
Il progetto va avanti come da programma, nel mese di Maggio furono realizzate indagini preliminari come la mappatura ad alta definizione di una zona vasta e ricognizioni di superficie condotte da una equipe di professionisti composta da archeologi italiani e francesi.
Ora si tratta di passare alla fase 2 che è quella del rilevamento magnetico di una zona circoscritta al Piano Tondo e che sommariamente disegnata, trovate nell’allegato fotografico.
Proprio il 2 Agosto si è svolto un incontro nel Municipio di Castelnuovo, presente il Prof. Stefano Campana di UNISI ( Dipartimento di Storia e Beni Culturali-Archeologia del Paesaggio) Direttore del LAB Archeologia e Telerilevamento, presente il Sindaco e tecnici interni per definire tutte le proposte di Convenzione che riguardano questi Enti e le Università francesi e comunque procedere come da programma.
In sostanza nella seconda metà del mese di Settembre ( previo consenso dei proprietari dei terreni-in genere molto cordiali e disponibili) inizieranno le prospezioni magnetiche e l’Amministrazione Locale farà in modo di predisporre il terreno ( taglio e rimozione di erbacce e macchie varie) affinchè l’attrezzatura tecnica possa rilevare al meglio le reazioni magnetiche del sottosuolo.
Lo studio delle rilevazioni, potrebbe già dare indicazioni utili se non importanti.
Con l’Inverno, presumibilmente a Febbraio 2025 (con assenza di fogliame) entrerà in funzione il Lidar e forse il Georadar, ovviamente per indagare ulteriormente eventuali risultati positivi letti dalla prospezione magnetica o individuare siti non raggiunti con la prima metodologia.
Come è facile comprendere tutto questo lavoro è funzionale alla individuazione più precisa possibile di eventuali aree di scavo che dovranno essere oggetto di ulteriore richiesta alla Soprintendenza e al Ministero.
Insomma si va avanti, non appaia lento l’incedere, in realtà questi passaggi sono indispensabili anche nella loro cadenza temporale, l’importante è che si possa individuare quello che stiamo cercando, segni ancora più tangibili della presenza etrusca in quel podio solo in parte indagato e nelle sue pendici.
I terrazzamenti verso est esistono, come indicato più volte da Elisabetta Mangani e Marco Valenti, li abbiamo ben visti a fine Inverno, insieme a Campana, il Sindaco e M.S. Picchi, che siano opera di epoca etrusca è tutto da scoprire e proprio con questo lavoro, verrà svelato. Fonte: Le nostre orme Castelberardengo.