
E’ presente nella lista dei Beni demoetnoantropologici del Catalogo Generenale dei Beni Culturali.
La ruota, di legno, è costituita dal mozzo centrale e dai raggi, detti razze, che vi si incastrano e che all’estremità opposta si incastrano nel cerchio o corona. Tale corona generalmente è costituita da più settori, detti gavelli: questa è invece un pezzo unico di legno curvato. Un cerchione di ferro, calzato a caldo, serra le varie parti e dà solidità all’insieme.
La realizzazione di tale tipo di tuota consiste innanzitutto nel disegnarla a grandezza naturale nelle dimensioni desiderate. Si costruiscono quindi in legno i vari pezzi e si fanno gli incastri con uno scalpello adatto, detto badano. Il fabbro completa con cerchioni di ferro internamente ed esternamente il mozzo e calza a caldo il cerchione sulla corona con uno strumento apposito, detto cagna, fissandolo con bulloni di ferro a testa tronco conica.Il mozzo non è mai situato in asse verticale rispetto al cerchione, ma leggermente arretrato: si ottiene così una maggiore resistenza al carico ed il peso viene scaricato dal cerchione maggiormente sul bordo esterno della ruota a veicolo vuoto. Ruote di legno si usano ormai solo per carri e carretti a trazione animale, carrozze a cavalli e carriole a mano.