La mosca olearia e un rimedio antico

mosca olearia

E’ molto istruttivo ascoltare le parole ed i discorsi di chi ha i capelli bianchi e riporta gli insegnamenti e le astuzie di chi aveva i capelli bianchi ancora più indietro nel tempo ed aveva imparato sulla propria pelle le molestie delle stagioni che condizionavano la presenza di grano e farina da infornare, uva e vino da bere, olive ed olio per condire.

Le astuzie e i rimedi per ovviare a parassiti, non prevedevano l’uso di insetticidi chimici.

Era importante l’atuzia, l’occhio, la cura massima per poter riempire botti, madie, orci:

Parlando con un lontano parente su olivi ed olio, rievocava i discorsi del padre contadino e dei suoi modi per combattere la presenza della mosca olearia.

In quel tempo, aveva preso le cose come una barzelletta, poi tre anni fa, decise di metterle in pratica ed il risultato fu che le sue olive erano sanissime mentre quelle dei vicini erano completamente piene di mosche.

Basta fare una soluzione di aceto (quello forte, di vino vero) e miele, versarlo in bottiglie di plastica e praticarvi un foro ad una certa altezza e appenderle quà e là fra gli olivi.

Le mosche sono attirate dall’odore del miele, entrano e vengano fulminate dall’aceto.

Ho visto con i miei occhi bottiglie con uno strato di mosche morte alto due dita.

A breve metterò in pratica questa astuzia del vecchio zio contadino, c’è il beneficio di non dover ricorrere a trattamenti, alla sanità delle olive e di chi poi condiscie.

I capelli bianchi difficilmente sbagliavano, ne andava della lora tavola, della loro vita.

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511 Responses to La mosca olearia e un rimedio antico

  1. Avatar di Ciro Ciro ha detto:

    Caro andrea grazie al tuo consiglio ho salvato tutte o quasi le mie olive, sono della provincia di napoli e vorrei chiederti un consiglio per la mosca degli agrumi, potrei utilizzre aceto e miele? Le mie arance dopo essere state punte non riescono a maturare e cadono. Grazie

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  2. Avatar di leandro leandro ha detto:

    Buongiorno ho scoperto solo oggi questo meraviglioso blog e l’ho letto tutto d’un fiato. A questo punto penso che lo utilizzerò anch’io. Bella la soluzione dell’aceto e miele non l’avevo ancora sentita. Finora ho utilizzato il dimetoato (rogor) e ogni tanto ho fatto altri esperimenti (caolino, spintorfly, bottiglie con dimetoato ecc.), ma devo dire con pochi risultati. La mia idea è quella di utilizzare per l’aceto e miele bottigliette da 1/2 litro, magari mettendone più tante. Cosa ne pensa? A risentirci.

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  3. Avatar di leandro leandro ha detto:

    Mi dimenticavo di dire che le mie olive sono 130 alberi adulti e 50 piantine di 5 anni posizionate in provincia di savona ad un’altezza di circa 300 metri. Alla prossima.

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  4. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    @ Roberto
    un trattamento a base di poltiglia bordolese subito dopo la raccolta delle olive.
    Le foglie malate cascano, gli ulivi rimarranno un po’ pelati, ma a primavera si riempiranno di nuovo di foglie.
    In una bottiglia basta un foro e mi raccomando che sia piccolo per non far entrare le api.

    @ Ciro

    Sempre aceto e miele, costo zero o quasi, impatto nell’ambiente nullo e poi tante spremute 🙂

    @ Leandro

    Lascia perdere il rogor negli scaffali di chi lo vende, chi i tuoi ollivi non se lo meritano e neanche te.
    La soluzione di aceto e miele come ho detto prima ha il pregio di essere naturale, a costo praticamente zero e con risultati certi……. dei vari casi sparsi per l’Italia, se non erro solo un lettore non ha avuto giovamento.
    Ti consiglio di usare bottiglie da 1,5 litri per il semplice fatto che la soluzione evapora e c’è il rischio che ti trovi l’oliveta scoperta e le nosche che ballano.
    Non è un discorso di quantità, non sono necessarie molte bottiglie, l’importante è che siano concentrate verso la aprte sud che è quella dalla quale le moscacce arrivano, altre più rade a caso fra le piante.

    @ tutti
    Poi fatemi sapere come è andata.

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  5. Avatar di antonello possis antonello possis ha detto:

    Complimenti per tutti i consigli pratici divulgati! Dopo tanti sistemi adottati per la lotta alla mosca olearia anche io proverò ad attuare quello con aceto e miele.
    Ringrazio infinitamente e cordialmente porgo i miei saluti.
    Antonello Possis

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  6. Avatar di Dino Chemello Dino Chemello ha detto:

    Ho comperato i tappi per bottiglie da attacare all’ulivo acciughe aceto e amoniaca,mi vuoi per favore indicarmi le dosi,l’anno scorso e stato un disastro grazie ciao Dino

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  7. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Mi spiace Dino, ma non ne ho la minima idea di quali dosi di usano per le acciughe con l’ammoniaca. Non l’ho mai fatto.

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  8. Avatar di Francesca Francesca ha detto:

    Grazie per l’informazione.
    Quante bottiglie mi consiglia di apporre su due piante di olivo che hanno 25 anni circa?
    Abito in povincia di Brescia, vicino al lago d’Iseo.
    Grazie Francesca.

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  9. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Francesca, ne basta sicuramente una di bottiglie appese.

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  10. Avatar di Sebastiano Sebastiano ha detto:

    Grazie Andrea per questi consigli;ho provato a mettere due bottiglie sotto alberi di ciliegie e hanno fatto strage di mosche.A tempo debito organizzo per le piante di ulivo.Saluti.

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  11. Avatar di Carlo Carlo ha detto:

    Salve Andrea,
    Ho trovato molto interessante il tuo articolo ,e per questo avrei da chiederti delle notizie tecniche in merito.
    Volevo sapere,nelle bottiglie di plastica da 1,5 lt quanto miele e quanto aceto devo mettere ,e a che altezza nelle bottiglie devo praticare i fori ?quanti?che diametro?
    In attesa di una tua cortese risposta ti porgo cordiali saluti.

    Carlo

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  12. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Un cucchiaio di miele, un litro di aceto, un foro all’altezza dell’impugnatura fatto delle dimensioni che non vi possano passare le api, saluti.

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  13. Pingback: La maramalda Mosca Olearia | Andrea Pagliantini

  14. Avatar di alessandra alessandra ha detto:

    salve andrea,
    ho letto con interesse i suoi consigli e informazioni sulla mosca olearia. le bottigli con aceto e miele sono molto utili. le utilizzo da circa 10 anni nel mio oliveto di circa 100 piante con buoni risultati.avrei alcune domande da farLe:
    in questo periodo nella zona in cui vivo (Empolese-Valdelsa, Empoli) si parla dell’arrivo sugli olivi della tignola olearia. vorrei evitare veleni che potrei trovare nell’olio.come fare?grazie mille per la Sua cortesia e disponibilità.
    alessandra

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  15. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Alessandra, io con la tignola non starei a crearmi tante preoccupazioni.
    Il danno nelle olive è risibile e quasi impercettibile quindi non desta alcuna preoccupazione.
    L’avversario più schifoso per gli olivi rimane sempre la maledetta Mosca Olearia, ma se ben curata e presa per tempo con la soluzione nelle bottiglie che anche lei usa, c’è ottima speranza che la qualità dell’olio non venga compromessa.

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  16. Avatar di boujema boujema ha detto:

    salve a tutti

    il sistema botiglie funziona anche con pezzettini di fegato ( circa 100 grammi) e un bichieri di sugo di frutta) doppo la fermentazione circa 5 giorni, funziona esattamento come l aceto e miele ma con meno rischio per le api

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  17. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Grazie del suggerimento boujema, tutto fa contro quel maledetto insettaccio.
    Ma il pericolo per le api non sussiste se nella bottiglia che contiene la soluzione di aceto e miele si pratica un forellino con una penna….. non potranno passarci.

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  18. Avatar di cantatore francesco cantatore francesco ha detto:

    abbiamo appena comprato un piccolo uliveto anche se di campagna non capiamo niente
    e metteremo subito in pratica il tuo prezioso consiglio per combattere la mosca olearia
    grazie di cuore ti faremo sapere quanto prima

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  19. Avatar di alessandra alessandra ha detto:

    grazie mille andrea
    saluti
    alessandra

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  20. Avatar di Alessandro Alessandro ha detto:

    Salve Andrea,
    ho un solo olivo nel mio giardino in piena Sabina.
    Potandolo “come i contadini” della zona lo scorso anno sono riuscito a fargli produrre una buona quantità di olive, sufficienti per essere seccate e condite secondo tradizione.
    Anche quest’anno, potato secondo funzione e non secondo bellezza, la pianta è piena di olive.

    Lo scorso anno più della metà le ho dovute buttare per via della larva della mosca.

    Nella mia zona il Dimetoato è proibito e non avevo intenzione di mettere in campo “la bomba atomica” per un pugno di olive.

    Quest’anno ho messo una bottiglia con aceto e miele come consigliato. Un rimedio poco impegnativo e divertente.

    Speriamo di poter fare un paio di barattoli di olive buone.

    Grazie mille
    Alessandro

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  21. Pingback: L’arteriosclerosi della Mosca Olearia | Andrea Pagliantini

  22. Avatar di Andrea Andrea ha detto:

    Salve Andrea,
    ritengo che il metodo naturale del nonno sia molto efficace, in sostanza la mosca viene presa per la gola. L’anno successivo proverò su 9 ha di terreno in Sicilia e comunicherò i risultati. Grazie! Andrea A.

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  23. Avatar di BARBARA BARBARA ha detto:

    SOLO OGGI FACENDO UNA RICERCA SU COME COMBATTERE LA MOSCA DEGLI ULIVI MI SONO IMBATTUTA A LEGGERE QUESTO RIMEDIO NATURALE.
    NON HO MAI DATO NULLA AI MIEI ULIVI SECOLARI(OLIVASTRA)L’AZIENDA E’ BIO E ANCHE I PRODOTTI BIO COSTANO MOLTO..QUEST’ANNO LA MOSCA E’ DEVASTANTE E PURTROPPO CREDO ABBIA FATTO GIA’ ABBASTANZA DANNO..SE METTO DA ORA QUESTO RIMEDIO PENSI POSSO RECUPERARE QUALCOSA?L’ULIVETO E’ VECCHIO E LE PIANTE SONO MOLTO DISTANTI L’UNA DA L’ALTRA 15/20 METRI 200 PIANTE IN TOTALE.DI BOTTIGLIE PENSI CHE CE NE VADANO DI PIU?
    GRAZIE PER L’ATTENZIONE
    BARBARA

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  24. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    @ Andrea
    Nove ettari di terreno in Sicilia? Che bellezza!!!!
    Ti consiglio di partire per tempo a mettere le trappole…. verso la metà di giugno.

    @ BARBARA

    Recuperare il danno già fatto ci vorrebbe un entità superiore, provare a mitigare i danni mi pare un’idea eccellente.
    Una quindicina di bottiglie sperse dovrebbero bastare, ad infittire se vedi o pensi ce ne sia bisogno sei sempre in tempo.
    Fammi sapere come è andata.

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  25. Avatar di antonio antonio ha detto:

    Ciao Andrea,
    ho messo a dimora tre anni orsono 16 ulivi avendo solamente circa 2000 metri quadri di terreno nel quale coltivo circa 120 viti ed anche prodotti orticoli.
    Ho letto con attenzione tutte le risposte che dai agli ulivicultori e credo che siano consigli più che benefici per tutti.
    Ormai è tardi quest’anno per mettere le trappole per la mosca delle olive ma lo farò ugualmente dato che ho visto che la mosca è presente ed anche in gran numero anche se di oliva ce n’è pochissima per l’età delle piante.
    credo che un paio di bottiglie siano sufficienti da quello che insegni tu, vero? Grazie

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  26. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Si Antonio, un paio di bottiglie sono più che sufficienti sia ora che le piante sono giovani, sia quando saranno più adulte e più grandi, dato che lo spazio in cui si trovano non è enorme.

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  27. Avatar di Fiorenzo Fiorenzo ha detto:

    il foro da fare quanto grande e dove o basta lasciare lasciare aperta la bottiglia.
    grazie

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  28. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Bottiglia chiusa con il tappo, foro poco sopra l’impugnatura delle dimensioni del diametro di una penna, in modo che dentro la trappola non vi finiscano api……

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  29. Avatar di Ilario Ilario ha detto:

    Ho utilizzato una soluzione di ammoniaca con acciuga per la Mosca del ciliegio ed ha funzionato abbastanza, ora provo la soluzione suggerita da Andrea ( aceto e miele ) per gli olivi che avevano già’ le trappole a tripla azione (colore giallo, feromone e sale ammoniacale). Vi comunicherò’ come andrà’, Attualmente però’ su alcuni olivi ci sono dei rametti carichi di olive che stanno disseccando, qualcuno sa dirmi di cosa si tratta e quali rimedi eventualmente adottare, grazie.
    Ilario.

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  30. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Ilario, non sarà che i tuoi olivi stanno soffrendo la siccità o nel tuo terreno ci passa qualche daino di troppo?

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  31. Avatar di maccotta sal maccotta sal ha detto:

    caro andrea ho letto in tuoi consigli ti ringrazzio in anticipo in data odierna o raccolto delle olive ed o visto il disastro che provoca la mosca sono ancora in tempo per mettere le bottiglie t i ringrazzio in anticipo o circa 100 piante sia giovani che secolari le olive che o raccolto sono quelle grandi ne ho una sola di pianta ascolana il raccolto lo dovro fare fra un mese da oggi le olive tutte sembrano sincere ma non mature grazie ed buona giornata

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  32. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    In questo momento è tardi per porre rimedio ai danni dell’insettaccio…. prova a parare l’ascolana mettendo una bottiglia.. se non è compromessa dalle uova può esserci speranza di salvarla.
    Comunque ti consiglio per il prossimo anno di premunirti fin dai primi di giugno con questo sistema..

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  33. Avatar di Alessandro Alessandro ha detto:

    Ciao Andrea, abito 20 km a sud di Cagliari e ho una decina di ulivi nel mio giardino e nel loro piccolo mi permettono quanto meno di produrre un pò d’olio sano. Mi sono imbattuto solo ora nel tuo blog ma lo ritengo molto interessante, l’anno prossimo proverò anch’io questo rimedio! Volevo chiederti se questo rimedio può valere contro la mosca mediterranea per le arance..mi prodigo tutto l’anno per dare ai miei agrumi innaffiature regolari che impediscano alle arance di spaccarsi e puntualmente a fine settembre/ottobre eccole che cadono punte da questo insettaccio! Non ti dico la pena ogni mattina vedere 3-4-5 arance in terra…
    Grazie, ciao!!!

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  34. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Il principio attivo vale per qualsiasi tipo di moscaccia, per le arance non saprei dirti con esattezza quando appendere le bottiglie, ad occhio direi di iniziare a mettere le trappole dall’inizio di giugno, da quando, dopo la fioritura e allegagione, l’arancia inizia a crescere.
    Poi fammi sapere come è andata.

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  35. Avatar di ninni ninni ha detto:

    tutto molto interessante.posseggo circa 5 ettari di olive da tavola condotte in bio.
    solitamente vengono raccolte verdi verso la fine di settembre prima decade di ottobre.
    il posizionamento delle bottiglie deve avvenire lo stesso periodo cioe i primi di luglio,o bisogna anticipare.
    trattandosi di olive il cui prezzo di vendita e fortemente influenzato dalla loro integrità il numero di trappole per ettaro sarà maggiore rispetto alla produzione per olio? la densità di impianto è di 330 piante/Ha.irriguo,200 m.s.l.m. grazie

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  36. Avatar di paolo paolo ha detto:

    ciao a tutti sono della liguria e odio il rogor.quest anno ( un po tardi) ho trovato questo sito e le indicazioni.dato che siamo quasi in raccolta ( per noi a meta novembre) qualche buco c era ma su 100 piante ho messo 7 l aceto rosso e 1 kg di miele ben sciolto.ne ho messo circa 600 cc e controllo l evaporazione.i vicini mi prendevano per matto ma quando hanno visto le mosche dentro l aceto….mi hanno chiesto le dosi….so che il consorzio agrario mi odierá se si diffonde questa tecnica… 🙂 Grazie Andrea…:-)

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  37. Avatar di paolo paolo ha detto:

    dimenticavo ho messo le esche il 7 settembre… 🙂

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  38. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    @ Ninni

    il numero delle trappole è lo stesso a differenza del tipo di olive, ma non credo sia un problema, se non ti senti sicuro e protetto, di metterne qualcuna in più.
    Semmai ti consiglio, vista la diversità di clima rispetto alle mie parti, di premunirti già fin da giugno, o meglio ancora appena l’oliva inizia ad ingrossare….. la moscaccia dalle tue parti è endemica ed è sempre meglio precederla.

    @ Paolo

    Sono strafelice che dalle tue parti il consorzio agrario ha venduto molto meno rogor di sempre 🙂

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  39. Avatar di Fuganti Fuganti ha detto:

    Ho 120 piante di ulivo di circa 6 anni, con gioia abbiamo raccolto le prime olive lo scorso anno più della metà bacate e col verme, quest’anno abbiamo deciso di non raccoglierle proprio’ la quasi totalita’ è rovinata. Spero proprio di poter ottenere un risultato con questo metodo delle trappole miele aceto’ anche perche’ non darei mai veleni nel mio terreno. Grazie

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  40. Avatar di Patrizia Patrizia ha detto:

    Dimenticavo …. questo meraviglioso nonno, non ha un buon consiglio da darmi per la lotta contro la cocciniglia che combatto da anni ?

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  41. Avatar di Antonio Antonio ha detto:

    Ho acquistato una casa 3 anni fa con 140 piante di ulivo di varie dimensioni ed età, un poscomodo, perchè su un crinale terrazzato e a detta di molti un po troppo vicine,ma non me la sento per il momento di diradare. Gli scorsi anni abbiamo raccolto una discreta quantità di olive di ottima qualità, quest’anno purtroppo tutte le piante sono state infestate dalla mosca è abbiamo deciso di non raccoglierle proprio. L’inesperienza ci ha causato questo danno che spero di non avere in futuro, perchè ho messo già nel calendario del 2014 il 1 di luglio come data in cui iniziare il posizionamento delle trappole. Ti scrivo per chiederti se lasciare le olive sull’albero possa compromettere il raccolto del prossimo anno.
    Inoltre ti chiedo se è comunque consigliabile anche concimare con stallatico o le olive che cadranno ridaranno nutrimento al terreno.
    Dimenticavo il mio uliveto si trova tutto esposto verso sud e si trova a 160 mt di altitudine e 20km dal mare
    ecco il link con la mappa https://www.google.it/maps/preview#!q=Villa+Simonetta+B%26B%2C+Offida%2C+AP&data=!1m4!1m3!1d736!2d13.6853281!3d42.918495!2m1!1e3!4m15!2m14!1m13!1s0x1331f9a64bafc167%3A0xe25f63b55d22722!3m8!1m3!1d676240!2d13.0509109!3d43.3285259!3m2!1i1280!2i699!4f13.1!4m2!3d42.91832!4d13.685628&fid=7
    Quante bottiglie mi consigli di mettere? e in che punti?
    Ciao

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  42. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    @ Patrizia
    Non era il nonno, ma un lontano zio, ma non è importante.
    Per la cocciniglia ci sarebe il sistema di mettere un pezzo di sapone neutro in una bacinella d’acqua per un poco di tempo e poi nebulizzare questa soluzione sulle foglie della pianta da trattare.
    La cosa va ripetuta per qualche giorno e poi se ne vedranno i benefici.

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  43. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Esposizione a sud e a venti km dal mare… il tuo oliveto Antonio ha tutte le caratteristiche per essere preso di mira dal fetido insetto.
    Se hai 140 piante disposte vicine fra loro direi che con una decina di bottiglie sparse con un occhio di riguardo a sud, (da dove arriva la bestiaccia).
    Ti consiglio di mettere le trappole già prima di un paio di settimane per avere più sicurezza ed efficacia e se vuoi fare una prova puoi farla anche in questo momento e ti renderai conto di cosa succede…. fori piccoli nelle bottiglie, mi raccomando, che non c’entrino le api.
    Concima pure con lo stallatico, ma non ora, da gennaio a febbraio in modo che la lenta decomposizione venga sentita dalla pianta appena ricomincia a muoversi.

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  44. Avatar di Luca Luca ha detto:

    Ciao Andrea e ciao a tutti i lettori
    Sono un principiante in olivicultura e quest’anno mi appresto a produrre il mio primo olio. Per la precisione ho appuntamento questa sera col frantoio!!

    Quindi i consigli che leggo qui su questo utilissimo blog li potrò applicare solo il prossimo anno.

    Abito in Romagna ed ho circa un centinaio di ulivi della varietà “Nostrana di Brisighella”.
    Non mi pare, fortunatamente, di aver visto problemi di mosca olearia, anche se di olive mangiucchiate ne ho viste parecchie.
    Non erano però marcescenti attorno ai buchi, che arrivavano spesso al nocciolo, ma erano secche.
    Quindi nella mia immnensa ignoranza di neofita la domanda è : sono forse gli uccelli, secondo te, a fare questi danni o trattasi di altro insetto?
    In giro per i vari forum non ho trovato nulla di simile….

    Si può fare qualcosa (per l’anno prossimo ovviamente)?

    Grazie mille.

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  45. Avatar di Franco Franco ha detto:

    Volevo chiedere un consiglio riguardo un problema che ho riscontrato nel mio frutteto di pere, per quanto riguarda la tua ricetta di aceto e miele posso usarla per combattere la psilla del pero?

    Il mio frutteto è di 8 ettari con un investimento di 15.000 piante.

    Quante bottiglie da un litro e mezzo mi consiglia di appendere contenenti un litro di dose?

    Mi puoi indicare le percentuali della soluzione (aceto + miele)?

    Premesso che la psilla si presenta in primavera con una temperatura di +10°C con la prima generazione di uova e si protrae con 4 o 5 generazioni fino ad agosto inoltrato, il danno della psilla inizia da maggio a luglio con le famose “melate”, in che periodo ritieni opportuno esporre le bottiglie?

    Ti ringrazio in anticipo e ti faccio i complimenti per il tuo blog che lo ritengo molto interessante.

    Grazie.

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  46. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    @ Luca

    rinomato l’olio di Brisighella, ne viene prodotto poco ma la qualità è eccellente, per puro caso un amico di zona me ne ha portato un assaggio giusto ieri.
    I buchi nelle olive possono essere dovuti a beccate di uccelli ma anche a chicchi di grandine…. direi soprattutto questi.
    Comunque il predatore più feroce rimane sempre la maledetta Mosca Olearia.

    @ Franco

    sulla psilla ci vado in punta di piedi perchè non hai tre peri, ma ben 15.000 e quindi darti per certo che questa soluzione funzioni anche per quella bestiaccia me ne guardo dal dirlo.
    In linea di massima dovrebbe andar bene la soluzione aceto-miele e ti consiglio di iniziare a mettere le trappole fin da maggio badando di fare fori sulle bottiglie del diametro che non ci passino api.
    Io fra gli olivi metto una ventina di bottiglie per ettaro…… dieci litri di aceto un chilo di miele

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  47. Avatar di MARCO MARCO ha detto:

    saluti a tutti, solo ora mi sono imbattuto in questo utilissimo blog. Abito in campagna, lotto di mq.5000 con 35 piante ulivi aventi circa 35-40 anni. Da quando ci abito, circa 8 anni, non sono mai riuscito a raccogliere più di 1q.le di olive. La causa è sempre la stessa mosca olearia, e forse per la “mania” di non usare pesticidi non ho mai potuto salvare il frutto che dopo la fioritura era cospicuo. Quest’anno, mi son lasciato convincere da un mio amico usando una schifezza “Decis”, ma il risultato non è cambiato, il raccolto era di appena 30kg. e per giunta, oltre che punte anche con la tignola( a detta di esperti). A proposito di esperti del settore il danno sarebbe stato causato dalla pochezza del pesticida, infatti dovevo usare il Rogor. Ora i consigli che leggo qui su questo blog li potrò mettere alla prova solo il prossimo anno.
    Speriamo bene…….grazie

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  48. Avatar di luca luca ha detto:

    Ciao e complimenti per questo blog che scopro solo ora. Ho 150 olivi nelle Marche a 6 km dal mare, esposti a sud, la mosca è un flagello.
    Quest’anno ho usato bottiglie preparate come da te indicato ma con 4 fori ciascuna e mettendo scarti di pesce come mi era stato suggerito. Una bottiglia ogni 3 o 4 piante e in aggiunta ho fatto anche trattamenti con spinosad (spintor fly).
    Il risultato è stato pari a zero, non c’era un’oliva sana.
    Le bottiglie le ho messe più o meno a luglio, esposte a sudest e all’epoca le olive erano sane.
    Tieni presente che ora le bottiglie sono piene di insetti ma non so bene di che tipo. L’anno prossimo proverò come da tue indicazioni con un solo foro e aceto e miele, ci sono altri cambiamenti che posso apportare? A proposito: le bottiglie posso riutilizzarle per più anni? Grazie mille per l’attenzione e un saluto a tutti gli olivicoltori dilettanti come me

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  49. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    No Luca, non ci sono altre cose da fare.
    Fra la fine di giugno e i primi di luglio metti le bottiglie con questa soluzione appese alle piante badando di chiuderle con il loro tappo e facendo un foro del diametro che vi passi la Mosca ma non api.
    Le bottiglie le leverei poco prima che inizi la raccolta… almeno io faccio così.

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  50. Avatar di MARCO MARCO ha detto:

    Ciao Andrea, non hai niente da commentare in merito alla mia nota del 14 novembre?
    saluti

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