Il prosciutto di Giocondo sul Pratomagno

Arrampicarsi fino a 1500 metri e trovare un prosciutto non degno sarebbe una delusione cocentissima anche se mitigata da un soffio fresco che smuove un’aria raffinata che si insunua tra le foglie di castagni e faggi, sotto le cui radici si filtra e si depura un’eccellente acqua leggera e ghiacciata, ottima per la sete da camminata e poi per essere rimpianta.
Invece l’escursione è premiata con un prosciutto dal sapore antico, chiaro, con il giusto grasso e salato il giusto, tagliato con la poesia di una affettatrice Berkel con il volantino e messo a pizzicotto sul pane fresco (anche questo da urlo).
“Da Giocondo”, un rifugio creato dal niente nel 1973 dal casentinese – di Quota – Giocondo Ciabatti, scomparso nel 2023 e celebrato (dalla famiglia che ne continua l’opera) con una grande cura dei sapori.

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