Da Vertine al mare con la Cinquecento gialla

cinquecento gialla

Erano i favolosi anni ’60 e le campagne avevano già iniziato a subire un esodo biblico dai campi che per secoli erano stati coltivati dalle discendenze delle solite braccia, che con la modernità vedevano un futuro migliore nelle prime fabbriche delle valli o intorno alle città.
Un po’ di progresso arrivò anche a Vertine con il telefono pubblico a scatti, la pasta Ponte, la birra Wuhrer, i caci della Locatelli e Invernizzi, la televisione del circolo che riversava i cambiamenti i vari programmi di intrattenimento e i seguitissimi notiziari.
E’ di quell’epoca la voglia di mare, con il paese che per qualche giorno si riversava sulla costa toscana della Maremma con quei pochi mezzi che c’erano, come una Cinquecento gialla, che caricata di gni cosa e persone (con tanta prima e seconda) per le statali dell’epoca, portava al mare la gente di Vertine.
Ci sono diverse foto in bianco e nero della spensieratezza di quegli anni, di giovani che non ci sono più, di ragazzi che ora sono già nonni.

Le ragazze e le donne alloggiate in qualche pensioncina economica, gli uomini a dormire in spiaggia o nella Cinquecento, scomodità certa, ma non c’è foto in cui le persone non sono intinte nell’essere felici di quel poco, ruzzando fra sabbia e acqua e grandi cocomerate.

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