Se siete arrivati su questa pagina e se avete l’esigenza di trovare il modo per sanare un abuso edilizio in modo legale e assolutamente gratuito, questo è il blog che fa per voi.
E’ inaccettabile che le esigenze speculative di una famiglia o di un gruppo industriale debbano sempre scontrarsi con vincoli paesaggistici e soprintendenze uggiose che non servono a niente e allungano i tempi burocratici di cementificazione del paesaggio.
C’è un sistema per aggirare questi controlli. C’è un sistema per poter accatastare fienili che sono attività ricettive, stalle che sono diventate villette, rimesse per trattori diventate a tre piani, pietose case coloniche che una volta valorizzate sono diventate ville e residenze di pregio con piscina olimpionica fornite di maggiordomo con orso bruno al guinzaglio.
Per sanare tutto questo c’è uno staff di persone a cui affidarsi. Professionisti del settore a cui dovrete confidare serenamente ogni abuso presente e futuro.
Questo il link. Potete fidarvi.

Un bell’articolo di servizio per quanti hanno preso il Chianti (e la Toscana) come sfogatoio dei loro sogni speculativi.
Regole, paesaggio, sovrintendenze sono solo ostacoli inutili 🙂
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Lo sono davvero ostacolo inutile all’economia e al progresso del territorio.
Gioverebbero all’economia del luogo un casino e un autlet oltre al raddoppio di ville, villette e piscine e questi miopi della forestale e della sovrintendenza pretendono di far osservare l’articolo 9 della Costituzione……….. ma roba da pazzi!!!!
Scherzi a parte, da sempre si guarda la pagliuzza e non il pagliaio e lo sconcio visivo di certe situazioni è un oltraggio alla vista anche se di lieve entità, mentre altre più a cemento sono un oltraggio alla legalità.
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nel 1979 hanno acuistato un appartamento di cucina , due camere e latrina di un metro x un metro accessibile dalla cucina.
lo stesso anno 1979 hanno ampliato la latrina esistente di 1 metro quadro , aumentandola di circa la stessa superficie con nuova volumetria di 2,70 metri cubi, e costruito un terrazzino di un metro per 3,50 perchè il proprietario lo aveva scritto nel contratto che potevano farlo, chi vende è in quel momento, assieme ad altri 3 fratelli, proprietario anche dei due piani sottostanti, l’apliamento del bagno ed il terrazzino non sono mai stati sanati o condonati in nessun modo, purtroppo!
come si può sanare oggi? se mi fanno demolire l’ampliamento del bagno ed il terrazzo scoperchio il bagno del piano sottostante di proprietà altrui, inoltre mia mamma rimane con un bagnetto di un metro per un metro.
Potrebbero obbligarmi ad ampliare il bagno in cucina? quanto deve essere la superficie minima della cucina? si può fare il bagno che si apre direttamente sulla cucina?
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