L’utopia è là, all’orizzonte, e per quanto si cammini, non si riuscirà mai a raggiungerla. Utopia e sogni servono a camminare – rubando emozioni e parole al grande scrittore uruguaiano Edoardo Galeano – a desiderare l’avvento ventricolare della sensibilità a spese del suono delle catene.
In mezzo alla costiera gialla di colza di Pacina pare di sentire il rumore del mare, si avverte il desiderio di tornare a sognare più forte, incentivato, come sempre, dal canto di una sirena con le pinne e con le ali, dal volto di rondine, fra lacrime di pioggia.