Davanti San Vito, la sulla senza Carducci

Andando a San Vito, senza i cipressini di quel trombone antanista del Carducci, ma con dei filari di sangiovese e alicante alternati da una cascata fucsia di sulla.
Ed è bello perdersi in questo mare oscillante con un cielo plumbeo che ne intensifica la forza espressiva del colore, con un orizzonte di rare case, vigne, boschi, inizio di crete e colline in fondo al quale luccica il bianco del duomo e la torre di Siena.
Rari papaveri mescolati come speranze, una chiesa avvolta da spine e abbandono.

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