Cinque DONNE SPECIALI, ognuna con la sua storia da raccontare e da illustrare, legata al mondo del vino. C’è chi con il vino ci dipinge, chi ne veste le bottiglie, chi immortala il nettare di Bacco nei quadri.
Scoprite queste 5 meraviglie del colore in rigoroso ordine alfabetico!
MARIA TERESA ACCOMANDO
Se ne sta nella terra del lambrusco e vicino al Podere Saliceto (sarà un caso?), ama dipingere per pura passione con tutte le tecniche possibili: colori ad olio, pastelli, pennarelli, cere e carboncino. L’importante è liberare la fantasia al momento giusto.Tra le sue passioni, creare etichette, ne ha fatte delle belle e coloratissime per la Cantina Tenuta Ferraia, nel piacentino, non a caso terra del Gutturnio…
VITA DI BENEDETTO
Vita! E dici tutto! Mai nome fu più azzeccato! Argento creativo addosso, non sta mai ferma! Ha dipinto il drappellone per IL PALIO DI SIENA, ma anche quello per le Città del Vino, oltre a dar vita a delle bellissime etichette di celebri aziende. Particolari e prepotenti nei colori quelle per Obsession di Vignamaggio, mentre per quelle del Podere La Castellaccia, ha inventato un intreccio di iniziali che trasmette proprio bene il legame tra i proprietari Simona & Alessandro Tofanari. Torraiola verace, quest’anno oltre a dipingere tamburi e bandiere, ha dato vita al nuovo “zuccotto” del fantino. Nel tempo libero, fa le pizze, e anche in pizzeria la fantasia non manca…
http://www.vitadibenedetto.it/
CHRIS FIGUé
Dalla Francia con furore, verrebbe da dire, anche se ormai è più anni che se ne sta in Toscana che da Asterix! Un turbine di colori e movimenti nelle sue donne. Lei il vino lo dipinge: nei suoi quadri si percepisce la freschezza dei vini giovani, la rotondità dei vini importanti, l’amore per la terra dove ora vive, il Chianti. Mi sgrida sempre per l’acccento del suo cognome!! Quando lei si deciderà a imparare l’italiano per bene, io forse scriverò l’accento nella giusta maniera!! 
MAURIZIA GENTILI
Per tutti ”La Mauri” o la “Vinarella”, lei con il vino ci dipinge!! E’ stata la prima donna a dipingere con i pigmenti del vino, ( ci tengo a sottolinearlo, perchè pare che oggi tutti dipingono con questa tecnica…mah..) in particolare intinge i pennelli nel suo amato Gutturnio, del resto è piacentina Doc. Con il vino pittura paesaggi a lei cari, ma anche fiori…Del resto anche lei è giardiniera come me, e se io sono una “enogastrogiardiniera”, lei è davvero una “enogiardipittrice”!
http://lecartedimauri.blogspot.it/2011/08/le-carte-di-mauri.html
CASSANDRA WAINHOUSE
Le origini sono “estere”, ma si è adattata bene al temperamento della gente toscana, stabilendosi da tempo a San Gimignano. Lei con il vino ha un rapporto particolare: lo produce, lo esalta nelle sue tele, lo veste: rimaranno memorabili le sue etichette di tessuto, fatte appositamente per delle celebri “Magnum”. Sabato 21 aprile inaugura una nuova mostra, nella città turrita, “La memoria è una strana interferenza”, da non perdere.
http://www.cassandrawainhouse.it/
Articolo pubblicato su La finestra di Stefania
Andrea Pagliantini 
Andrea… zucchino… non zuccotto… ehehehehe… scusa la pignoleria… ma come più volte hai giustamente sottolineato te la terminologia è importante…
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Concordo con te Rossano, i nomi sono importanti, specie nel Palio e segnalo la cosa alla Stefania che ha scritto il post, immagino a notte fonda,dopo una dura giornata di giardinaggio..
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Zucchino, zucchino, Rossano hai ragione! Sarà stata la fame a farmi scrivere dello “zuccotto” fiorentino su un post del Palio! 🙂 Mi sa che era a notte fonda la scrittura del post…;-)
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Chiedo scusa ad Andrea per averlo tirato in mezzo quando ‘un c’entrava niente… e dico a Stefania che l’aver sbagliato la terminologia non preclude la bellezza dell’articolo!
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Guarda Rossano che è capitato anche a me di fare confusione fra zuccotto e zucchino e va benissimo essere ripresi per l’esattezza della terminologia in un evento storico come il Palio di Siena che ha riti, cadenze, storie che non si riducono certo a tre giri di piazza a cavallo e per uno che segue e c’è vicino, ma non lo partecipa nel senso di appartenenza ogni volta è apprendere sempre qualcosa di nuovo che si mescola fra vita quotidiana, storia sociale ed economica di una città che era uno stato.
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E comunque abbinare donne e vino e non trovarci in mezzo la Cinelli Colombini è già qualcosa fuori dal comune.
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Interessante Andrea questo tuo ultimo commento… molto interessante…
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Non è interessante Rossano, è un miracolo!!!!!!!!!!!!
Un microfono, una dichiarazione, una battuta, una previsione sull’annata, un’antanata qualsiasi e l’opionione della signora è sempre richiesta su qualsiasi tema.
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Zucchino. O se proprio si vuole ricorrere al vezzeggiativo al posto del diminutivo: zucchEtto. E se qualcuno fa uggia, siete autorizzati a mandarlo in culo perche’ sono attestabili usi di entrambe le versioni.
Zuccotto, effettivamente, e’ un’altra cosa. Ma un’altra cosa di una genialita’ fuor di maniera, ossia come fare un gelato senza fare un gelato.
Lo zuccotto e’ uno dei semifreddi piu’ buoni e -ripeto- piu’ geniali che ci siano, in my humble opinion. Si gela un pezzo dolce al di fuori dalle regole e dalle leggi del gelato.
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….un grazie a Andrea…e …propendo per lo” zuccotto”!!!da vera adoratrice di dolci…e si vede!!!!
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grandi siete….ma …a volta lo faccio a posto a scrivere male l’italiano..perche ? per la fretta e poi creo parole che mi garbono assai e come quando si dipinge ,non ci penso un attimo e le metto cosi….cmq grazie ” ragazzi “,sta sera m’a dato una “botta ” di energia e mi ci voleva propio ,propio oggi…. ops accento si fà cosi : E’….FIGUE’…..compris ?
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Un salutone a Mauri e a Crhis………….. che con l’italiano fa sempre a cazzotti 🙂
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sto birbone di Handrew Paglianti-ni ….:P…….
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Si, ecco, ora provaci pure con il britannico 🙂
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