
In una piccola comunità coesa, il vedersi ogni giorno è un piacere più che un’abitudine come da altre parti.
Garibaldi che guida il suo padrone Claudio in mezzo alle vigne, per viottoli o strade un pochino più importanti nei dintorni di Vertine è qualcosa che da anni fa parte del piacere e del paesaggio.
Quel cane che nella sua vita giovanile ne aveva patite tante, a Vertine ha sempre trovato il suo luogo d’elezione e pace e come per magia è stato di grandissimo aiuto per il suo padrone nel coltivare quella passione verso la storia e l’archeologia, come per ripagarlo di tutto l’affetto e dedizione.
Le monete di ogni epoca che ha trovato per i viottoli, quelle incisioni sulle pietre che sono da anni oggetto di studi e di ipotesi.
Garibaldi era un vertinese, un cane che qui trovava la sua pace interiore e dove aveva deposto il cuore. Di certo, da qui in avanti, mancherà a tutti.