Annata del secolo per quanto riguarda le difficoltà della vigna e della vita che spesso si uniscono fra loro negli alti e bassi dell’andare e proprio perchè difficoltosa, rimarrà negli annali come una stagione cruda ma amata.
Pioggie e freddo fino alla metà di giugno, scarsa allegagione dell’uva, peronospera a palate, caldo torrido di li a breve, oidio a navi container, ritardo nella maturazione e quindi ritardo nella raccolta per qualche linea di grado in più, pioggia, nebbioni del mattino e muffa, poi siccome le difficoltà potevano sembrar poche, non manca il pasto di caprioli e cinghiali che in pochi giorni sono capaci di spolverare quintali di uva.

Non sarà un vino dei più eccelsi, ma rimarranno la giovialità della raccolta, le corse sotto l’ombrello e le preghiere al signore, una bella tavolata di pastasciutta al sugo, pecorino, fette di prosciutto, voglia di guardare avanti e conservare teneramente il ricordo di chi ha visto cinguettando dalle nuvole questa vendemmia in ripida salita.