Il babbo natale di Greve non in Chianti

La piccola Chiara di Bareggio (piccolo centro in provincia di in Milano) scrive la classica raccomandata con ricevuta di ritorno a babbo natale e la affida a cinque palloncini che il vento provvederà a portarle a destinazione.
Dopo quasi trecento chilometri di viaggio i cinque palloncini sgonfi vengono trovati nel mezzo di una vigna da un grevigiano uscito a fare due passi insieme al cane.

“Ciao Babbo Natale anche quest’anno penso di essere stata brava. Mi piacerebbe ricevere qualche dono, ma non preoccuparti se non li trovi tutti perché sono già una bambina fortunata.  Mi piacerebbe un peluche, un miniaspirapolvere, pupazzi, un labirinto elettronico ”

Il signore dei palloncini risponde alla bambina dicendole che sicuramente uno dei regali richiesti sarebbe arrivato.

La bambina può considerarsi fortunata: se la lettera fosse cascata pochi chilometri più avanti, venendo in direzione del Chianti, (ma senza arrivarci) le poteva piovere fra capo e collo la serie di dvd con Dante recitato dal Cecchini di Panzano o un suo poster firmato “W la ciccia” insieme a una corona di salsicce di cignale.

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