La terra ha sete e la lieve umidità del mattino viene assorbita attraverso le foglie con avidità da qualsiasi pianta se la trova addosso.
La scorsa settimana il cardinale di Firenze ha raccomandato alle sezioni disperse sul territorio di invitare i fedeli a pregare per la pioggia, ma anche le raccomandazioni in alto loco pare non servano a molto.
I cereali non crescono, il granturco è fermo a due foglie, gli ortaggi stentano, viti e ulivi ancora reggono, ma le piante più giovani stanno soffrendo.
Entità astrali come bond, mercati, azioni e legge elettorale sintetizzano la pochezza del momento, un momento in cui se non c’è acqua, c’è carestia alimentare.
La terra sotto Gighen (gatto affarista socialista della foto centrale) inquadra la situazione.
Il prelato è tornato alle origini della fede quando un albero poteva essere il tuo dio e uno stregone il suo alter ego.La fede è nata con l’uomo come limite alla sua dimensione di uomo, come esigenza di conforto alle sue paure, come manifestazione di quel divino che potrebbe esserci in ognuno di noi, ma in ogni caso la fede ha sempre bisogno di una sua ritualità che, anche se vestita di ammodernamento, resta antica nella sua essenzialità. Quel gatto politicizzato entrerà nell’elenco degli inquisiti? Angelica
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Non so se sono servite le mie preghiere laiche, i moccoli a rosario o solo “culp de cul” ma qui piove da tre giorni a fasi intermittenti. La terra si è bagnata piano piano e stanotte ha iniziato a piovere con ritmo costante e cadenzato tranne alle 5 quando c’è stata una passata di grandine ( tanto per non farci mancare nulla). Ora è tipicamente marzolino con sprazzi di sole e nuvolette gocciolanti…
Buona Pasqua bagnata a tutti 🙂
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..anche qua a Siena,ha piovuto…e ne darà ancora,visto il cielo nero…Buona Pasqua a tutti Elisabetta
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… sognando un po’ c’è da immaginarsi uno strano scenario quest’anno…le piante vivono discretamente con questi improvvisi e numerosi piovaschi..ma i fiumi,le dighe le falde ed i pozzi x l’uomo rimangano sempre più a secco…
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Mi dispiaace per chi in questi giorni festosi ha deciso si uscire fuori dal guscio concedendosi una vacanza, ma questa poca acqua che sta scendendo è una benedizione per la campagna.
Non una soluzione definitiva alla siccità, ma un energetico per le piante per tirare avanti.
Per l’uomo i problemi, come dice Mario saranno più grandi perchè le falde sono asciutte e il nostro consumo non si attenua.
E d’estate quando la popolazione triplica saranno grossi dolori per tutti.
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Qui a Prato molte nuvole, ma purtroppo pochissima acqua.
E’ tutto l’inverno che l’aspetto, e quando ho avuto occasione di parlare del tempo augorandomi che piovesse, gli altri mi hanno visto tutti come un grullo troppo preoccupati di non rovinarsi il loro preziosissimo tempo libero.
Qui si fa fatica a trovare qualcuno che intuisca le possibile problemache che si presenteranno a breve se le cose non cambiano. Mi consolo leggendo il blog.
Buona Pasqua bagnata a tutti.
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L’acqua è come la salute, ci se ne accorge solo quando manca.
E avendo i piedi per terra se ne capisce l’importanza e la necessità di un uso più rispettoso di questo bene primario.
Mi spiace per i vacanzieri ma serve che piova perchè la poca che è cascata è stata subito asciugata dal vento e non è penetrata neanche dieci centimetri.
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…tranquilli,che anche domani piove…Buona Pasqua a tutti…
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…e invece sembra prometta una bella giornata,…con aria “frizzantina”…x buona pace dei turisti…La terra dovrà aspettare…Buona giornata a tutti Elisabetta
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…forse i turisti ”da 2-3 giorni ” non si faranno tante docce a firenze e siena quest’estate ,chissà? io ho già messo da parte 150 hl d’acqua x casa e podere…non si sa mai..
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Mi sà che bisognerà tornare ad avere la lungimiranza di mettere da parte l’acqua piovana da usare d’estate….
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Scoppierà la guerra dell’acqua? È probabile…
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…quasi quasi,visto che ho svenduto tanto vino…riempio i tini d’acqua…magari ”in qualcosa ci guadagnerò” 🙂
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Probabile si Paolo, quando un bene prezioso viene a mancare si ungono i fucili per difenderlo o per pigliarlo, c’è poco da fare….. e non siamo tanto lontani dal farla costare più del vino.
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