Le opere di Cesare Olmastroni al Museo Chianti Origo

Cesare Olmastroni nacqua a Fonterutoli (Castellina) nel maggio del 1943 quando la guerra si faceva più difficile e cattiva.

Perse la mamma da adolescente e fu avviato alla carriera artistica da uno zio scultore e decoratore che aveva molti contatti e commissioni fra le ville e le fattorie.
Durante il sevizio militare scampò a uun grave incidente che gli causò una lunghissima convalescenza, dopo la quale tornò a lavorare come decoratore e restauratore, tanto che si verificò la committenza più importante – dal punto di vista personale – quale le decorazioni all’interno del Castello di Meleto che gli portarono fama, ma soprattutto l’amore della vita sotto il nome di Fernanda.

Intorno ai trent’anni principiò a lavorare per il Comune di Siena (una collaborazione cardiologica e ininterrotta) dove lavorò e supervisionò ogni restauro nel Palazzo Pubblico, al Teatro dei Rinnovati, alla Accademia dei Rozzi, nell’essere il padre protettivo di ogni autore del Palio, fino a realizzarne lui stesso due (magnifici).
Il suo estro si è esteso ovunque nel mondo e ben oltre Siena in tanti lavori e opere.

La sua vocazione e capacità produttiva, lo rende uno degli autori contemporanei più importanti.
La sua sobrietà umile e garbata, lo rende figlio del tempo di guerra e modello da perseguire negli eccessi di luce fatua dei tempi moderni.
La mostra al Museo Chianti Origo è stata possibile grazie alla concessione di familiari e privati a cui il grande artista ha fatto dono per occasioni importanti.

Questa voce è stata pubblicata in Arte e curtura, Chianti Storico, Federica, Fotografie 2025, persone e contrassegnata con , , , , , , , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento