Matteo Renzi: al Salone del Gusto di Torino con Zaccaria Problemi della Porta dei Bischeri, Marco Pannella, Annamaria Tossani e Ingrid Siostrom, bellezze che oscurano il sole

Dianzi mi telefona quel raggio di girasole di Lorenza Fumelli per sapere se avevo voglia di coprì l’evento di salone di gusto di Torino con degli articoli per Agrodorce dato che aveva trovato la mi socera a comprare i baccalà, che a me con le patate come lo coce lei mi garba più di ogni attra cosa al mondo. S’erano messe a chiacchierare e la mi socera s’era lasciata scappare un segreto di stato che sarebbe stato che andavo a Torino in incognito.
Un lo posso fare anche se mi garberebbe mangiare e poi scrivere per Agrodorce che ne penso di che ingoio. Ma ho poco tempo.
Poi in quei giorni c’era i salone di gusto, ma c’era anche la Leopolda 5, fabbrica delle idee e dei rinfreschini di mezza mattina.
Alla Leopolda c’era anche Davide Bonucci dell’Enoclub di Siena con i bicchiere ai collo che credeva ci fosse l’anteprima di Chianti Classico e invece ci s’era noi a intavolare ribollite e cure per tutto i mondo,  Rignano e Pontassieve comprese.

I Bonucci s’è raccomandato con la mi socera che portassi un pochino a giro Zaccaria Problemi della Porta dei Bischeri. Il Bonucci dice sia un bravo ragazzo anche se di vino ne capisce poco e riesce a dar fuoco alle vigne con i trinciaerba o si fa mangiare i cipressi dalle mucche.
Zaccaria lo lascio al guardaroba che tanto un se ne accorge nessuno e vo a giro co Marco Pannella (che non aveva tanta voglia di digiunare) e due splendidissime donne.
Un’amica di commissario Montalbano che un capisco come faccia a perdè tempo con quella stitica della Livia invece di coccolassi questa stanga svedese che si chiama Ingrid Siostrom e l’Annamaria Tossani, quella che ha scoperto i Fabio Picchi da piccino, quando tirava i breccino con la fionda agli stradini si nascondevano sotto i ponti, che dugento per una lunghezza di mezzo chilometro di strada s’annoiavano un pochinino, vedendo in lui la sagoma di un grande cuoco e palpeggiatore di parole.

S’è girato in lungo e in largo con io che m’ero messo un par di raiban a specchio in modo che un mi riconoscesse nessuno, e infatti così è stato.
Erano tutti a chiedere autografi a Pannella e a domandagli se si tinge e capelli di bianco per apparire più vecchio. Pannella ha dugentoquarantasette anni. Tutte le volte che fa lo sciopero della fame si spenge i contachilometri di tempo e non diventa vecchio.
Ingrid in tanti l’arebbero succiata come un diacciolo Sammontana, ma siccome ancora un c’ha la dop della comunità europea, un pole pigliare frescate e assaggia solo quello che è giallo e non ha calorie. La maionese, lo zafferano, i limoncello, i sugo di giallarelle e le ginestre condite con il succo di cedro.
La Tossani conosce tutto e tutti, Giovanni Fabbri che fa una pasta magistrale e poi m’ha fatto assaggiare un coctel di scampi che con la cannuccia ho fatto grande fatica a tirarlo, ma era d’una bontà sopraffina, che bisogna gnene dica alla mi socera per rifallo domenica che c’ho i principino Harry a desina che deve comprare un paio di mensole  nuove per sostituirne due scortecciate negli angoli da Marino fa Mercato che ci si compra tanto bene.
C’era ni buglione di gente a assaggià bontà uno che m’ha detto Pannella essere Carlo Petrini, che mi pareva di avello digià rivisto alle panchine degli opinionisti di sotto Vertine.
Dev’esse un collezionista perchè metteva da parte tutti i chicchi di pepe che cascavano dal salame per rimacinarli con calma contro la globalizzazione.

Doveva venì anche la mi moglie ma ha da fini la svinatura da Zonin al Pian d’Arbola e un pole lasciare. Poi ci sta che la tengano anche a fare le confezioni di legno, quelle che quando so finite le bottiglie ci si mette e balocchi de ragazzi. Bisogna gli dica di portanne un paio che mi c’entrano tutte le figurine dei giocatori della Fiorentina. Antognoni unico dieci.

Pannella dopo tre giorni a digrumare tutto quello che trovava, ha dichiarato che inizierà domani uno sciopero contro la fame ni mondo.
Poi la Tossani e Ingrid un l’ho riviste, devono avè portato Zaccaria Problemi alle giostre lì fori con una matassa di zucchero filato, che poro ragazzo un sapeva che fare, quassù un ci sono  terreni da marginalizzare e trinciaerba da infiammare.
Sempre forza viola.

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0 Responses to Matteo Renzi: al Salone del Gusto di Torino con Zaccaria Problemi della Porta dei Bischeri, Marco Pannella, Annamaria Tossani e Ingrid Siostrom, bellezze che oscurano il sole

  1. Avatar di Lallo Lallo ha detto:

    Mi sa che il Bonucci non se lo ricorda il trattamento riservato dalla Porta dei Bischeri a Giulio Gambelli!!!!

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  2. Avatar di silvana silvana ha detto:

    Ma il Renzi che indossava? Il solito Scervino in abbonamento? Faccelo sapere a noi appassionate modaiole. Il ragazzo si è un po’ inquartato e vogliamo sapere se porta la guepiere.

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  3. Avatar di Carla Carla ha detto:

    Da settimane seguo questa stuzzicante rubrichina sul nostro condottiero e deduco che il nostro ha una vera e proprio passione sull’agro – alimentare… anzi più sull’alimentare 🙂

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  4. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Il nostro condottiero ha un bel giro buzza diametro di idee nuove, ma non sono così intimo e vicino per sapere se usa o no il reggicalze o la marca dei vestiti che a me a dirla tutta parevano della Lebole di Arezzo.
    Però ha delle bellissime scarpe a punta lucenti in cui ci si specchia dentro e tanta luminosotà ha fatto venire una cataratta alla Merkel e a una giornalista di moda lo intervistava su che cera usa per salvaguardare i moscassini che usa nei party da sera.

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