

















Il buon profumo del pane, dei dolci della pizza, le teglie di schiacciata da riempire e le poche ore che il letto occupa nella vita di chi la mattina presto ha già pronti i panini o i cornetti per le colazioni.
“Il pane e le rose” come inseguimento di pratico e utopia, l’utile e il dilettevole che insieme dovevano corredare la vita di ognuno. Aktri tempi.
Però basta affacciarsi appena dalla porta sul retro del forno per vedere i meravigliosi risultati di una passione che ha Antonietta: le zinnie.
A fine stagione recide i fiori secchi più belli (dentro ci sono i semi) e in ampi sacchi li conserva fino a primavere inoltrata e successivamente (così come sono) li interra nei vasi per la semina.
Le vicissitudini fresche e piovose di aprile-maggio hanno rallentato la crescita delle piantine e la conseguente fioritura, ma in questo momento Antonietta va orgogliosa della rigosliosità e della gioia colorata che questi fiori vivaci donoano a chiunque pasa dal forno.