Buonconvento a biogas

Chi non ha mai sentito parlare della delicata bellezza del paesaggio toscano alzi la mano.
Chi non ha mai fatto un viaggio anche lungo, per fare un “week end in Toscana”, o non ha mai desiderato ardentemente visitare i luoghi cantati da poeti, ispiratori di musica e protagonisti della grande arte italiana, alzi la mano.
Sto, ovviamente, rivolgendomi a coloro che in Toscana non risiedono o non vi sono immigrati. Tutti quelli che non hanno alzato la mano, perché conoscono o frequentano la Toscana, oppure ci sono nati (e guarda un po’, ci sono pure affezionati); che non alzano la mano perché hanno scelto la Toscana come luogo di vita e di  rinnovamento, come luogo di valori di civiltà altrove scemata; oppure non alzano la mano perché in Toscana vanno a fare vacanza o ci sono stati, almeno una volta nella vita – come pellegrini sulla via Francigena, come turisti, come studenti, come visitatori colti e appassionati -, tutti costoro potrebbero ricevere un colpo al cuore, prossimamente, quando e se uno dei punti della Via Francigena sarà (rischia di essere) arricchito da tre centrali a biogas, proprio a ridosso di una pieve che non ne sente proprio il bisogno.

Arricchito è un participio passato un po’ forte, che mal si adatta sia al percorso della Francigena e al paesaggio a cui fa riferimento il progetto che alcune (?) aziende stanno proponendo alla comunità locale, sia a questa stessa comunità e ai suoi amministratori, che contro questo tipo di arricchimento si sono schierati.

Perché è vero che il mondo sta cambiando e bisogna guardare a nuove energie – rinnovabili e sostenibili – ed è vero che bisogna essere attenti al “nuovo” e all’innovazione, ma bisogna innanzi tutto salvaguardare la salute e l’economia (e la bellezza!) delle comunità e dei luoghi. Bisogna tassativamente mettere in atto queste salvaguardie, altrimenti rischiamo di perdere la ragione stessa per cui il nostro paese piace e ha incantato per secoli gli uomini più intelligenti e sensibili dell’Europa e del mondo intero.

Ora il nostro paese piace anche – e molto – agli uomini del business; forse perché siamo in un periodo di immensa debolezza, e la nostra ‘pancia molle’ lascia preludere svendite e occhi semichiusi davanti alla prospettiva di qualche soldo (o qualche posto di lavoro).

Voglio ricordare, allora, che proprio ieri, sul Corriere della Sera – non una testata in mano a pericolosi sovversivi – il direttore Ferruccio De Bortoli ha intervistato il Governatore della Banca d’Italia – un uomo che ha familiarità (by definition) con l’economia e le banche – e questi ha sottolineato l’importanza di un restauroestetico” e sottolineo estetico oltreché  strutturale del nostro paese, per rilanciare la nostra economia e rimettere ai primi posti il turismo. Perché, come ha detto un americano che ha visitato il luogo recentemente, “se voi costruite fabbriche nel paesaggio che noi veniamo ad ammirare per la bellezza (e per la serenità che è capace di comunicarci), noi in Italia non torneremo più”.

Non NIMBY, dunque ma una progettualità che tenga conto della delicatezza dei luoghi, della loro unicità a livello mondiale, della loro sostanza come risorsa attrattiva e come vantaggio competitivo rispetto a chi non ha storia né memoria.

Il documento che documenta le ragioni dei “no” alle tre centrali a biogas, alle monocolture indispensabili alla loro alimentazione, al traffico pesante per trasportare i materiali per integrarne l’alimentazione, all’inquinamento ambientale e paesaggistico connesso a un’operazione che sembra più orientata al business di pochi, anziché ai vantaggi collettivi – turismo in primis – è stato sottoscritto dai cittadini di un comune – Buonconvento – che è stato segnalato come uno dei “Borghi più belli d’Italia“.

Silvana Biasutti

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0 Responses to Buonconvento a biogas

  1. Avatar di silvana biasutti silvana biasutti ha detto:

    caro Andrea, grazie per l’ospitalità e a buon rendere – come si usa dire (e fare) -. Nel frattempo mi è capitato di passare da Grosseto est, dove in prossimità dello svincolo dell’Aurelia hanno costruito una di queste centrali. Non ho sentito puzze (avevo il finestrino chiuso) ma certo che se dobbiamo pensare al paesaggio toscano, alla Francigena (che qui viene mitizzata prima di esser valorizzata), al turismo, … siamo su un altro pianeta: il pianeta ….

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  2. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Niente di male a costruire di queste centrali solo che bisognerebbe capirne l’utilità, lo scopo, chi c’è dietro e l’impatto sulla vita quotidiana del territorio la ospita e sulle ripercussioni paesaggistiche di una zona vocatissima al turismo e alla bellezza.
    Poi con tutta la serie di spazi e capannoni industriali disseminati un pò ovunque chiusi e abbandonati, c’è proprio la necessità di divorare nuovo spazio?
    E con quale materia prima si usa per la produzione del biogas?
    Inoltre mi pare che a Buonconvento non siano propriamente felici della costruzione della centrale (anzi delle tre centrali……. tre, come mai?) e il parere della gente ci vive mi pare sia fondamentale per decidere lo sventramento dell’area.

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  3. Avatar di silvana biasutti silvana biasutti ha detto:

    Tre centrali, apparentemente di tre diverse aziende agricole costituende (tre proprietà?), che hanno “promesso” di acquistare la terra su cui realizzare i tre impianti ; tre impianti, ognuno dei quali è al di sotto della ‘potenza’ che richiede controlli (perciò zero controlli). L’alimentazione avverrebbe tramite il prodotto coltivato dalle tre imprese (mono coltura estensiva: mais) con l’integrazione di sostanze simili che arrivano da altre zone su camion…

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  4. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Quindi si tratta di costituire tre aziende agricole che non esistono e non hanno terreno per poter accedere conseguentemente a forme di finanziamento comunitario che se non erro passa attraverso la regione.
    Immagino che per la costituzione delle suddette aziende possano andare bene anche terreni in affitto ovunque si trovino, non necessariamente nei dintornni nell’area delle centrali.

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  5. Avatar di Liz Liz ha detto:

    Coltivare mais vuol dire anche utilizzare molta acqua (risorsa sempre più limitata), fare uso di concimi chimici e zero rotazione delle colture, quindi terreni meno fertili, ecc, ecc, ecc.
    Vi lascio questo articolo…
    http://www.ruralpini.it/Commenti21.12.11-Morte-dal-biogas.htm

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  6. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    E un altro impianto a biogas nascerà nella zona Sentino nel comune di Rapolano Terme.

    http://www.lanazione.it/siena/cronaca/2012/06/13/728166-proteste-contro-biogas.shtml

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  7. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Interessante punto di vista scientifico l’articolo lasciato da Liz, ma in termini di energia prodotta, nessuna sa quanta possa essere questa energia e quanto possa giustificare l’intensità della monocultura e la costruzione da zero di questi impianti?
    E la domanda sorge spontanea, chi costruisce questi gassificatori?

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  8. Avatar di silvana biasutti silvana biasutti ha detto:

    Forse gli amici?

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  9. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Amici di chi Silvana?

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  10. Avatar di silvana biasutti silvana biasutti ha detto:

    Be’, degli amici, ovviamente ..

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  11. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Suona quindi come amici degli amici?

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  12. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    A me suona un poco inquietante, specie nella giornata di oggi, 19 luglio 2012.
    Ventennale di un certo evento.

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  13. Avatar di silvana biasutti silvana biasutti ha detto:

    Fatti la seguente domanda.
    Siamo il paese con la più alta pressione fiscale al mondo; ci sarà pure (c’è) molta evasione, tuttavia la raccolta del fisco è cospicua. Dove vanno a finire i soldi? Sì, ci sono gli interessi del debito pubblico, appunto. Ma come mai c’è il debito pubblico siffatto?
    Tutto ciò che non copre sanità e istruzione (lasciamo per cortesia fuori le pensioni, perché quelle erogate correttamente sono coperte da versamenti anticipati anche di decenni – perciò avrebbero dovuto pure fruttare -), serve a foraggiare la ‘castona’ cioè i trecentomila parenti e amici degli amici che percepiscono prebende, sono capofila nell’incameramento di contributi pubblici, hanno accessi privilegiati, consulenze, case a prezzi stracciati, mutui da rimborsare a babbo morto, auto in uso, scorte, beni d’ogni tipo in uso gratuito, persino parcheggi gratis…
    Non sarà ‘mafia’ in senso stretto, ma c’è un’Italia che scippa alla Nazione dei Cittadini buona parte di ciò che questi pagano in tasse. Per questo ne paghiamo così tante e sono così alte.
    Comincio a pensare che è strano che la Guardia di Finanza sia durissima con il bar che non dà lo scontrino (è normale che lo sia), poi però al cittadino che denuncia la mancata emissione di fattura dopo un anno che questi ha pagato il bene acquistato, diventa improvvisamente flessibile perché chi doveva fare fattura è una banca! Quel cittadino sono io e ho le contabili dei versamenti a provarlo…
    Ci sono due Italie: una che si dimentica che il ministro Passera è stato ad di una banca che -mentre lui era lì – ha evaso grandemente il fisco, poi c’è un altro paese, invece, che si appresta a subire un’altra batosta per pagare i debiti contratti da altri, che sono poi quelli che “son vissuti al di sopra delle loro possibilità”.

    Anche in questo caso, non credo che si tratti di persone qualsiasi, ma penso che siano individui che hanno il placet di politica e banche. Mi domando perché. Poi magari si scopre che sono solo imprenditori ‘poco sensibili’ alle tematiche paesaggistiche e ambientali, allora mi chiedo la politica che ci sta a fare, se non è capace di lungimiranza…?

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  14. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Silvana hai ragione.
    Di uno stronzo che non versava contributi e usufruiva di lavoro nero sotto ricatto la Finanza se ne usci con il fatto si trattava di una piccola realtà e non aveva tempo per starci dietro……….. sveglia Finanza, sveglia, che dal piccolo viottolo di campagna, specie se campagna toscana si fa alla svelta ad arrivare alle quattro corsie,

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  15. Avatar di Serena Serena ha detto:

    buonasera a tutti! Vi consiglio di leggere questa sintesi di osservazioni che il “Comitato per la valorizzazione del Paesaggio e dell’Ambiente di Buonconvento” ha depositato in Provincia, sono pubblicate sul profilo facebook del Comitato al quale, se vi fa piavere, potete richiedere l’amicizia. https://www.facebook.com/comitatovalorizzazione.buonconvento/posts/135548333251463

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  16. Avatar di Serena Serena ha detto:

    (piacere*) per chi non avesse facebook, questo è il sito del Comitato http://comitatovb.zymichost.com/ ma dobbiamo ancora inserire le osservazioni qua. Grazie

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  17. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Grazie a te Serena, questo blog sarà sempre disponibile a dare spazio al popolo arancione di Buonconvento.

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