I mille baci dati…grazie a Lucio Battisti

lucio battisti (1)

Il 5 marzo, Lucio Battisti avrebbe compiuto 80 anni, essendo nato il giorno dopo e nello stesso anno di un altro piccolo genio quale era Lucio Dalla.
Di questa ricorrenza non se ne è poi sentito molto, eppure quelle canzoni attraversano generazioni e storie di persone che hanno più valenza della sciatteria delle stanze che contano, della cronaca nera cucinata in mille modi, dei rimbalzi del pallone, delle stelle del futile.
Ad un certo punto delle loro vite Lucio Battisti e il paroliere Mogol partirono per un viaggio a cavallo attraverso l’Italia (era il 1970).
In quel viaggio lento, attraverso boschi, torrenti, luoghi in disparte, vennero fuori tutte quelle ispirazioni che donarono alla musica e alle persone, tutta una serie di canzoni che milioni di persone si portano strette nel cuore o nell’anima.
Poco dopo il viaggio, uscì l’album “Emozioni” – che raccoglie alcune canzoni già uscite su disco singolo – e da lì si comincia a capire dove il sole va a dormire.
Come un viaggio lento, fra i paesi e le campagne meno comproesse di adesso porti a veder meglio dentro se stessi e ad esprimere il meglio.
La fine del viaggio fu a Roma: non c’era una folla di fotografi, telecamere, giornalai ad aspettarli.
C’erano il cartello Roma, i cavalli, una bottiglia di spumante a festeggiare un viaggio introspettivo lontano dai clamori di quello che all’epoca era solo un barlume del mondo di apparenza di oggi.

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