Si sta parlando di un’autentica prelibatezza che i partecipanti alle salsicciata nell’Oliveta di Vertine hanno potuto assaggiare più volte.
Il fagiolo coco nano, o volgarmente detto cocchino che si coltiva alle pendici del Prato Magno, nei comuni valdarnesi di Terranuova Bracciolini, Pian di Scò, Castelfranco di Sopra, Loro Ciuffenna e Reggello.
Una buccia delicata ed un interno compatto e farinoso che regge benissimo alla cottura e non scuoce la cui delicatezza e sapore non è secondaria al fagiolo zolfino, con la notevole differenza che costa molto meno.
Ottimo lesso, strepitoso con la ribollita. Una produzione annua che si aggira intorno ai 50 quintali di una pianta che ben si adatta anche ad altitudini consistenti arrivando perfettamente a maturazione.
Con un filo d’olio buona sopra il fagiolo cocchino è meglio di una fiorentina o di una messa cantata in latino.
Ma Pratomagno non si scrive tutto attaccato????
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Giustissimo Laura, e non lo correggo perchè voglio si veda che sono un ciuchino… del Pratomagno 🙂
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