che c’è fra pianta e pianta e agisca di conseguenza e soprattutto della sua esperienza e conoscenza del luogo. Consideri che sul mare la Moscaccia Olearia è endemica, per cui meglio una bottiglia in più che in meno.
    Per quanto riguarda il foro da praticare sulla bottiglia consideri che non ci debba passare un’ape…. insetto benefico per la campagna.

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  32. Avatar di Alessandro e Tiziana Alessandro e Tiziana ha detto:

    il nostro uliveto è vicino al mare e dopo aver letto il tuo metodo quest’anno anche noi lo proveremo……..speriamo bene xrchè non ne possiamo più di raccogliere vermicelli….anche xrchè noi non usiamo nessun tipo di medicinali vari x le nostre piante poi ti faremo sapere grazie
    Alessandro e Tiziana

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  33. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Dopo la raccolta fatemi sapere come è andata.

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  34. Avatar di ettori dario ettori dario ha detto:

    Ho ricoverato per l’inverno tre ulivi in vaso in una piccola serra di plastica(3mt x 3mt x 2,50 h ) ,dopo il caldo di inizio marzo, ho trovato la serra piene di strani insetti volanti(una cinquantina) ,essendo un incompetente , ho catturato un insetto , e tramite immagine, ho scoperto che si trattava della ” BESTIACCIA “come la chiami tu.
    Ora io mi sono fatto un’idea di cosa è accaduto ma vorrei il tuo parere anche perché:
    1) ho messo a dimora una quindicina di ulivi per la prima volta, in un terreno sempre coltivato a vite e tremo all’idea di aver piantato fabbriche di mosche,
    2) le piante vengono da un noto vivaio toscano
    3) sono un neofita come olivocultore ma amo e possiedo varie piante da frutto che coltivo indipendentemente dal raccolto.
    Mi preparo comunque alla guerra con la bomba miele-aceto.
    Un consiglio: uso da anni per peschi, meli, peri e susini un miscuglio di vino fermentato con molto zucchero e la sciato riposare per 2 settimane ed infine allungato con acqua.
    Cattura tanti nocivi volanti di ogni specie, ma poche api non essendo molto zuccherino e leggermente alcolico. Ammoniaca e pesce per mosche e altro.
    Grazie per la tua passione ed i tuoi consigli

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  35. Avatar di maria rosa maria rosa ha detto:

    Alla ricerca di soluzioni “ecologiche” per trattare gli ulivi mi sono imbattuta in questo sito che trovo molto interessante, ho acquistato una proprietà in collina ad Ostuni (Puglia) con un piccolo appezzamento di terreno circa 4000 mq. con 20 ulivi secolari posti attorno al perimetro, a cui ho aggiunto 3 anni fa 70 piante di circa 4 anni per riempire il centro dell’appezzamento che molti anni prima era coltivato a vigneto(spuntano ancora le viti ormai selvatiche) ho adottato in questi anni bottiglie tagliate con la parte del collo rovesciata all’interno della base a mò d’imbuto contenente soluzione di farina bianca in acqua e appese 2 x pianta grande e 1 x piccole, lo scorso raccolto però non è stato buono xchè la mosca ha sgamato le trappole e…….ha fatto i suoi danni…!!!! proverò senz’altro il metodo aceto/miele ma la cosa che non mi è chiara di quale tipo di aceto si parla, bianco o rosso.??? anche io, come tanti commentatori di questo blog, sono alle prime esperienze e mi interesso a tutto ciò che parla di colture, dall’orto al frutteto…..grazie in anticipo per la cortese precisazione

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  36. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    @ Dario

    Non è la pianta di olivo l’attrattiva per la Mosca Olearia, ma l’oliva in quanto tale, dato che va a deporci le uova…. la puntura, il forellino sulla superfice serve a questo.
    L’inverno mite che abbiamo passato non ha disinfettato l’ambiente da questa bestiaccia, ma a te non dovrebbe far danno se hai piantato come credo olivetti di qualche anno che al massimo potranno darti un pugno di olive.

    @ maria rosa

    Qualsiasi tipo di aceto va bene Anna Rosa, non importa sia di qualità eccelsa, anche quello dei banchi dei supermercati va benissimo… bellissima la Puglia e la zona di Ostuni… complimenti.

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  37. Avatar di Alexs Alexs ha detto:

    Salve,abito in Sicilia in zona collinare,ho un giardeino con qualche pianta di olivo e pero,desidewravo sapere se dopo la fioritura quale prodotto è adatto per prevenire le infezioni della mosca agli alberi,complimenti per il tuo blog,saluti

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  38. Avatar di alexs alexs ha detto:

    Salve,ho un piccolo girdino in collina in Sicilia,con piante di ulivo e pero,desideravo sapere quale rimedio posso usare per evitare la mosca rovina frutti,grazie e saluti.alexs

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  39. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Il rimedio è sempe il solito alexs: aceto, miele e una botiglia di plastica forata all’altezza dell’impugnatua ma in modo che le api non vi possano passare.

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  40. Avatar di Marina Longinotti Marina Longinotti ha detto:

    Ho letto con interesse le tue risposte al riguardo della lotta contro la mosca olearia ma nn mi è chiaro ancora : quanto aceto e miele in una bottiglia di plastica da 1,5 lt.? (usiamo quelle xk sono le più comuni) Noi abbiamo 120 piante abbastanza vicine. quante bottiglie occorreranno? Grazie ancora Marina da Lavagna (Ge)

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  41. Avatar di valentino valentino ha detto:

    Ciao Andrea Pagliantini, ho terminato di leggere ora le varie opinini e consigli che le sono stati posti da persone di tutta Italia – isole comprese -.
    Non me ne son perso uno iniziando dal giugno 2008 sino all’11 aprile 2014,…… ed è molto bello e rispettoso vedere quanta gente abbia a cuore il benessere per le piante ma anche per noi stessi cercando di “curare” con metodi naturali o “del nonno” le varie problematiche delle piante stesse.
    Vorrei ringraziarla per la disponibilità che dimostra di avere nel regalare a tutti i lettori del blob, questo rimedio per la mosca olearia a costo zero e sopratutto che non lascia tracce sul frutto che andremo a mangiare.
    E da poco tempo che son venuto in possesso di un piccolo pezzetto di terra e sto mettendo a dimora un po di tutto, tra cui ulivi nostrani e 2 Ascolana.
    Proverò il metodo indicato da lei in primis su delle piante di pesche e susino che son gia in fase di allegagione, ed a meta maggio anche sugli ulivi.
    Nel ringraziarla nuovamente ,colgo l’occasione per farle un augurio di una buona giornata(almeno per domani perchè ora è notte :-)). Valentino

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  42. Avatar di mondo mondo ha detto:

    Quest’anno voglio provare questo metodo naturale ;speriamo che funzioni.
    Ho un uliveto con delle piante secolari ed una nuova parte da me impiantata tre anni fà.
    Sono in totale circa 170 piante e odio l’uso dei prodotti chimici sopratutto perchè consumo sia l’olio che le olive da confetto in quantità .
    Le piante sono in zona collinare (goceano,sassari,sardegna)e la mosca in questa zona ci tortura e ci massacra da secoli .A dicembre spero di dare una risposta positiva con l’uso della tua ricetta.Saluti

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  43. Avatar di paolo paolo ha detto:

    la mistura miele aceto funziona anche per l’arancio?

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  44. Avatar di marino marino ha detto:

    io o circa 90 piante quante botiglie dovrei mettere. o saputo che un altro rimedio contro la mosca del olivo e mettere le bottiglie con dentro una sarda con del amoniaca che ne pensi ciao

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  45. Avatar di McEaster McEaster ha detto:

    E’ dall’autunno scorso che seguo questo blog, in qualità di olivicoltore in un paese della provincia di Latina, ai confini della provincia di Roma. Si tratta di una zona altamente vocata per la produzione di olive da mensa della varietà “itrana” la cui raccolta si protrae da marzo fino a questo periodo. (!) Sono ovviamente interessato a sperimentare questo rimedio naturale che metterò in pratica comunque da quest’anno. Un pò come propaganda, un pò per ottenere maggiori delucidazioni ho chiesto a vari tecnici e agricoltori più esperti di me pareri in merito. Risultato: mi è stato sconsigliato vista la particolare delicatezza del prodotto destinato alla mensa con tolleranza di olive bacate vicina allo zero. Che fare? A chi devo credere ?

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  46. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    @ marino

    sei/sette dovrebbero essere sufficenti se gli alberi sono tutti insieme

    @ Mc Easter

    Decidi liberamente e con convinzione sul metodo che ti da maggiore affidamento.
    Questo sistema che ho condiviso dopo averlo sperimentato, sicuramente non ha la stessa efficacia agonizzante del rogor o di un qualunque altro insetticida sparso fra le tue olive.

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  47. Avatar di rocco rocco ha detto:

    ciao Andrea ho dei ciliegi in produzione è ora di mettere l’esca?Volevo anche sapere se l’aceto del supermercato va bene. grazie dei tuoi utilissimi consigli presto ti farò
    sapere i risultati .Ciao

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  48. Avatar di Alessandro e Tiziana Alessandro e Tiziana ha detto:

    ciao Andrea ho 2 domande…..le bottiglie si possono mettere anche prima di luglio,vista la nostra vicinanza al mare,e poi volevamo sapere perchè se passando vicino ai rami ci cadono le foglie? c’è un rimedio?

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  49. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    @ Rocco

    i ciliegi sono più avanti rispetto al normale (almeno dalle mie parti) e ti consiglio di iniziare a mettere le trappole che anche con aceto del supermercato vanno bene.
    Con quello buono condisci l’insalata 🙂

    @ Alessandro e Tiziana

    ha senso metterle quando le olive iniziano ad ingrossare e diventano preda della Maledetta…. questo dovete essere voi a verificarlo.
    Da me prendo per buono la prima decina di luglio, sul mare, di norma sono sempre in anticipo.
    L’olivo è un sempre verde che rinnova le foglie di continuo, tranne quando fa freddo.
    Se la caduta è più ampia rispetto al normale è probabile che si tratti di occhio di pavone.
    Malattia funginea che si cura con una passata di poltiglia bordolese….. ma a questo punto farei passare la fioritura.

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  50. Avatar di pietro ferilli pietro ferilli ha detto:

    potrei saper per favore il rapporto qantitativo tra aceto e miele?
    Mi spiego: la bottiglia quanto deve essere piena? quanta parte di aceto e qanta perte di miele in una bottiglia?
    Vivo a S. Maria di leuca (tacco d’Italia) una zona che nel mese di agosto può essere molto umida causa lo scirocco.
    Grazie!

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