


















Una magnifica spianata di girasoli, che in tempi moderni girano intorno a pachidermici capannoni da ballo e da abbronzatura, piloni di strade mai finite, mausolei per trattori, fino al binario unico che con romantica – ottocentesca – rilassatezza, conduce un trenino da Siena a Chiusi e viceversa.
Ma quello che scatena un’osservanza cardiologica silente dalla fragranza dello stabilimento organico di Pian delle Cortine, son quel mare di bastoncini gialli cullati dai pulman senza fermata che sfrecciano nel drittone e qui si mette in moto il jukebox con le cento lire e s’alza lo struggente tema degli aranci che olezzano della Cavalleria Rusticana.