Falso Brunello e Chianti, sequestrate 30.000 bottiglie

Siamo alle solite, e come da prassi non vengono divulgati i nomi di questa lordura ai danni del consumatore e non ci sarebbe da meravigliarsi se rispuntassero alle cronache i soliti signori della truffa che mai hanno smesso di aggeggiare con il vino nonostante siano tante le volte in cui sono stati beccati.
In questo caso la truffa pare sopraffina e ancora più infida del solito. Ovvero non si acquista un carico finto fatto solo di carta da qualche azienda compiacente e lo si riempie di vino più o meno buono, (ma soprattutto a basso prezzo) e lo si spaccia per qualche denominazione di pregio.
No, stavolta sono i marchi dei consorzi applicati alle bottiglie ad essere falsi, ovvero quel sigillo di garanzia dell’origine, della salubrità e qualità del prodotto dopo che passa attraverso un laboratorio di analisi e da una commissione di degustazione.
Altra figura di merda in Italia e all’estero con questi farabutti delle falsificazioni.

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0 Responses to Falso Brunello e Chianti, sequestrate 30.000 bottiglie

  1. Avatar di silvana biasutti silvana biasutti ha detto:

    comunque i consorzi possono (devono, se tutelano) fare un’azione di responsabilità e chiedere i danni, per la gravissima lesione della reputazione dei prodotti tutelati.

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