La prima rondine, coccinella e vite che piange

La prima rondine sembra che balli un valzer per aria, ma è solo un modo irriverente per prendere bene la mira e sganciare sulla tesa del cappello, ciò che si fa fatica a credere possa contenere tutto insieme nel suo piccolo corpo.
Dispettosa, creativa nello sberleffo e nel manifestarsi. Poco dopo, nella quiete sotto l’ombra di un ulivo maestoso per un panino, giunge l’alter ego coccinella sulla camicia e si ferma, osserva, punta sguardo negli occhi, percorre la manica della camicia come una carezza e torna in cielo.
Più avanti, guardando i capi piegati di una vigna a guyot (capo e razzolo) ce n’è una di sangiovese (di vite vecchia che la sa lunga) che inizia a lacrimare, forse conscia del dono prezioso di donna mai perduto.

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