Garibaldi è quel portento di cane che viene ogni giorno a passeggiare nella quiete gioiosa di Vertine.
Trascina il suo padrone Claudio in luoghi diversi a seconda dell’umore o di qualche cagnetta di cui avverte il sentore, per campi discese, stradelli.
In queste sane escursioni del mattino, capita sovente che Garibaldi all’improvviso si fermi, si impunti, smuova un po’ di terra con la zampa e ne esca fuori un piccolo ritrovamento.
L’ultimo è una moneta del 1862, con il faccione di Vittorio Emanuele II, fresco re d’Italia.