Pareva un’astronave atterrata per sbaglio a ridosso del marmo che separa il duomo dal museo dell’Opera e invece era un bussolotto metallico con quattro oblò dietro ai quali stavano altrettante persone addette al servizio di biglietteria.
Essendoci un grande banco di accoglienza all’interno del vicino polo museale del Santa Maria della Scala e poggiando le basi sul suolo pubblico di piazza Jacopo della Quercia, mal si comprendeva la necessità di questa bigoncia di lamiera e come potesse essere per ore un ambiente di lavoro, quando il regolamento comunale, parlando di spazio per i dog è di più vaste vedute.
L’astronave da qualche giorno è stata rimossa e la zona del duomo è parecchio più bella.









Era ora levassero quell’orrore attaccato al duomo…
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Era da cinque anni che doveva essere tolto….neanche fosse stato un capanno di caccia nascosto in un bosco, invece che appoggiato alle mura di marno del duomo.
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