Carezza di sole

Ultimi rimasugli di tempera prima del sipario color tenebra dell’inverno.
Entro le mura, c’era una volta identificare le stagioni con gli odori: la primavera con un gran profumo di bucato e panni stesi, di mandorlo in fiore e vari frutti a seguire.
L’estate con l’odore di stalla che si faceva un pochino sentire, l’autunno con la fragranza dell’uva pigiata con i piedi a fermentare nei tini (che disloacati in punti diversi del paese, rendeva le mura come pareti di un grande colmatore di vetro) l’inverno per il fumo di legna nelle stufe o nei camini e verso sera l’odore acre cambiava gaudente in rigatino appoggiato sulla brace.

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