La cantina di Monte Oliveto Maggiore

La cantina dell’Ordine monastico fondato dal patrizio senese San Bernardo Tolomei ha delle belle botti di castagno sotto le volte, ma sono vuote, ritenute sorpassate nel legno tannico e nella misura al cospetto dei barattolini francesi.
Mantiene però la penombra devozionale dei luoghi sacri come dove si conserva e affina il vino, dove eccesso di luce, parole inutili, unguenti e profumazioni appuntite, rientrano nella serie dei peccati curabili con una bigoncia di orazioni con le finestre aperte.
Scivolano dalle pareti legate a catenelle, tutta una serie di anni circoscritti alle vendemmie con il resoconto della bontà dell’annata in quantità e qualità.
Gli scaffali della vendita diretta sono fornitissimi, non brilla, ma interessante il sangiovese di creta e il “foglia di prezzemolo” del cabernet.
Interessante e singolare il rosato che si preenta di un bel colore aranciato e anche il sapore ricorda molto da vicino il vivace agrume.

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