
Salendo da destra e mancina, ovvero dal profumo di vinaccia in macerazione che sale dal Chianti, oppure dalle gocciole lacrimose di nebbia che salgono da Cavriglia, appena spiana e poi riscende e viceversa, c’è “la torre del casellante di Cancelli”, che invece di chiedere un Fiorino a chi passa, è lì immobile da oltre Mille anni (1085) e spiega a chi passa che da qui in avanti c’è un mondo diverso da quell’altri.