Vino in polvere

I vini in polvere spacciati in Gran Bretagna per Valpolicella, Chianti o Barolo devono essere immediatamente ritirati dal mercato: l’Ue ha contattato le autorità italiane e britanniche affinché ne vietino subito la commercializzazione e mettano in pratica i provvedimenti necessari a prevenire qualunque uso illecito dei marchi Dop e Igp.

Lo riferisce, tramite una nota, l’europarlamentare Mara Bizzotto, prendendo dalla risposta ricevuta dalla Commissione europea alla sua interrogazione sul caso sollevato dalla trasmissione televisiva «Striscia la Notizia» circa un mese fa.

All’interrogazione ha risposto il Commissario europeo all’Agricoltura, Dacian Ciolos, che ha ricordato come «i prodotti in questione non possano essere commercializzati utilizzando una denominazione di origine protetta o un’indicazione geografica protetta, nemmeno attraverso una semplice evocazione del nome», annunciando inoltre che la Commissione europea «durante l’ultima riunione del Comitato di gestione dell’Ocm unica, ha informato le delegazioni degli Stati Membri che tali pratiche violano le norme in materia di etichettatura nel settore vitivinicolo stabilite dalla legislazione europea».
Questi falsi vini in polvere sono stati realizzati in Svezia e in Canada, per essere commercializzati in Inghilterra.
Tramite un kit acquistabile su Internet si assicurava ai consumatori una bevanda definita “vino italiano” in tre settimane, partendo da polverine, agenti chimici, mosto e trucioli di quercia.
Secondo le stime di Coldiretti nella sola Unione europea sarebbero oltre 20 milioni le bottiglie di vino ottenute da queste misture.
Soddisfatta della risposta Bizzotto: quanto detto da Ciolos «va nella direzione che auspicavo, a tutela di tutto il settore vitivinicolo del nostro Paese. Tuttavia molto resta ancora da fare, a livello comunitario, per combattere efficacemente il business illecito dell’agropirateria».

Bizzotto auspica anche «pene esemplari» e la creazione «di un apposito fondo comunitario, rivolto ai produttori, alle associazioni di categoria e ai consorzi, che serva a promuovere azioni legali contro chiunque metta in commercio questi falsi marchi che hanno il solo scopo di truffare i consumatori».

Fonte: Europarlamento24

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0 Responses to Vino in polvere

  1. Avatar di Roberto/Trescogli Roberto/Trescogli ha detto:

    In commercio c’è anche la mozzarella fai da te…

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  2. Avatar di filippo cintolesi filippo cintolesi ha detto:

    La cosa deprecabile e’ la leggerezza con cui vengono usati certi nomi. Non l’iniziativa di commercializzare kit per il vino o altri prodotti fai da te. Il messaggio che dovrebbe arrivare alle nostre orecchie (ma tanto figurati se ci arriva) e’ che in giro per il mondo ci sarebbe anche domanda di un certo prodotto ma… ma: (i) anche se non e’ proprio the real thing chi se ne frega, dopo tutto noi italiani che ci siamo mangiati per decenni un sottoprodotto della pirelli chiamandolo mozzarella potremmo essere piu’ comprensivi. E (ii) e’ imperativo che costi poco, nel senso che se per avere the real thing bisogna sborsare cifre folli (e le cifre dei nostri prodotti sono considerate cifre folli in molti casi) allora piuttosto il consumatore globale se ne torna a bere birretta e mangiare pseudocheddar o pseudoedam. Anche qui, visto che veniamo da decenni di lingotti di materiale plastico rinvoltati di celofan rosso chiamati “fontina”, dovremmo essere un po’ meno superciliosi e piu’ tolleranti. Una cosa e’ certa: quei milioni o miliardi di euro che vale questo mercato di “falsi” prodotti (falsi tra virgolette perche’ sarebbe come accusare di falso gli autori delle tante statuette raffiguranti il David di Michelangelo o simili: quando mai hanno anche solo lontanamente sperato di poter trarre in inganno alcuno?) quei milioni o miliardi, se anche sara’ “stroncato” tale mercato, giammai prenderanno la via delle casse nostrane, leviamocelo dal capo. Se ne andranno ad alimentare altri mercati del cheap. Chi spende dieci sterline o quel che costa in un bidone di sciroppo per ricostruire un vino “tipo-valpolicella” nella cucina di casa in una domenica di pioggia, se non gli sara’ piu’ possibile farlo, comunque vadano le cose non si sognera’ mai quelle sterline di darle al mercato del vero Valpolicella.

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  3. Avatar di sale sale ha detto:

    Non è possibile, non ci si può credere…………..

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