Chianti Classic Trofy

Le vigne non potate e abbandonate messe in posti assurdi, curate con i piedi e tanta chimica che producevano tonnellate di vino scadente venduto a palate che ora giace invenduto o depredato a pochi centesimi/litro indipendentemente dalla qualità, dovrebbero essere fonte di riflessione per ripensare questo piacevole mondo nasce e cresce dalle radici della vite che rappresenta cultura, economia e paesaggio.
Estremizzare la qualità e la cura dei vigneti nel rispetto del luogo, di chi lavora, di chi beve con poche manipolazioni di cantina e nessun intrallazzo di cisterne e uva notturna a cassette dichiarando ciò che si fa, pena, se colti in fallo, la distillazione coatta dei vini in giacenza di ogni annata non conforme.
Di concerto meno burocrazia, antanate luccicanti e avidità giallista che mal si concilia con l’ambiente e il fare vino.

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0 Responses to Chianti Classic Trofy

  1. Avatar di francesco francesco ha detto:

    Idee condivisibili, ma le leggi dei grandi numeri cozzano con questo modo di fare vino.

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  2. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    I grandi numeri e il vino di qualità spesso fanno i cozzi fra loro, ma per esperienza diretta, le peggio sconcezze le ho viste nel piccolo………. ma si tratta di casi isolati e circoscritti grazie al cielo.
    E il nuovo presidente ha capito come si cura il male che affligge il vino………..

    http://www.sienafree.it/enogastronomia/263-enogastronomia/37240-il-chianti-classico-sale-in-cattedra

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