
Quando suona la campana, si avverte tanta commozione nel risentire quel suono ricorrente e amico che si è fatto nel tempo più sporadico rispetto a quando scandiva le ore del pranzo e del termine della giornata lavorativa per i campi.
Ma da quando in zona c’è Padre Damiano, le campane suonano più spesso e il Popolo di Vertine si raduna presso la sua Chiesa (rifatta con amore dai vertinesi dopo un cannoneggiamento tedesco) e al contempo giungono molte persone dal basso che si uniscono nella celebrazione del sabato.
Le giornate perdono luce e si fanno più fresche e quando il paese è a cena c’è un cinghiale quintalotto che si concede un giro nelle bellezze entro le mura, ma che dietro di se non lascia in giro bottiglie, carte o involucri della pizza.
Compie la sua giratina rilassante e subito dopo torna nel fitto bosco passando dalla vecchia Fonte.
Solo che anche lui – subendo il fascino del richiamo delle campane – si presenta in Piazza della Chiesa quando il sacerdote sta guarnendo l’altare e i fedelissimi giungono in piazza.
Non si sa chi era più impaurito se loro o se lui – per motivi diversi – fatto sta che passando davanti a casa di Pasqualino ha salutato l’amico cane Teo e si è dileguato dalla porta opposta a quella d’ingresso.