In Toscana iogurte, nelle terre di lingua spagnola giogur, in Turchia, (paese nel quale si ritiene sia nata questa prelibatezza alimentare), è yogurt.
Un alimento semplice e prezioso dal punto di vista salutistico e nutrizionale che prima dell’avvento del carosello televisivo, veniva fatto in casa come fosse una cosa normale.
Semplice come mettere in un contenitore di vetro un vasetto di yogurt bianco al quale si aggiunge un litro di latte fresco o a lunga conservazione, una razzolata come si deve, una garza a coprire e lasciato riposare 24 ore a temperatura ambiente, poi in frigorifero per qualche ora e avanti con il cucchiaio o a metterci frutta.
Oltre al piacere di fare un’ottimo alimento con le proprie mani non si fanno montagnole di barattolini di plastica e confezioni di carta ad uso spazzatura.
Con questo prodotto si possono fare delle ottime torte, condire insalate di cetrioli e farlo diventare elemento stabile di molte diete! Angelica
"Mi piace""Mi piace"
Il piatto centrale pare un abbinamento di sapori molto interessante, ma cosa è?
"Mi piace""Mi piace"
mi piacerebbe tanto farlo in casa lo yogurte, ma di bestioline ce ne ho già troppe, tre figli, marito e gatta ………..penso che non ce la farei a seguire anche questo!!
"Mi piace""Mi piace"
Il piatto centrale resta un mistero della cucina milanese d’avanguardia, poi magari se passa, la signora Adelina lo spiega nelle fattezze e negli ingredienti e perchè ogni tanto da siciliana si dà all’esotico con piatti così nebbiosi… e convince Vita che fare lo iogurte in casa è veloce e soprattutto buono e conveniente.
"Mi piace""Mi piace"
Io ricordo che a casa (alcuni decenni fa) si faceva lo yougourt mantenendo vivi i fermenti..
aveva tutto un altro gusto …proverò a rifarmelo come per ricetta dataci da Andrea
Anna Maria
"Mi piace""Mi piace"
No, è tutta farina del sacco della signora Adelina che pregherei di chiarire di che piatto si tratta nella foto centrale e se i fermenti lattici si possono mantenere vivi e come….
"Mi piace""Mi piace"
Il piatto della foto centrale sembra (e forse e’) riso. Ma viene a proposito perche’ un alimento simile allo yogurt ma diverso, e’ il kefir, i cui granuli assomigliano un po’ a riso scotto. A differenza dello yogurt, il kefir va filtrato e forse quello di cui parla la signora Anna Maria (fermenti da mantenere vivi) e’ proprio kefir. Fra l’altro, a differenza dello yogurt, il kefir puo’ anche essere alcolico, nel senso che i suoi fermenti possono produrre alcol.
"Mi piace""Mi piace"
Nel piatto centrale c’è: riso, patate fatte al forno con ramerino e cipolla, gamberi in salsa (ho fatto un soffritto con dell’olio, aglio, cipolla e pomodorini. Ho aggiunto i gamberi previamente puliti e conditi con sale e pepe. Li ho saltati e aggiunto un po’ di vino bianco secco, lasciato evaporare ho messo un cucchiaio grande di passata di pomodoro, una foglia di alloro, una noce di burro e un po’ d’acqua. Ho lasciato cuocere fino a che la salsa si addensi. (più o meno 5 min)
Al posto dei fermenti preferisco usare un vasetto di yogurt bianco e una volta fatto lo yogurt, basta conservare un vasetto di volta in volta e usarlo come “madre”.
Come Vita, ho il terrore delle “bestioline” in giro 🙂 visto che i fermenti lattici si riproducono velocemente; per mantenerli vivi vanno filtrati ogni giorno, cioè si lasciano riposare per almeno una notte nel latte, dopodiché con un colino si filtra lo yogurt, si lavano i bacili e si rimettono nel latte.
Se non mi sbaglio ci sono i fermenti lattici vivi e i grani di kefir di latte, l’unica differenza sono i batteri di cui sono composti.
"Mi piace""Mi piace"
Si’, ma quello che si filtra e’ appunto il kefir, non lo yogurt, mi risulta.
"Mi piace""Mi piace"
…comunque x iniziare la produzione di yogurt ”casalingo”, occorre un vasetto di yogurt ”industriale” e 1 litro di latte preferibilmente sterile UHT ”manipolato industrialmente”????? (così dicono le istruzioni della yogurtiera)
"Mi piace""Mi piace"
Sì Filippo, nella fermentazione del kefir si crea un siero che va filtrato e quello che resta è un composto denso dove ci sono i granuli di kefir.
Il kefir non è yogurt.
"Mi piace""Mi piace"
Mario, mi pare un compromesso fattibile partire da un vasetto industriale per iniziare una produzione casalinga e non rinfilare nel carrello nuovi barattolini.
Per il latte ci sarebbe quello fresco o quello di qualche allevatore……….. che dalle mie parti però non c’è.
Sarebbe geniale mettere dei distributori di latte locale nei posti dove fosse qualche allevamento o nelle immediate vicinanze così come i fontanini dell’acqua.
"Mi piace""Mi piace"
…sui distributori ho qualche perplessità…personalmentene l’ho assaggiati 2 in romagna in comuni limitrofi alla toscana…poeri noi… sembrava latte ”annacquato”…l’ho bollito ma ”di panna” appena un velo.. che delusione e diceva di essere latte dell’appennino…come quello ”del mugello” ..un giorno presi il telefono e alla centrale del latte gli dissi”MI VERGOGNO DI ESSERE TOSCANO ” ! e al direttore megagalattico della” centrale industriale del latte”,davanti a degli allevatori con il capo chino e prostrato.., gli detti di MANIPOLATORE! che soddisfazione morale!
"Mi piace""Mi piace"
…Bravo Mario!!!…ma mica x “caso”portavi il latte anche alla Salcis?…giusto x curiosità…Un saluto
"Mi piace""Mi piace"
Guardate che i distributori di latte (non pastorizzato) gia’ ci sono. Per esempio al mercatale di vendita diretta di Montevarchi. Probabilmente in altri mercatali di vendita diretta. Un anno fa il latte crudo veniva un euro al litro, prezzo piu’ che interessante.
Se la mettiamo sul discorso dello stigma di industrialita’ che non e’ possibile piu’ mondare, allora siamo tutti belli che fregati ormai da decenni. Il bel tempo passato e’ appunto irrimediabilmente passato, insieme ai bambini che crepavano di difterite, di raffreddore, o rimanevano storpiati per la poliomielite nel volgere di una notte, piu’ un innumerevole altra serie di bellurie che l’oscena civilta’ industriale si e’ portata via per sempre.
Ci si pole stare, comunque, e il “naturale” (salvo il suddetto stigma ormai incancellabile perche’ gia’ negli anni cinquanta il ddt era arrivato a contaminare il grasso delle foche del polo nord) e’ ricreabile a piacere anche in piccolo, in condizioni controllate come una piccola reazione a catena che non degeneri in esplosione nucleare: basta prendere qualche seme (ormai contaminato dall’ogm, si sa) e piantarlo, o qualche pulcino (altresi’ sfigurato da generazioni di avicoli allevati a miscela) e allevarlo nell’orto, o qualche conigliolo (idem) e crescerlo con l’erba dei campi (pure contaminata dal fall out di tante centrali nucleari come Cernobyl e Fukushima).
"Mi piace""Mi piace"
..una cosa può essere la contaminazione da fattori esterni…altra cosa è ”la manipolazione” ..legalizzata ”contaminante” la nostra vita di tutti giorni..
"Mi piace""Mi piace"
Nel libro di Sergio Maria Teutonico “Il pollo , il cuoco e la motocicletta” i barattoli dello yogurt li mette dentro un contenitore e li scalda sul termosifone…Geniale!
"Mi piace""Mi piace"
..per rispondere ad Elisabetta ..no il latte io non lo faccio ..mio padre lo faceva fare da delle mucche che facevano pochi litri con 2 mungiture al dì…quello era latte ..un latte che ”intaserebbe i tubi dei macchinari moderni delle centrali industriali pubbliche di regime” ..ed i distributori automatici di aziende ”con le mucche gonfiate e pompate.. da 40 litri al dì”…..
"Mi piace""Mi piace"
…Grazie,Mario…Te l’ho chiesto xkè ne parli con molta passione,e pensavo tu fossi del settore…Poi ho anche lavorato in un Caseificio, che però trattava latte di pecora…Da profana, ho cmque presente le mucche super sfruttate,a cui ti riferisci,…che vengono poi macellate precocemente, tanto sono ormai “collassate”….
"Mi piace""Mi piace"
…e poi ”lo chiamano alta qualità”….ci prendono x il c. …..un po’ come l’olio ”extra”…ma queste leggi x garantirci un po’ cosa si compra le metterenno sul ”decreto salva…stomaci”???
"Mi piace""Mi piace"
…a chi interessa, posso donare fermenti vivi x fare il kefir,in casa. Buonissimo e molto salutare…Elisabetta
"Mi piace""Mi piace"