La mosca olearia e un rimedio antico

mosca olearia

E’ molto istruttivo ascoltare le parole ed i discorsi di chi ha i capelli bianchi e riporta gli insegnamenti e le astuzie di chi aveva i capelli bianchi ancora più indietro nel tempo ed aveva imparato sulla propria pelle le molestie delle stagioni che condizionavano la presenza di grano e farina da infornare, uva e vino da bere, olive ed olio per condire.

Le astuzie e i rimedi per ovviare a parassiti, non prevedevano l’uso di insetticidi chimici.

Era importante l’atuzia, l’occhio, la cura massima per poter riempire botti, madie, orci:

Parlando con un lontano parente su olivi ed olio, rievocava i discorsi del padre contadino e dei suoi modi per combattere la presenza della mosca olearia.

In quel tempo, aveva preso le cose come una barzelletta, poi tre anni fa, decise di metterle in pratica ed il risultato fu che le sue olive erano sanissime mentre quelle dei vicini erano completamente piene di mosche.

Basta fare una soluzione di aceto (quello forte, di vino vero) e miele, versarlo in bottiglie di plastica e praticarvi un foro ad una certa altezza e appenderle quà e là fra gli olivi.

Le mosche sono attirate dall’odore del miele, entrano e vengano fulminate dall’aceto.

Ho visto con i miei occhi bottiglie con uno strato di mosche morte alto due dita.

A breve metterò in pratica questa astuzia del vecchio zio contadino, c’è il beneficio di non dover ricorrere a trattamenti, alla sanità delle olive e di chi poi condiscie.

I capelli bianchi difficilmente sbagliavano, ne andava della lora tavola, della loro vita.

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511 Responses to La mosca olearia e un rimedio antico

  1. Avatar di Filippo Filippo ha detto:

    Ciao Andrea, molto interesante, non è che sarebbe possibile vedere in foto alcuni esempi di queste trappole, da vicino ed appese? Scusa per la richiesta banale, ma sono un assoluto neofita con il pallino di far le cose bene… tra l’altro ho degli ulivi lasciati cresere, quindi alti, ora potati ed in ricrescita comunque da tre metrim in su. La richiesta ovviamente vale anche per chi altro ha provato con buon esito questa intelligente soluzione. Grazie!
    Filippo

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  2. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Ciao Filippo, se scorri nella categoria Campino e olio trovi una bella sequenza di immagini, altrimenti è già pronto un post che sarà visibile mercoledi con foto varie delle trappole per la Mosca Olearia, in ogni caso se hai bisogno di delucidazioni, chiedi pure.

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  4. Avatar di roberto roberto ha detto:

    ciao Andrea,
    ho avuto modo di leggere i precedenti post e li ho trovati interessantissimi per uno come me che da qualche anno ho ereditato da mio padre un piccolo appezzamento (3000 mq) con 40 olivi secolari di medio/grossa vigoria.
    Il mio problema sta nel fatto che non è stato usato mai alcun pesticida contro la mosca, e ne mai lo vorrò usare, però ogni anno il mio incubo è quello che il mio terreno che è posto al centro di un territorio, di circa 40 Kmq tutto ad oliveti, ove il trattamento fitosanitario per debellare la mosca è assai diffuso, non vorrei che le stesse si possano dirigere verso le olive non difese poste nel mio terreno.
    Io vorrei attuare questo tipo di startegia, spero che tu mi possa dare anche qualche ulteriore consiglio:
    1) vorrei mettere almeno due bottiglie con aceto e miele su ogni pianta;
    2) per la metà di settembre incrementare di un’altra bottiglia per pianta;
    3) raccogliere le olive nella prima metà di ottobre, sperando che non sia troppo tardi, e che vada bene per le carateristiche di ritardo di invaiatura.

    Detto ciò vorrei sapere se per rendere più efficace ed efficiente le trappole da te proposte posso:
    a) creare un ingresso a forma di nassa o più semplicemente attenermi a forare la bottiglia nei pressi del collo;
    b) porre, sempre sulla bottiglia, un adesivo giallo per attirare le mosche;
    c) porre una bottiglia all’altezza di un metro e mezzo due esposta verso sud;
    d) porre una seconda bottiglia più o meno al centro della chioma ad un metro dalla sommità della pianta ( tenendo presente che le stesse sono mediamente alte 5/6 metri)

    certo di un tuo attento e sincero consiglio per potermi attivare gia tra qualche giorno
    ciao

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  5. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Roberto fermo che la cosa è molto più semplice di quanto appare.
    Innanzi tutto ti bastano 5/6 bottiglie attaccate in giro per l’uliveta.
    Un secchio, sei litri di aceto, 250 grammi di miele, mescoli il tutto e metti in sei bottiglie da 1,5 litri e dopo averle elgate alle piante pratichi un foro all’altezza dell’impugnatura dove possa passarvi una penna da scrivere e sei a posto.
    Se vedi nei primi giorni una fitta presenza di mosche dentro le bottiglie aumenta di un paio di bottiglie, altrimenti devi solo stare attento all’evaporazione, anche se un litro di norma basta per la stagione.
    La bottiglia chiusa con il suo tappo, non necessita di bollini gialli per attirare, lo fa il miele, secca la bestia l’aceto.
    Tutto qui.
    Funziona nelle coste calabresi dove l’infestazione è davvero pesante, non vuoi non funzioni da te?
    Semmai fai vedere ai tuoi vicini come funziona e vedrai che smettono di fare trattamenti e spenderci cifre assurde….
    Comunque, per qualsiasi cosa, qua sono..

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  6. Avatar di roberto roberto ha detto:

    Ciao Andrea,

    innanzitutto ti voglio ringraziare per il tuo meraviglioso consiglio,
    di bottiglie inizialmente ne avevo messe una decina….dopo due giorni le mosche per ogni bottiglia erano un centinaio….ho deciso di integrare con altre dieci bottiglie. in queste ultime la moria di mosche è stata decisamente meno rispetto alle prime dieci.

    Vorrei sapere da te se la mosca dell’olivo è per alcuni versi stanziale,cioè se e di quanto questa si sposta dal suo luogo di nascita;
    se nei prossimi giorni non noto un aumento di moria di nuove mosche posso ritenerle “sconfitte”, quindi continuare col monitoraggio sempre senza abbassare la guardia;
    quali tipi di piante 8 da frutto o ornamentale) limitano il proliferare delle moscHe?
    un ultimo consiglio: devo togliere le mosche morte dalle bottiglie?…ho notato che alcune vanno a fondo.

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  7. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    La mosca cela le uova nel terreno se non mi ricordo male ma se l’inverno è freddo la prendono in quel osto ,altrimenti arrivano con predilezione dal sud quindi le bottiglie con la soluzione devono avere predisposizione sud per dare degna accoglienza alla bestiaccia.
    Le bottiglie hai messo in più detto fra noi servono a poco, te basta che controlli la soluzione che non evapori e nel caso la riaggiungi senza levare niente dal dentro della bottiglia, poi quando sei a raccogliere stacchi le bottiglie, getti le bestiacce morte sul terreno e metti i vuoti negli appositi contenitori.

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  8. Avatar di roberto roberto ha detto:

    Ciao Andrea, volevo aggiornarti sull’efficacia del tuo metodo per sconfiggere la mosca olearia.
    Premesso che la forte siccità che ha caratterizzato quest’estate e terminata il 20/09, non ha permesso il proliferare delle stesse mosche, anche perchè i frutti non si sono ingranditi per tempo.
    Inoltre il mio terreno è caratterizzato dalla presenza di cultivar autoctona, creata dai nostri vecchi e saggi olivicoltori, che posseggono la caratteristica di avere un frutto piccolo ed invaiare tardivamente, cosi gia si possa ottenere un ottima auto-difesa naturale contro l’attacco della mosca,le stesse drupe hanno presentato attachi pari all’1 per mille!!!!
    contrariamente ad altri oliveti presenti in zona che hanno presentato attacchi sino al 12% ( stando ai bollettini fitosanitari della zona)in quelle cultivar non autoctone.
    IN CONCLUSIONE : MI RITENGO SODDISFATTISSIMO,olio eccellente, ANCHE SE COME DICEVO PRECEDENTEMENTE LE CONDIZIONI CLIMATICHE DI QUEST’ANNO NON HANNO PERMESSO ALLA MOSCA DI POTER ESSERE AGGRESSIVA, ANCHE SE COMPLESSIVAMENTE IN OGNI BOTTIGLIA CI SONO CIRCA DUE DITA DI MOSCHE OLEARIE.
    Ritengo che l’anno prossimo rimetterò le esche, con la speranza di poter ottenere gli stessi risultati.

    Grazie grazie grazie

    Roberto

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  9. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Bene Roberto, sono contento sia per te e la bontà del prodotto anche in una stagione poco favolerevole alla bestiaccia di cui, non c’è mai da fidarsi.
    E sono anche contento perchè con questo sistema si riesce a porre un argine economicamente irrisorio per le tasche di chi lo utilizza e sprattutto si evita di spargere nell’ambiente tutta una serie di pesticidi che ci aiutano (se non sparsi) a vivere molto, ma molto meglio.

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  11. Avatar di Omar Omar ha detto:

    Ciao Andrea, ho cercato per molto tempo qualcosa di utile e finalmente ho trovato la tua pagina.
    Contrariamente a cio’ che mi dice molta gente ho deciso di intraprendere la mia prima raccolta di olio e ho deciso di non usare assolutamente nessun tipo di prodotto industriale per farlo, in quanto in nostri bis nonni di certo non li utilizzavano!!
    Mettero subito a punto la tua tecnica e vorrei un consiglio!
    Ho circa 40 piante nel paese di Arnasco in Liguria….vorrei sapere secondo te quando e’ meglio fare la raccolta per ottenere un ottima qualita’ di olio e una resa in quantita’ decente….e anche (considerando che concimo in maniera antica) in che mesi e’ meglio concimare….grazie mille per la tua conoscenza che metti a nostra disposizione!!

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  12. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Omar, la qualità e la resa spesso sono aspetti che cozzano fra loro, diciamo che per avere un buon olio il momento giusto per la raccolta è appena le olive iniziano a maturare, non tenerle giorni e giorni nelle cassette prima di portarle al frantoio e soprattutto mettersi nelle mani di un frantoio di cui ti fidi e lavora bene.
    Le condizioni del buon olio sono queste, poi si può discutere sul filtrarlo o meno, ci sono divese correnti di pensiero.
    Per la lotta alla Mosca Olearia, ancora p presto per preoccuparsi e la tua quantità di olivi si riesce a tenere sotto controllo con pochi litri di aceto e qualche cucchiaiata di miele 🙂

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  13. Avatar di Michele Michele ha detto:

    Ciao Andrea,
    ho trovato il tuo articolo molto interessante e ho letto anche i vari commenti, però ti vorrei chiedere con precisione le dosi… ho letto 6 litri di aceto con 250 grammi di miele: vanno bene? e poi io ho un ettaro di oliveto, quante bottiglie dovrò mettere? una per ogni pianta o di meno vanno anche bene?
    Inoltre vorrei approfittare della tua gentilezza chiedendoti se hai anche provato queste trappole per altri tipi di mosche (mosca della frutta: “ceratitis capitata” e mosca degli agrumi).
    Ti ringrazio in anticipo della tua disponibilità.

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  14. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Michele, è cosa facile ed economica questo rimedio come avrai avuto modo di capire.
    La dose va bene, ma un cucchiaio di miele in più non guasta mai dato che è il miele ad attirare la fetente.
    In un ettaro di oliveto specializzato? Ma dovrebbero bastare una ventina di bottiglie sparse con un occhio di riguardo a posizionarle un poco più fitte in direzione sud dato che è quello il punto di arrivo di questi insettacci.
    In Calabria (zona endemica per la bestiaccia) viene usato anche per proteggere gli agrumi e pare funzioni bene.

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  15. Avatar di liviobo liviobo ha detto:

    ieri ho sistemato 11 trappole (5 lt di aceto 1/2 kg di miele) fra i miei 60 olivi secolari in puglia (ma voglio metterne altre a settembre)…si vedeva già un certo movimento, anche se riguardava spesso mosche comuni… l’anno scorso cmq, seppure l’annata era di per sè favorevole, ho fatto 0,2 di acidità (con trappole a pesce marcio e ammoniaca)…spero che quest’anno vada altrettanto bene…

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  16. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    MI raccomando che i fori nella bottiglia non consentano alle api di passarvi dentro.
    Questo rimedio ha sempre funzionato, tranne una volta da una persona che stava in Liguria se non ricordo male, in Calabria funziona egregiamente e varie realtà hanno smesso la pratica del pesce e dell’ammoniaca passando al miele e all’aceto.
    Tienimi informato su come procedono le trappole.

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  18. Avatar di pippo pippo ha detto:

    DA CIRCA 5 ANNI HO EREDITANO UN ULIVETO SECOLARE DA CIRCA 100 ALBERI.
    FINO ALLO SCORSO ANNO HO TRATTATO CON DIMETOATO CON RISULTATI ECCELLENTI (ACIDITA’ 0,2). PER UN FATTO DI COSCIENZA MORALE, VORREI PASSARE AL BILOGICO (NON MI INTERESSA LA CERTIFICAZIONE MA SOLO IL RISULTATO) ……. DUNQUE MI CHIEDO, IL METODO DELLE TRAPPOLE CHE GARANZIE MI OFFRE?
    PREMETTO CHE IL MIO ULIVETO E’ UBICATO IN PROVINCIA DI SALERNO A 50 METRI SUL MARE……. GRAZIE PER LA GENTILE ATTENZIONE CHE VORRETE MOSTRARMI.
    PIPPO

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  19. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Pippo, quella pratica di cui parlo ti offre la garanzia di risolvere un problema con una spesa di pochi euro e di avere le olive sane senza l’uso di chimica.
    Se decidi di adottare questo sistema muoviti immediatamente, fai la soluzione, mettila nelle bottiglie e appendila alle piante perchè è questo un periodo delicatissimo per la mosca olearia.
    In situazioni estreme come in Calabria e in Maremma, zona endemica per la mosca, così come molte altre che ora non mi sovvengono sparse ovunque per lo stivale, questa soluzione ha funzionato alla grande…… ripeto, non costa niente e i risultati li vedi dal giorno dopo guardando dentro le bottiglie…..

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  20. Avatar di Guglielmo Guglielmo ha detto:

    In caso di pioggia le bottiglie non si riempono di acqua?

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  21. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Guglielmo, le bottiglie di plastica vanno lasciate con il loro tappo avvitato e il foro lungo il bordo della bottiglia deve essere delle dimensioni della punta di una penna bic, quindi impossibile si riempiano di acqua …… poi con il clima secco e ventoso odierno il rischio è pari a zero 🙂

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  22. Avatar di Federico Federico ha detto:

    Bravo finalmente ci liberiamo di quei maledetti pesticidi e l’interesse di chi li produce e salvaguardiamo la nostra ed altrui salute. Ciao e grazie

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  23. Avatar di Guglielmo Guglielmo ha detto:

    Grazie per la risposta. Sto mettendo le bottiglie; poi ti faro’ sapere il risultato.

    Ciao Guglielmo

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  24. Avatar di angelo angelo ha detto:

    Grazie Andrea, ho un piccolo appezzamento con 20 olivi secolari, e non ho mai voluto
    usare pesticidi o altro per proteggere dalle mosche olearie le bellissime olive, ma che purtroppo risultavano essere rovinate al 50% dalle mosche.
    Penso di essere ancora in tempo per applicare il metodo del miele ed aceto da te consigliato, quindi, grazie di nuovo. – Del resto è assimilabile il vecchio detto: si prendono
    più mosche col miele che… – poi, l’aceto che le distrugge.

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  25. Avatar di Michè Michè ha detto:

    Trovo molto interessante questo post e la relativa discussione, ed espongo il mio problema perchè sono in cerca di una soluzione al più presto. ho 4 ha di uliveto specializzato e 2 ha ficodindieto…quindi Dacus oleae e Ceratitis capitata non mancano. Dato che non posso utilizzare Spintorfly sui fichi perchè ho già iniziato la raccolta…pensi che la soluzione della cattura massale a base di aceto e miele sia anche valida per la mosca della frutta? io credo di si… del resto sono entrambi Ditteri Tefritidi. … per 2 ha devo mettere 50 bottiglie? aggiungo solfato di biammonio? o aceto e miele funzionano da buoni attrattivi? grazie

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  26. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Michè, procedi immediatamente a distendere fra gli alberi le bottiglie con la soluzione di aceto e miele, io ne metterei una trentina sparse specie in direzione sud, la parte da dove arrivano gli attacchi e poi starei a vedere se infittirle o meno dopo un giorno o due.
    Vedrai che nelle ore successive alla posa delle trappole come si riempiranno della maledetta bestiaccia.
    Poi fammi sapere come è andata.

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  28. Avatar di Blade112 Blade112 ha detto:

    Salve a tutti, ho provato anche io questo metodo, ho 100 ulivi su un terreno di 16’000mq, ho sparso per l’uliveto 24 bottiglie con mezzolitro ciascuna di aceto e miele e ho fatto un foro largo non piu di una bic sul collo della bottiglia, risultato nessuna mosca catturata a distanza di qualche giorno, ne ho vista solo una attaccata alla bottiglia dalla parte esterna…..consigli??????????????
    grazie

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  29. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Una domanda: le olive sono sane?

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  30. Avatar di Blade112 Blade112 ha detto:

    Alcune sono state toccate, diciamo un 10% credo, le altre per ora sembrano sane….

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  31. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Le trappole in che periodo le hai messe? La soluzione dentro le bottiglie è evaporata?

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  32. Avatar di Blade112 Blade112 ha detto:

    Le trappole le ho messe a settembre e la soluzione è tutta nelle bottiglie…..

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  33. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Ecco trovato l’inghippo Blade.
    Le trappole vanno messe intorno la metà di luglio quando l’oliva inizia a crescere.
    E nelle zone di mare va messa anche prima.
    In questo caso le punture alle olive risalgono ai mesi di luglio e agosto quando l’insettaccio è nel massimo della vigoria…. però con il caldo odierno e il clima umido le trappole pareranno gli attacchi più blandi che nel periodo sopra citato, fino alla raccolta.
    Di dove sei Blade?

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  34. Avatar di Blade112 Blade112 ha detto:

    Si le ho messe molto tardi, ho pensato meglio tardi che mai……l’hanno prossimo le metterò in estate……..il mio oliveto è nel lazio, nella bassa sabina (montelibretti)! grazie

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  35. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Per il prossimo anno appuntati i primi di luglio come momento per appendere le trappole.
    Mi ha appena scritto un coltivatore ligure per ringraziarmi e per dirmi di come sono andate le cose con le trappole……. è felice per non aver speso e per non aver irrorato le piante di insetticidi 🙂

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  36. Avatar di Blade112 Blade112 ha detto:

    Di sicuro l’anno prossimo le metto i primi di luglio!!!!!
    Sono di ritorno ora dalla campagna, e dopo un controllo a campione su alcune trappole ho visto che un po di mosche ci sono, ma non sono molte, speriamo che il motivo è perchè quest’anno c’è poca mosca!!!

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  37. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Di norma le mosche vengono immediatamente attratte dal miele e crepano nell’aceto, può anche darsi che sia un momento in cui ce ne sono poche in giro.
    In ogni caso il prossimo anno inizia a mettere in giro le bottiglie a luglio…..

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  38. Avatar di Blade112 Blade112 ha detto:

    Grazie per la ricetta…….L’anno prossimo luglio!!!!!

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  39. Avatar di tetai tetai ha detto:

    cia a tutti il rimedio, pare essere buono a seconda della quantità di invasione…
    ma mettendo il miele purtroppo vengono catturate anche molte api….
    quindi si può usare una miscela di birra e zucchero che cattura anche vespe e calabroni..
    oppure aceto acqua con una sarda o un’alice..oppure birra al posto dell’aceto…
    oppure aceto acqua o birra e ammoniaca….
    per le quantità e numero di esche per albero bisogna provare e riprovare

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  40. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Tetai, bisogna ridurre il foro nelle bottiglie così entreranno solo maledette mosche olearie e non insetti benemeriti.
    Comunque grazie per questi suggerimenti che mi appunto per il prossimo anno e metterò in atto sicuramente

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  41. Avatar di Paolo Paolo ha detto:

    Ho trovato per caso questo sito, ho letto tutto. Lo ritengo molto interessante ed il prossimo anno metterò anch’io le bottiglie con aceto e miele.
    Grazie

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  42. Avatar di Eugenio Eugenio ha detto:

    Salve Andrea, mi potresti precisare la giusta quantità degli ingredienti. Una volta consigli 8/10 litri di aceto per un chilo di miele per 10 bottiglie e dopo un chilo di miele per 4/5 bittiglie.
    grazie

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  43. Avatar di Eugenio Eugenio ha detto:

    Salve, quali sono le soluzioni esatte, una volta si parla di 8/10 litri di aceto per un chilo di miele e dopo di un chilo di mile per 4/5 litri di aceto.
    Grazie

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  44. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Dipende dalla situazione.
    Nei casi normali, come dopo un inverno rigido secondo i canoni o in zone non di mare, il chilo di miele per i dieci litri di aceto è ottimale, concentrare il miele in zone endemiche e più a rischi infezione significa rendere la trappola più appetibile per le mosche.
    In zone del sud, dove venivano fatti non meno di 4 trattamenti annui per l’insetto, aumentando la quantità di miele permette di salvare le olive.
    Se non ricordo male, in soli due casi, chi ha adottato questa trappola naturale non ha avuto successo….. però, tanto per fare un esempio, sulla costa calabra tirrenica notoriamente preda delle infestazioni della mosca olearia la soluzione aceto/miele ha fatto faville.

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  45. Avatar di francesco francesco ha detto:

    Andrea, ti ringrazio per i consigli, ho un uliveto in Calabria circa 260 piante di olivi secolari, adotterò il tuo rimedio, penso che: abbiamo il dovere di rispettare l’ambiente in quanto non ci appartiene ma lo utilizziamo. Tra l’altro quest’anno ho intenzione di mettere un paio di alveari, sia per il miele che per l’impollinazione! Ti volevo chiedere un paio di consigli per la mosca del ciliegio, del pero e del melo (carpocapsa). Grazie tante

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  46. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Usa lo stesso sistema anche per le varietà da frutto.
    Ulivi secolari……….. c’è da commuoversi solo a pensarci, solo al delicato compito di essere un custode temporaneo di queste meravigliose piante.
    Di che parte della (cara) Calabria sei Francesco?

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  47. Avatar di Sabine Peukert Sabine Peukert ha detto:

    Dal miele sono anche attratte le api…mi sembra meglio il metodo con l’ infuso di pesce consigliato su http://www.frantoionline.t

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  48. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Sabine,nelle bottiglie riempite con la soluzione di miele e aceto basta venga praticato un forellino grande quanto la punta di una penna.
    Le api non possono entrare mentre le mosche si…..

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  49. Avatar di matteo matteo ha detto:

    Se posso vi do un rimedio infallibile che negli ultimi anni ho provato nella mia coltivazione di alberi da frutto.questa soluzione consiste nel metter qualsiasi alimentari più del frutto….provate per credere
    cercata che trovi in

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  50. Avatar di Roberto Roberto ha detto:

    Salve a tutti, ho 8 ettari di uliveti in provincia di Cosenza ad una altezza di circa 500/600 metri, stamattina ho notato un forte attacco di occhio di pavone, esiste un metodo naturale per combatterlo come per la mosca?
    Scusa Andrea ma in una bottiglia con dentro un litro di aceto e miele, quanti fori vanno praticati?
    Grazie a tutti e complimenti

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