Da non confondere con la gustosa pasta al forno romagnola con prosciutto e funghi o la cineseria offerta ai clienti nei ristoranti omonimi.
Quando hanno fame i rondinotti strillano come Pavarotti, e la sera, quando tramonta il sole, la cara mamma rondine non rimpiega le ali dal dolore; ha gli arti stanchi per la giornata passata in volo alla ricerca della pappa reale fatta di insetti e bachini per alimentare i suoi rondinini.
Il mistero di questi piccoli pennuti è come possano affrontare un viaggio che li porterà a oltrepassare prima il mare, poi il deserto del Sahara per svernare e tornare qualche mese dopo in senso opposto arrivando al primo bagliore di primavera nel medesimo nido di partenza.
La rondine che vola nel silenzio torna sempre nel suo nido di lana, sciarpe e carezze, anche se deve compiere percorsi laboriosi e difficili.
Quando arriva si annuncia cinguettando canzoni di uno strano gruppo svedese che mette allegria e divertenti canzoni messicane da inzuppare nel latte.
Una cara mamma rondine.









Una rondine che si prepara il nido con l’uncinetto e che svolazza nei cuori di chi le vuole bene!
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pura poesia…propria del Pagliantini 🙂
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pura poesia…propria del Pagliantini 🙂
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Un nido con le tendine alle finestre, il profumo di elicrisio e lavanda, una sedia a dondolo sulla quale ricevere coccole.
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