Una rondine di San Lorenzo

Bruciavano i pagliai nei giorni in cui il dolce sapore della libertà si riaffacciava dopo venti lunghi anni bui e le stelle cadenti erano l’aureola del tributo di sacrifici e sogni versati.
La rondine è libera incondizionatamente di non avere padroni. Libera nell’azzurro del mare e del cielo di posarsi sul destino delle persone come sui fili del telefono per controllare la maturazione dell’uva da vino e i passi di chi se ne prende cura.

Questa voce è stata pubblicata in campino e olio, Federica, Fotografie 2013 e contrassegnata con , , , , , , . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento