Michela

Ha gestito magistralmente per tre anni con professionalità, garbo, un sorriso (mai di circostanza), con eloquio fluente di lingua inglese e francese accogliendo affamati e assetati oltrepassavano la porta vera del paesello portando bruschette, primi piatti, crostate, gin tonic e patatine il tutto con una solarità e uno stile impeccabile.

La società gestisce il bar, ha deciso di destinare Michela ad altro incarico, forse non cogliendo il fatto che una persona deliziosa e ben riconoscibile dietro il bancone è un’ impronta e una connotazione importante per un locale gestito con sobria eleganza e frequentazione di gente.

L’unica pecca di Michela è che al bar non teneva la spuma.

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71 Responses to Michela

  1. Avatar di Liz Liz ha detto:

    Se non ricordo male Michela è l’ideatrice del “Vertine libre”, creato per festeggiare la non riuscita di una mega costruzione?!
    Ma io mi domando: perché la gente brava, che lavora bene, molte volte
    viene trasferita e non viene considerata per il suo valore?
    Michela in bocca al lupo e speriamo che il capo cambi parere.

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  2. Avatar di simone simone ha detto:

    Magari se Michela si impegna a tenere la spuma nel bar tutto torna come prima 🙂

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  3. Avatar di Elisabetta Viti Elisabetta Viti ha detto:

    …magari Michela forse,viene trasferita altrove proprio x valorizzare le sue qualità…Non credo che la società x cui lavora non sia cosciente del suo valore….E magari,a Lei va bene,questo cambiamento…Se non fosse cosi’,gente di Vertine,fatevi sentire….Reclamate la “vostra” Michela al bar,e anche un po’ di spuma…un saluto

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  4. Avatar di Dario Dario ha detto:

    Conoscendo la linea editoriale di questo blog non penso che le cose stiano allegramente come alcuni commenti vogliono esprimere.
    Magari la spuma, magari le va bene… Magari tutto: certo, e chi lo sa.
    Magari, ci aggiungo io, gli immeritevoli detentori del capitale non ci capiscono una fava (facile questa) oppure con la stessa ci “ragionano”.
    Di una cosa sono certo e in una partita a carte mi giocherei tutto al buio: di Michela non ne conoscono il valore o, peggio, non gliene importa nulla.
    Io annoto la questione nel libro “Italia furbetta”, che oramai è al tristo sesto volume.

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  5. Avatar di filippocintolesi filippocintolesi ha detto:

    No, Michela fra i suoi meriti non annumera l’ideazione del “Vertinelibre!”. Semmai la sua adozione fra le offerte al banco.
    Se ne fosse stata l’ideatrice, o nel caso eventuale dell’adozione nella carta dei drink, dubito che da molti questo sarebbe stato registrato come merito e non invece come colpa grave, e avremmo subito trovato un piu’ che papabile motivo per la decisione di una sua destinazione ad altro incarico.

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  6. Avatar di Francesco Regina Francesco Regina ha detto:

    ricordo in particolare una giornata d’estate a frescheggiare fuori dal bar di Vertine
    con un splendido tagliere di affettati e vari bicchieri di Prosecco.
    Il tutto condito dalla cortesia e la gentilezza di Michela con la quale scambiammo diverse idee.

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  7. Avatar di vita vita ha detto:

    Andrea, io non conosco Michela o forse l’ho vista da te e non me lo ricordo……….ma bastano i tuoi commenti per capire che persona è! e con quale passione ha fatto il suo lavoro.
    Non si capisce il motivo francamente e questi proprietari non conoscono il detto “CARTA VINCENTE NON SI CAMBIA” sono basita!!!
    Spero che ad un’altro incarico ci destinino qualche altra persona

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  8. Non ricordo benissimo Michela, ma ricordo che nel bar di Vertine ci sono sempre andata volentieri sia per il posto, tanto carino, sia per il senso d’accoglienza che può esserci anche dietro la semplicità di un caffè ben preparato e ben servito; quel tipo di caffè per cui ritorni volentieri in un bar, il caffè di Michela insomma!
    (Un bar che a malincuore ho trovato a volte chiuso, e proprio in giorni in cui non me lo sarei aspettato…)

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  9. Avatar di Laura Laura ha detto:

    Quando le cose funzionano e si ha la fortuna di avere una persona cordiale e preparata, tutto deve rimanere come prima.

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  10. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Ci tengo a precisare che Michela non sa niente di questo articolo nato per gratificare il garbo e la capacità ha messo nel gestire il locale per ben tre stagioni caratterizzandolo per accoglienza e stile.
    Certo che, se fossi il proprietario ci penserei bene a toccare qualcosa funziona egregiamente, ed essendo cliente mi auguro in un ravvedimento e un suo ritorno per i valori professionali e umani sopra citati.

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  11. Avatar di Elisabetta Viti Elisabetta Viti ha detto:

    …devo darti ragione,Dario….Purtroppo in questa situazione chi di dovere ha ragionato col “basso ventre”,…e ci ha rimesso Michela,dirottata ad altre faccende! Proprio oggi amici tedeschi mi hanno informato del cambiamento al bar.Oltremodo delusi mi han detto che qui in Italia siam capaci di rovinare con le nostre stesse mani, le cose che funzionano…disprezzando chi sa fare il proprio lavoro con passione…mi son vergognata…..Hanno ragione.Spero che Michela riprenda il suo posto,al bancone.Io l’ho vista solo 2 volte,ma ricordo di esser rimasta stupita nel trovare personale cosi’ qualificato ed efficiente in un piccolo bar di paese. Che chi di dovere ,RIFLETTA! un saluto Elisabetta

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  12. Avatar di roberta poggesi roberta poggesi ha detto:

    caro Andrea sono veramente basita da questa triste notizia….conosco bene Michela e devo dire che è una persona cordiale ,allegra seria e adatta a svolgere questo tipo di lavoro ed inoltre ho sempre apprezzato la sua disponibilità la sua allegria e la sua toscanità…basta con la scelta di personale NON AUTOCTONO in un posto così unico e originale come VERTINE…non voglio essere razzista ma le” signorine” rumene lasciamole “dietro le quinte” e non “in prima linea” saper parlare la lingua italiana bene e correttamente è basilare per stare al pubblico e per vivacizzare e rendere piacevole un luogo così unico e autoctono come il bar di Vertine…spero che il nostro signore di Spaltenna si renda conto del grave errore che sta commettendo…w michela…

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  13. Avatar di michela michela ha detto:

    Grazie a tutti per la solidarieta’…
    mi manchera’ Vertine e il bar, il rapporto che avevo costruito con la gente del posto e con i clienti stranieri che venivano a trovarmi ogni anno….
    Non ho parole per questa pagina che Andrea mi ha dedicato …lo ringrazio davvero di cuore ….

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  14. Se ho recensito il bar di Vertine, un motivo ci sarà…
    Oltre alla bravura di Michela, ci vuole umiltà, amore e conoscenza del territorio…
    Non siamo in una grande città turistica, dove arrivano flotte di turisti mordi e fuggi…
    Vertine o lo scegli o ci capiti per caso facendo una camminata…e chi ci arriva camminando poi, vuole farsi raccontare la storia del posto da persone che la vivono questa realtà…E Michela come guida turistica, oltre che barista, andava benissimo!!

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  15. Avatar di Amedeo Esposito Amedeo Esposito ha detto:

    Son il Direttore di Spaltenna e responsabile del cambiamento.
    Innanzi tutto, non rispondo a coloro che manifestano razzismo verso rumeni o stranieri e che rivendicano personale autoctono….. All’ignoranza e all’inciviltà non si risponde. Vorrei solo ricordare che noi italiani siamo stati tra i primi migranti all’estero nella storia dell’umanità.
    In quanto a Michela, nessuno mette in dubbio la bravura della “ragazza”. Anzi, il motivo di portarla al Castello di Spaltenna è proprio per la sua bravura!!!! Vi sembra un declassamento? A me proprio no……….. Perciò, tranquilli… Abbiamo ragionato con la testa, non con il basso ventre.

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  16. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Signor Esposito, c’è spazio qua sopra anche per opinioni diverse, anche non condivisibili, come il discorso lasciato poco prima sui rumeni.
    Giudizi su base etnica o razziale non mi appartengono e non mi trovano solidale in alcun modo.
    Michela è una donna senza virgolette che ha lasciato una traccia di capacità e delicatezza accogliendo indigeni e gente di passaggio con un garbo ed uno stile fuori dal comune lasciando sicuramente un buon ricordo in chiunque sia capitato al bar di Vertine.
    Non viene contestato l’uso o la gestione del personale da parte dell’azienda, viene umanamente riconosciuto il bel ricordo che Michela si lascia dietro di se da parte di chi l’ha conosciuta e di chi ha frequentato il locale.
    E credo che anche lei sarebbe stata felice di poterci rimanere.

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  17. Avatar di filippocintolesi filippocintolesi ha detto:

    Mi sono riletto tutto il “thread”, come credo queste sfilze di commenti si chiamino.
    Magistrale.
    Magistrale, intendo dire, come il direttore (mi perdoni la minuscola, sa..) “di Spaltenna”, “responsabile del cambiamento”, si attacca ai muri scialbati di un commento (immagino quello di tale Roberta Poggesi) che sicuramente avrebbe potuto essere scritto con lingua piu’ ponderata, ma che a leggerlo bene fa capire perfettamente (a chi e’ disposto a capire) il reale contenuto del proprio pensiero, che col razzismo c’entra zero: posso sbagliare ma a me sembra abbastanza evidente che in quel commento si fa un punto di valore della fluenza linguistica e della conoscenza del territorio (e non gia’ della mera provenienza geografica) in un contesto (la ricettivita’ turistica e la presenza al pubblico dietro un bancone) in cui tali caratteristiche non sono il frutto della mente malata di qualche leghista, bensi’ il rationale di un’attivita’ di vera e propria vendita del territorio, difficilmente immaginabile da parte di chi non padroneggi lingua e conoscenza locale.
    Questo per quanto riguarda l’obiezione di razzismo, ripeto a mia sensazione assolutamente pretestuosa in questo contesto.

    Veniamo al punto della supposta promozione della dipendente Michela.. Io sarei curioso di sentire (e vedere) quanto la stessa Michela abbia percepito il cambiamento come una valorizzazione oppure al contrario come uno svilimento. Curiosita’ sincera e reale perche’ non lo so. Mi e’ dato soltanto leggere che a lei “manchera’” il bar e il rapporto che aveva costruito.
    Mi limito a notare che come prima cosa, ella ringrazia tutti per la “solidarieta’”. Io, se dovessi trovarmi nella posizione di un avanzamento, di una promozione, di una valorizzazione, da me ricevuta e gradita ma che purtroppo dovesse creare in altri dispiacere per la mia dipartita, ringrazierei per “la stima”, per “la simpatia”. Non certo per “la solidarieta’”. Alla solidarieta’ penserei soltanto in caso di bisogno. In caso di mia sofferenza.
    A proposito: e’ concesso sapere a quale nuova mansione si e’ pensato di destinare Michela “portandola al Castello”? Ovvio che nessuno e’ tenuto a dare una risposta a questa mia domanda, ci mancherebbe, soprattutto in questa sede, ma credo che tale risposta (oltre, lo ribadisco, all’ascolto dell’interessata Michela) aiuterebbe a farsi un’idea piu’ precisa sul tipo di classamento di Michela che comporta la chiamata al castello (di nuovo chiedo venia per la lettera minuscola tributata a un sostantivo comune).

    Per quel che mi riguarda (e per quello che riguarda le non poche persone con le quali avro’ modo di entrare in relazione in ambito chiantigiano e che di me hanno qualche stima), riaffermo il mio diritto di fare lobbying (un’attivita’ sacrosanta con la quale il cittadino qualunque puo’ influire sulla realta’ che lo circonda). Pertanto posso assicurare che non rimettero’ mai piu’ piede oltre la soglia del suddetto bar, a meno che Michela non venga rimessa al posto che a mio giudizio merita.

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  18. Avatar di Elisabetta Viti Elisabetta Viti ha detto:

    …Condividendo interamente i commenti di Stefania e Andrea, ci auguriamo tutti, Signor Esposito , che sia come Lei dice,…e che la “nostra” Michela non vada a rifinire,con la sua riconosciuta professionalità, a rifare i letti…o altre faccende di poco conto. Ci dispiace solo che non sia stata valutata l’importanza di collocare al Bar, personale altrettanto valido e competente ( anche nella conoscenza delle Lingue ,ital.e straniere,oltre che del territorio ), interrompendo e quasi vanificando il lavoro di chi ,negli anni,aveva creato dal nulla ,un punto di riferimento importante nel luogo, anche a livello umano.Siam certamente “tranquilli”,xkè è cosi’ che va in Italia…Niente di nuovo sotto il cielo…

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  19. Avatar di roberta poggesi roberta poggesi ha detto:

    Gent.lissimo Sig.Esposito volevo puntualizzare che io non manifesto alcun razzismo verso stranieri e tantomeno rumeni visto che la professione che esercito mi porta ad aver numerosi contatti con persone di tutto il mondo che apprezzo e stimo…Il mio discorso voleva ricollegarsi al pensiero della sig.ra Pianigiani e del sig.Cintolesi che hanno perfettamente compreso e capito fino in fondo le mie parole…mi dispiace di essere stata fraintesa…ritengo che stare al pubblico in un locale caratteristico ed unico come quello del bar di Vertine presupponga un ottima conoscenza della lingua italiana ed anche di altre lingue ed il solo fatto di essere inserito nella cultura locale e popolare chiantigiana valorizzi quel luogo rendendolo unico! Interagire con i clienti e poter raccontare loro aneddoti su una parte di Toscana densa di storia era un compito che Michela sapeva svolgere molto bene e che naturalmente chi non è di qui non può conoscere fino in fondo non avendoci vissuto!!!
    Questo è il mio modesto pensiero e non credo di avere offeso nessuno!!!

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  20. Avatar di migliaccio franco migliaccio franco ha detto:

    non capisco questa passione per la Signora Michela che non conosco e che sicuramente sará bravissima. Conosco il bar, ci vado volentieri e spesso. Ma questo osannare la persona tirando in ballo prodotti autoctoni, rumeni e quant’altro, mi sembra estremamente esagerato. Anzi, a mio parere state mettendo in grossa dfficoltà la Michela stessa con l’azienda. Ma vi rendete conto??? Certo, ognuno puó esprimere la propria opinione ma non vi sembra di esagerare? Limitatevi ad augurare a Michela tutto il bene possibile senza esprimere giudizi di basso livello. Non sono l’avvocato del direttore di Spaltenna (avrà sicuramente la capacità di rispondere da solo se vorrà) ma penso che affermazioni del tipo “ragionare col basso ventre” siano davvero ridicole e offensive. In fondo cosa c’é di male se un bar cambia un dipendente? Siamo sicuri che Michela non sia contenta? É nostra competenza sapere cosa fará? Faccio un appello a Michela di esprimersi cosí tutti saremo felici e contenti (o scontenti). Per quanto riguarda i rumeni, mi dispiace signora Poggesi e Sig. Cintolesi ma io percepisco come il sig Direttore una certa ostilitá verso le “signorine rumene”…. Forse perché anche io “terrone” all’estero…. non so, ma l’italiano é lingua di mia conoscenza, pur essendo professore di matematica in pensione. E continueró a metter piede in quel bellissimo e carinissimo posto che è il bar di vertine perché non credo che per semplice “sfizio” il direttore abbia deciso il cambiamento. Michela, potrà daci atto. un caro saluto a tutti. Contrari e non

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  21. Avatar di Filippo Cintolesi Filippo Cintolesi ha detto:

    Sara’ che io abbia esagerato… Francamente mi pare esagerato, soprattutto molto poco congruo, esprimere perplessita’ sul tributo di stima e simpatia che una persona ha ricevuto, evidentemente da persone che hanno avuto modo di conoscerla. Se, a suo stesso dire, il Prof. Migliaccio non conosce la Sig.ra Michela, che senso ha che “non capisca” la “passione” che altri nutrono per lei? Come potrebbe mai capirla? Come puo’ ritenere “esagerate” le espressioni di stima e simpatia (nessun osanna) per una persona che afferma di non conoscere? A questo proposito, intendera’ forse dire che non la conosce personalmente, ma da un punto di vista professionale non puo’ non conoscerla se veramente al bar di Vertine ci va spesso, visto che negli ultimi tre anni e’ l’unica persona che lo ha mandato avanti. A questo riguardo la prego non si confonda: le espressioni di stima e simpatia destinate a Michela da svariati commenti sono totalmente disgiunte e indipendenti da considerazioni sull’autoctonia o meno di prodotti e persone, espresse da UN SOLO commento. La stima espressa per Michela da tutti quanti proviene da tutt’altre considerazioni. Se si vuole capire questo, bene, se invece si vuole continuare a zuppare il pane nell’infelice espressione di UNA SOLA PERSONA, prego si continui pure ma in completo soliloquio.
    Soprattutto mi pare esagerato e non poco, ma estremamente, da parte sua ventilare possibili difficolta’ e riflessi negativi sulla Sig.ra Michela per causa di opinioni legittimamente espresse su questo blog da altre persone. Stiamo scherzando, voglio sperare…
    Opinioni, le mie, sia pure forti e decise ma che io ribadisco con convinzione, e che non accetto vengano da alcuno “limitate” a meri auguri di ogni bene. Che esse opinioni vengano da chicchessia capite o meno.

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  22. Avatar di Selvaggia Selvaggia ha detto:

    …poche parole la legge parla chiaro!

    Il demansionamento è l’assegnazione di un lavoratore a mansioni non correlate all’inquadramento contrattuale e la sottrazione delle mansioni precedentemente esercitate. Un lavoratore dipendente dovrebbe essere destinato alle mansioni per le quali è stato assunto o a mansioni equipollenti. Un datore di lavoro può assegnare il lavoratore ad altre mansioni, diverse dal contratto di lavoro, purché le nuove mansioni siano considerabili pari a quelle di assunzione. Il lavoratore che subisce un demansionamento può agire in giudizio per chiedere la condanna del datore di lavoro alla reintegrazione delle sue mansioni precedenti e un risarcimento danni sui danni subiti alla propria professionalità e all’immagine. Viceversa, in caso di assegnazione a mansioni superiori il lavoratore ha diritto ad un trattamento corrispondente all’attività svolta. In caso di attività lavorative pratiche in modo promiscuo, dovrà essere valutato quale di queste è quella prevalente.

    Il demansionamento è l’assegnazione di un lavoratore a mansioni inferiori rispetto a quelle di assunzione o rispetto a quelle considerate in base alla classificazione professionale. Un datore di lavoro può destinare il personale a mansioni diverse, purché queste ultime siano pari o equivalenti a quelle che risultano dall’inquadramento contrattuale del lavoratore. Il demansionamento è anche conosciuto con il termine di mobilità verso il basso. Il divieto di assegnazione a mansioni inferiori (demansionamento) è espresso dal legislatore nell’articolo 2103.

    Deroghe al demansionamento. Lo stesso legislatore può disporre delle deroghe al divieto in alcune specifiche ipotesi e fattispecie. Ad esempio, in caso di esigenze straordinarie sopravvenute e temporanee il demansionamento può essere ritenuto legittimo se le nuove mansioni non appartengono a lavoratori di professionalità meno elevata (Cass. n.6714/2003) o per il tempo necessario alla formazione necessaria per acquisire una maggiore professionalità (Cass. n.2948/2001). La deroga al demansionamento possono essere previste anche se l’assegnazione temporanea è finalizzata a rispettare il diritto delle lavoratrici a non essere assegnate a mansioni pregiudizievoli per la salute, ecc. Le deroghe al mansionamento sono tutte caratterizzate dalla “temporaneità” e in tutti i casi il lavoratore conserva la medesima retribuzione e qualifica originaria.

    Reintegrazione e risarcimento. In caso di demansionamento il lavoratore può contestare la decisione del datore di lavoro dinnanzi ad un giudice, chiedendo la reintegrazione delle mansioni prevedenti o l’assegnazione a mansioni equivalenti al suo inquadramento. Il lavoratore può anche richiedere un risarcimento danni nel caso in cui il demansionamento gli abbia causato un danno alla sua immagine o alla sua professionalità.

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  23. Avatar di migliaccio franco migliaccio franco ha detto:

    caro Filippo, perché esasperate questa situazione? perché dovete mettere in difficoltá la Michela? Hanno cambiato e leggo dal direttore per promozione: perché non credergli? suvvia, il cimitero degli indispensabili è pieno. e poi, vi rendete conto delle offese? dire che qualcuno ha ragionato col basso ventre significa dire che la signorina rumena l’ha data al direttore e michela perde il posto per questo motivo. ma vi rendete conto??????????????? queste sono offese, calunnie, che vanno oltre qualsiasi affermazione di civile disappunto. Michela sarà bravissima, sicuro filippo, mi fido di quello che lei dice. ma non si puó andare oltre. La signora Poggesi fa un’affermazione pesante, la signora Viti parla di basso ventre……… come puó notare non si tratta di una sola persona. State, a mio modesto parere, creando una situazione tale che puó solo creare grossi ma grossi problemi solo ed esclusivamente alla Michela. Io concordo con lei, su un blog si esprimono opinioni ma se esse diventano offese e calunnie beh, le cose possono prendere una brutta piega. Insomma, si metta anche nei panni di un direttore che viene pubblicamente tacciato di scopatore di bariste e si metta nei panni della barista rumena che viene picchiata dal marito per aver appreso una notizia simile. non rovinate la gente. quello che si scrive su nternet é cme inchiostro indelebile, facciamo attenzione. esprimiamo i nostri concetti nei limiti della correttezza e della lealtá

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  24. Avatar di Elisabetta Viti Elisabetta Viti ha detto:

    …Se mi son permessa l’espressione “ragionare col basso ventre”, è solo in risposta all’affermazione di Dario,che dice “gli immeritevoli detentori del capitale non ci capiscono una fava,…oppure con la stessa ci ragionano”…Ragionar col basso ventre NON è, x ME , né ridicolo e né offensivo , ma è un ragionar CONCRETO! E in Italia,in tante faccende lavorative e non ,si “ragiona”con estrema concretezza !…Lungi da me offendere qlkuno…E quando dico che mi auguro che Michela non vada a rifinire a rifare i letti,(dignitossissimo lavoro da sempre) é xké chiunque può farlo,mentre Lei sarebbe sprecata,proprio x la sua riconosciuta professionalità… Quindi , Signor Esposito e Signor Migliaccio, non ce ne vogliate x questo clamore riguardo a Michela: c’è chi ragiona col cervello e chi “concretamente”…noi,clienti di quel Bar,ragioniamo COL CUORE, stufi di assistere ,in generale, a sterili cambiamenti…Un caro saluto a tutti Elisabetta

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  25. Avatar di Elisabetta Viti Elisabetta Viti ha detto:

    Leggo ora ,Signor Migliaccio ,il suo commento. E son basita dalle conclusioni a cui Lei è pervenuto credendo d’interpretare l’espressione da me usata.Me ne dissocio pubblicamente.Lei si rende conto di quello che ha scritto?!..Non credo. Nessuno ha mai affermato quello che Lei sostiene,tanto meno io!Nessuno vuole esasperare la situazione,nè mettere Michela in difficoltà,nè tacciare o accusare il Direttore di chissà quali nefandezze.Ci mancherebbe ! Il Direttore ha creduto giusto assegnarla ad altre mansioni. Non c’è altro.Se non il nostro dispiacere di non vederla piu’ dietro al bancone,e di poterlo esprimere,questo dispiacere.TUTTO QUI.Se qlkuno ha esagerato e frainteso molto,è solo Lei,mi creda ! Con dispiacere ,Elisabetta

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  26. Avatar di migliaccio franco migliaccio franco ha detto:

    bene, sono molto piú tranquillo dopo i suoi commenti.. Almeno ha chiarito i suoi concetti, Signora Viti. é bello vedere gente che ragiona con il cuore, come lei, ma alla base di alcune scelte ci possono essere motivazioni valide e magari adesso ci stiamo ingiustamente accanendo contro delle persone. Io, ripeto, non conosco Michela, non conosco il Sig. Esposito, e quindi non mi permetto di giudicare. Ci saranno ragioni valide alla base di tutta la questione. rispettiamole senza giudicare. commentare si, offendere no, tutto qui. Poi, la cosa migliore sarebbe una: MICHELAAAAAA parli, dica qualcosa, cosí saremo tutti consapevoli e contenti. :-))))))) Su ragazzi, rilassiamoci un po’.

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  27. Avatar di Filippo Cintolesi Filippo Cintolesi ha detto:

    Egregio professor Migliaccio, mi permetta di rispondere al Suo intervento dell’1,26 di questa notte. Vedo che insiste col suo tono estremamente fuori luogo dell’accusa di mettere in difficolta’ la dipendente “promossa” (sarei proprio curioso di sentire l’interessata, la quale nel frattempo ha ringraziato gli intervenuti per la “solidarieta’”). Insiste cioe’ a voler sventolare lo spettro di una ritorsione contro una persona totalmente estranea a quanto e’ stato espresso su queste colonne. Addirittura Lei non si perita minimamente di far scivolare il registro linguistico verso espressioni “cimitero degli indispensabili”. Meno male che Lei e’ professore (ancorche’ di matematica) che rivendicava l’italiano come lingua di Sua conoscenza, da un lato; e che parla di “esasperazione” della situazione! Saremmo “noi” (ma NOI chi, Professore?) a esasperare la situazione, dunque?
    Lei parla di offese e calunnie espresse su un blog. Forse intendeva dire: diffamazione; la calunnia e’ ben altra cosa; la prima e’ un delitto contro l’onore della persona, la seconda, ben piu’ grave, contro l’amministrazione della giustizia. A parte le accuse di “razzismo” e di “incivilta’” (classificabili come offese) formulate da utente a nome Amedeo Esposito, devo ancora leggerne di offese e diffamazioni su questo thread, Prof. Migliaccio.
    Pero’ visto che siamo in argomento di offese e di diffamazioni mi lasci precisare una cosa, relativa alla Sua spiacevole insistenza a dare del “voi”, ossia a fare di ogni erba un fascio fra quanti hanno espresso commenti a questo post: faccio notare che attribuire arbitrariamente a taluno pensieri o parole non dette o mai nutriti non e’ un’attivita’ commendevole. E se fra questi pensieri o intenzioni attribuite ci sono delle offese, delle diffamazioni, delle accuse di danneggiare l’altrui carriera, io suggerisco di prestare molta attenzione: si potrebbe correre il rischio di commettere cio’ di cui si vanno accusando altre persone, ossia proprio una diffamazione. E, sembra purtroppo opportuno ribadirlo, questa ultima precisazione e’ cosa che riguarda solamente l’eventuale diffamato e l’eventuale diffamante, di sicuro non l’ignara dipendente di cui si e’ cominciato a parlare, e si conclude, tessendone le lodi.
    Voglio concludere questo mio intervento, sperabilmente l’ultimo, facendo un’osservazione relativa al Suo ultimo commento delle 8.56, Professor Migliaccio. Sembra di capire che Lei evoca il rispetto delle opinioni. Mi permetto di rilevare che fa parte delle opinioni anche il giudizio eventuale di quelle altrui. Non capisco quindi cosa significherebbe il “rispetto senza giudicare” di cui Lei parla riferendosi alle ragioni che avrebbero portato alla destinazione ad altro incarico della dipendente. Posso ben capire se Lei, non conoscendo Michela, non conoscendo il Sig. Esposito, “non si permette di giudicare”, anche se capisco meno come Lei possa dirsi assiduo frequentatore del bar di Vertine e al tempo stesso dire di non conoscere l’unica persona che negli ultimi tre anni e’ stato dato di vedere come staff in quel locale (s’intende conoscenza professionale perche’ tanto basta ai fini della presente discussione). Permetta tuttavia ad altri che magari Michela conoscono, di giudicare non dico le ragioni di una mossa, assolutamente imperscrutabili, ma la mossa stessa. E, le ribadisco ancora una volta, il giudizio di tale decisione, che io non solo mi permetto, ma riaffermo, non ha nulla a che vedere con offese che sarebbero state pronunciate, nel caso eventuale, da altri. Se Lei dovesse ancora rispondermi sull’argomento, La invito cortesemente a tenere conto di questo fatto e ad astenersi dall’associarmi a condotta offensiva, diffamatoria, o altro di meno che irreprensibile.

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  28. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Ben venga una chiarezza delle proprie affermazioni spiegate in una forma e in un modo più corretto del linguaggio spicciolo quotidiano come ha fatto la Viti.
    Ma che in linea generale siano state scritte delle scempiaggini non ci piove.
    Scempiaggini che sono tali da sotto qualsiasi aspetto le si voglia intendere o interpretare o usare.
    Le scempiaggini uscite in due commenti, uno dei quali ora spiegato un pò meglio e rientrato nei ranghi della normalità, fanno più male a chi le afferma come espressione del proprio pensiero poco raffinato.
    Se mi consente professor Migliaccio, lei avendo dovuto occuparsi di numeri e matematica è un intellettuale, mentre io per radici contadine e scelta nell’ occuparmi di terra, probabilmente sono l’unico vero terrone si affaccia qua sopra e rivendico con orgoglio e passione questo legame con la terra e questo termine.
    Poi sarò ingenuo, ma non vedo come possano influire dal punto di vista lavorativo i commenti di cui sopra detti da altri soggetti per una persona stimata da chiunque abbia frequentando il bar non sporadicamente, ( da frequentatore del locale, professore, sicuramente l’ha vista più volte anche lei) stima che oltre a dare lustro alla nostra barwoman è anche lustro per l’azienda che l’ha promossa alla pieve a fare altro come nelle sue legittime decisioni.
    Da cliente proverò nostalgia della sua presenza, credo lo posso affermare liberamente, come affermo che non cesserò certo di essere un cliente del bar avendo modo di portarci le diverse persone mi conoscono e vengono a trovarmi da ovunque.
    Lei non è, professore, l’avvocato difensore del direttore come io non sono l’avvocato difensore della barista, la risposta lasciata precedentemente da Michela a me basta per ciò è e resta un gesto di riconoscimento professionale.
    Il resto totno a ripetere sono scempiaggini e nella mia modesta esperienza personale, dopo essere stato messo alla porta da un’azienda di cui ero responsabile, che non aveva avuto il tempo di assumermi, se le scempiaggini dette e orchestrate sul mio conto avessero sortito effetto, avrei dovuto emigrare al polo per fuggire dalla mole di malignità scaricatemi addosso un pò per sport, un pò per divertimento, un pò perchè non avevo avuto la forza fisica in quel momento di strillare e stroncare verbalmente sul nascere cose assurde.
    Qui per fortuna la possibilità di stroncare cose assurde c’è e lei mi pare un ottimo utilizzatore di questa possibilità.

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  29. Avatar di migliaccio franco migliaccio franco ha detto:

    egregio sig. pagliantini, forse non riesco a spiegarmi. sarà la mia età, rimbambito pesionato. io vorrei solo spiegare a qualcuno che purtroppo il mondo va anche cosí. i ringraziamenti vanno benissimo ma quando si va oltre si rischia di rovinare le perone. immaginiamo il direttore di spaltenna incazzato per tutte le cazzate scritte sul basso ventre, le rimene, ecc…. Potrebbe prendere decisioni estreme, no? perché dobbiamo alimentare tutto ció? sto semplicemente tendando di dire che non fa bene a nessuno. sig. cintolesi, io il bar di vertine lo frequento forse piú di lei, almeno 3 volte al giorno solo li durante l’estate. non me ne vorrà ma io al bar ci vado perché amo il posto, non certo per michela. Michela mi scusi, spero coprenda 🙂 Si rilassi sig cintolesi, non si faccia prendere da slanci. in fondo stiamo discutendo. Si agita a tal punto da minacciare conseguenze da tribunale……… si rilassi e vada a prendere un bel caffé a vertine. a proposito, quando apre ? anzi, le propongo di andarci insieme cosí stemperiamo gli animi

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  30. Avatar di Filippo Cintolesi Filippo Cintolesi ha detto:

    La invito a rileggersi, esimio professore: il primo a parlare di “offese e calunnie” (unica ricorrenza linguistica di ambiti tribunaleschi) e’ stato Lei; il primo (anzi: l’unico) a ventilare (vedo che continua) la rovina di persone totalmente non solo innocenti ma addirittura ignare, e’ sempre Lei. Prendo atto che Lei non conosce ne’ la barista ne’ il direttore. Ne devo desumere che i Suoi commenti in materia sono totalmente astratti e generici. Se ne deduce quindi che per Lei e’ assolutamente normale che da una situazione simile possano derivare conseguenze negative (la rovina, addirittura) per chi non c’entra assolutamente niente. Dice che il mondo “purtroppo” va cosi’? Forse il Suo mondo, professor Migliaccio, non certo il mio. Il mio mondo e’ popolato di uomini. E gli uomini dicono pane al pane e vino al vino. Si guardano negli occhi quando parlano e se ritengono che qualcuno li stia offendendo, se la prendono con il diretto e immediato responsabile. Non attuano vendette trasversali.
    Lei frequenti pure il bar di Vertine quanto e piu’ di me, non mi risulta che questo sia un attestato di merito.
    Quanto alla mia rilassatezza che Lei cosi’ poco educatamente esorta, non si preoccupi che sono rilassatissimo, ma se per caso desiderassi stare in stato d’animo agitato non credo sia cosa che possa o debba riguardarLa.
    Mi fa piacere notare che il Suo stile, che avevo gia’ intuito dalla sostanza dei concetti incongrui e scomposti, emerge ora anche alla luce della forma dell’espressione, al di la’ della Sua posizione di insegnante a riposo. Mi vorra’ perdonare ma non credo che avro’ il piacere di prendere un caffe’ insieme a Lei, fin qui unico che mi pare abbia qualche pensiero da stemperare.

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  31. Avatar di Elisabetta Viti Elisabetta Viti ha detto:

    Mi dispiace sinceramente,Siglior Migliaccio,che abbia interpretato e LO RIPETO, con molta “pesantezza” le mie parole, dandogli un senso offensivo e calunniatore che NON hanno. Se mi conoscesse di persona, capirebbe davvero,che non è nel mio carattere mancare di rispetto o causar disagio a qlkuno.Anzi.Nel mio commento scritto stanotte credo di esser stata molto chiara,anche nei riguardi del Signor Esposito, cui nessun ,e men che mai io,voleva mancar di rispetto. Sul blog di Andrea scriviamo xkè ci piace e xkè amiamo questa nostra terra, e vorremmo che le cose ,in generale,iniziassero a funzionare davvero nel rispetto di tutti e di tutto, proprio partendo dalle piccole realtà locali,che viviamo sulla nostra pelle. E’ lavorare col “cuore”,come fa Michela ,e tanti come lei,che mettono passione in ogni cosa. E questo “arriva” alla gente.Glielo assicuro. E spero tanto che la nuova venuta al Bar di Vertine, lavori con altrettanto entusiasmo come chi c’era prima di lei,e riesca ad apprezzare e trasmettere ai clienti la cultura di questi posti cosi’ amati da chi ci vive. Buona Domenica a tutti Elisabetta

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  32. Avatar di mario mario ha detto:

    …mamma mia !..ma qui sta diventanto un caso ”non più da bar”..ma da ”bolli e controbolli!”…faccia qualcosa ..”direttore”.. ! 🙂 (magari andate tutti al bar di vertine ed incontratevi ..davanti ad una spuma bionda..o mora)

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  33. Avatar di migliaccio franco migliaccio franco ha detto:

    brava elisabetta, questi a mio parere sono i toni giusti. Va bene SIGNOR Cintolesi, niente caffé.

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  34. Avatar di matteo matteo ha detto:

    ooooh, ragazzi, che caciarata. Suvvia Cintolesi, si faccia una pentola di camomilla e inviti o’ professore a prendere un caffé. In fondo, ha ragione anche lui. Magari vengo anch’io 😉

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  35. Avatar di Filippo Cintolesi Filippo Cintolesi ha detto:

    La caciarata mi pare che la stiate facendo voi. Se la faccia lei la pentola di camomilla, sor Matteo, magari anche corretta sambuchina.
    A me personalmente il Signor Professore non ha da darmi ne’ di bravo ne’ di giusto perche’ difficilmente quello che io ho scritto potra’ mai prestarsi a interpretazioni strane. Quindi, vivaddio, esulo dall’ambito delle pagelline e delle bacchettate e non ho nessun bisogno della sua benevolenza interpretativa.
    Il tono da me adottato non cambia dall’inizio alla fine. Non ho da sdrammatizzare o da mandare in vacca o a tarallucci e vino proprio nulla. Misurato ritengo di essere stato all’inizio e misurato ritengo di rimanere ora. Non ho io evocato cimiteri o licenziamenti prima, non devo farmi perdonare o accarezzare ora.
    Non cosi’ invece chi -unico fra tutti i partecipanti a questa discussione- ha ripetutamente agitato lo spettro di terribili conseguenze per una dipendente che e’ stata destinata ad altro incarico a quanto sembra fra le perplessita’ di molti. Eppure, c’insegna lo stesso professore, non si e’ trattato di un trasferimento punitivo. Al contrario: e’ stata premiata! E’ stata valorizzata proprio perche’ riconoscendole le sue qualita’ e’ stata “portata al castello”. E ora, invece si suggerisce, dovrebbe rischiare grossi problemi, di essere “messa in difficolta’”, addirittura di essere “rovinata”! il tutto per una sciocca discussione avvenuta da qualche parte su internet fra terze persone! Ma non ci sembra un po’ strano e contraddittorio tutto questo?
    Allora: e’ stata premiata o sara’ rovinata?? Siamo tutti in ansia.
    A rileggere il quadro dipinto dal professore che da’ i voti ai toni giusti e a quelli sbagliati, c’e’ da rimanere sbalorditi: si ipotizza, peggio, si da’ come assolutamente probabile (cosi’ va il mondo…) un direttore di Spaltenna incazzatissimo per tutte le cose scritte sull’argomento da perfetti sconosciuti, che prende “decisioni estreme”. Decisioni estreme per la carriera di una persona da lui stesso pubblicamente elogiata, e di cui si anticipa che viene portata al castello come promozione, come avanzamento!! Un simile cambiamento di umori soltanto per quattro scempiaggini (letteralmente quattro) forse scritte, forse immaginate e malinterpretate, su un blog! E questo comportamento volubile ipotizzato, dato anzi per probabile dal professore, come si dovrebbe qualificare? Non sarebbe, questo si’, un ragionare col basso ventre? Io lo definirei addirittura ragionare con l’intestino. Di sicuro questo comportamento ipotizzato non sarebbe un modo di fare molto professionale da parte di un Direttore che non conosco di persona ma che so essere di un’azienda che invece conosco per nome e per fama. Dubito proprio che la Castello di Spaltenna SRL avrebbe messo al suo posto di Direttore, o che a tale posto lascerebbe, una persona che si lasciasse influenzare in modo totalmente umorale e irragionevole da eventi totalmente estranei alla professionalita’ di un(a) dipendente (ritenuta anzi molto valida) al punto da danneggiarlo/a solo perche’ altre persone hanno espresso giudizi non graditi a proposito di una questione che lo/a riguarda. L’ipotesi piu’ e piu’ volte suggerita dal professore appare quindi del tutto peregrina. Il Direttore di Spaltenna, azienda di tutto rispetto, non si comporterebbe mai come immaginato dal professore, sono pronto a scommetterci. E’ un Direttore del personale, mica l’ultimo dei magazzinieri rabbiosi e irascibili capace di tornare a casa semisbronzo e picchiare moglie e figli solo perche’ sul lavoro qualcuno lo ha contraddetto! Ce lo immaginiamo che razza di pubblicita’ negativa per l’azienda costituirebbe un simile accaduto? Ma non scherziamo…

    Piu’ si rilegge tutto questo scambio e piu’ ci si puo’ convincere che chi si deve dare una bella calmata, eventualmente con l’ausilio della bevanda nervina preferita, non e’ certo il sottoscritto.

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  36. Avatar di matteo matteo ha detto:

    mamma mia…….. é incazzato di brutto Professó. 🙂

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  37. Avatar di matteo matteo ha detto:

    Sor Pippo, stempera un po’ suvvia. in fondo che ti ha scritto il prof? Dai, facciamo pace 🙂

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  38. Avatar di matteo matteo ha detto:

    andrea, pensaci tu 😉

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  39. Avatar di Elisabetta Viti Elisabetta Viti ha detto:

    Francamente non pensavo nemmeno io,Filippo , che quanto ho scritto potesse essere interpretato e sottintendesse quello che ha “sventolato” il signor Migliaccio…,che invito ANCORA,a rileggersi i miei ma soprattutto i SUOI INTERVENTI. Non aspiro a pagelle o consensi. E i miei toni son sempre stati pacati,certamente ,x certi versi ironici,se non sarcastici. Ma non ne vedo il problema.Posso condividere nella sostanza,quanto detto nell’ultimo intervento,dal Cintolesi.E aggiungo,x finire,che non credo affatto che il trasferimento di Michela sia una promozione,ma spero tanto di esser smentita,x buona pace di tutti. Saluto,ringraziando Andrea x la pazienza …Elisabetta

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  40. Avatar di matteo matteo ha detto:

    Elisabetta, bastaaaaaaaaaaa. la prossima volta, quando scrivete, pensate a TUTTE le possibili conseguenze. Mica sono tutti intellettuali com SorPippo. Ci sono anche i professori, gli idraulici e i pazzi come me, che possono leggere certe cose in maniera diversa. Io ho cercato i sdrammatizzare (nonostante il filosofo SorPippo scrive il poema) e tu ricominci??? dai, beviamoci sopra un caffé, magari a Vertine! 🙂

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  41. Avatar di Rossano Rossano ha detto:

    Mi accodo a tutti i vostri commenti… e voglio sposare in “toto” il post di Vita… che rispecchia benissimo il mio pensiero: “Carta vincente non si cambia!” ed anche io rimango stupito di come tante volte la gente decida di attuare certe politiche…

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  42. Avatar di Elisabetta Viti Elisabetta Viti ha detto:

    …suvvia,Matteo…ti preparo anche a te,una tisanina “della sera”,x rilassarti….Siam appassionati,…che ci vuoi fare?!…ma tranquillo…é solo uno scambio di opinioni. E va bene cosi’…Certo, il Cintolesi, coi suoi commenti ,funge da “narcotizzante”…(me lo concedi,Filippo?)…ma poi uno si rianima…e va avanti…Un saluto a tutti Elisabetta

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  43. Avatar di vita vita ha detto:

    Tante parole…………conferenze e dibattiti, questo è il Paese dei dibattiti!! ma alla fine, il discorso è, che nella risposta di Michela non si percepisce felicità per il cambiamento!

    Caro direttore, semplicente! sentiamola Michela se è contenta di fare carriera o di rimanere nel suo ridotto!

    Delle parole del Sig. Migliaccio se ne faceva anche a meno, hanno alimentato solo casino….

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  44. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Ci attende un periodo duro e di sacrifici ma con la fortuna di trascorrerlo in un posto bellissimo, conosciuto e apprezzato con passione in ogni parte del mondo.
    Che sia una stagione di buon lavoro e soddisfazioni per tutti.

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  45. Avatar di silvana biasutti silvana biasutti ha detto:

    Un bar, come un’impresa, è fatto da chi ci lavora. Una volta – prima dei sobri e delle sciurette – si chiamavano risorse umane.
    Il successo del Bar era molro legato alla gentile signora che stava dietro al banco. Non mi meraviglia per niente che vi siano espressioni di rammarico. Non mi meraviglio neppure per quel po’ di dietrologia che scaturisce per l’occasione; per una ragione precisa.
    Nel mondo del lavoro sta succedendo tutto il peggio che mi sembrava fosse stato superato in questi decenni; la penso come Altan e – ripeto – vedendo ciò che succede in giro, divento sospettosa.
    P.S. purtroppo non posso stare davanti al computer sufficientemente, altrimenti argomenterei.

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  46. Avatar di francesco francesco ha detto:

    ok, Michela é bravissima. Ma bastaaaaaaaaaa. Sti discorsi da fondamentalisti chiantigiani mi hanno rotto. Ma andate a lavorare.

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  47. Avatar di Letizia Letizia ha detto:

    Ogni tanto passo qualche week-end in Chianti che adoro e covo in cuore il sogno di comprare casa in Vertine per passarvi i miei momenti liberi al posto di una rapida visita.
    La scorsa estate eravamo ospiti nella casa di campagna posta in Greve di un collega di mio marito e venivamo molto spesso al paese finendo per prendere l’aperitivo in quella stupenda piazzetta.
    In una di quelle occasioni in cui ricordo di essere stata sola con le bambine, credo di aver scambiato alcune parole con il professore, che trovai persona di gusto e di grande cultura e lo ricordo ora con piacere in quell’agosto, se non erro dello scorso anno.
    Sono negata per i nomi lo confesso, ma credo si fosse proprio trattato del professore, parlammo di pittura rinascimentale e restauro di libri antichi.

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  48. Avatar di Elisabetta Viti Elisabetta Viti ha detto:

    …Ci vada Lei a lavorare, Signor Francesco,con rispetto parlando…. O a “fare la calza “, se preferisce (è anche tornata di moda..).Nessuno la trattiene su questo blog,di vivaci commenti….Non conosco “fondamentalisti chiantigiani”,che mi sembra considerazione esagerata…Gente appassionata,che suda lavorando nel territorio, SI!…E qual’é il problema?…Troppe cose importanti “scivolano”addosso,nell’indifferenza generale…Se in questo blog parliamo fra emeriti sconosciuti di cose suggerite dallo stimato Andrea,che problema Le crea?..Le RIPETO : nessuno la trattiene…Un saluto,cmque..Elisabetta

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  49. Avatar di Elisabetta Viti Elisabetta Viti ha detto:

    …mi perdoni,Signora Letizia,…Ma ho il dubbio,x gli “spropositi”scritti su questo blog , che non si tratti dello stesso professore,….ma la mia ,è solo una sensazione…Buona giornata a tutti Elisabetta

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  50. Avatar di Rana87 Rana87 ha detto:

    Carta vincente non si cambia!EVVIVA MICHELA e bastaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!

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