Vinsanto

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Su questi ripiani di cannicci si può vedere l’appassimento della Malvasia Bianca, raccolta fra il 25 e il 26 settembre.

Questa operazione richiede tempo e un locale adatto, arieggiato e soprattutto asciutto, per tutelare la sanità delle uve.

Questa uva rimarrà qui in appassimento naturale almeno fino alla prima settimana di dicembre, poi se le caratteristiche e la conservazione lo permettono, si può andare anche oltre per concentrare una maggiore quantità di zuccheri, comunque la prima settimana di dicembre, è già una data da tenere a mente.

A quel punto l’uva viene messa intera in pressa per estrarne un mosto aromatico e dolcissimo, che verrà immediatamente messo in caratelli, di rovere e castagno, non grandissimi, generalmente da 100 litri e ovviamente verranno riempiti per un 70-80% della loro capacità, dato che il caratello verrà chiuso ermeticamente con tappo di sughero e sigillato a cemento o cera lacca.

Dovrà sentire tutti gli sbalzi di temperatura e del tempo, dovrò riposarsi d’inverno e fermentare d’estate, questo per almeno tre anni, al termine dei quali si provvederà a togliere i sigilli e a spillare dai caratelli la parte chiara del liquido.

Il prodotto finito si presenta di un colore giallo oro, mediamente dolce, aromatico di frutta secca e di fichi, ottimo nel dopo pranzo per accompagnare dolci o meglio ancora da solo, ma bevuto in buona compagnia.

La Malvasia quest’anno era favolosa e sanissima, lo si può vedere anche dalla foto, ci aspettiamo di avere un prodotto finito dai valori assoluti, noi umani che le bazzichiamo intorno, faremo il possibile per non compiere cavolate e non compromettere il lavoro della vigna.

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