Le nane del Parco Sempione

Un oasi all’interno di una città asbrurgicamente grigia dove gli eventi culturali e ricreativi vengono pubblicizzati il giorno dopo sulla stampa lamentandosi che la cultura non tira e non se la fila nessuno.
Il Parco Sempione con qualche scarabocchio di neve diventa addirittura delizioso nel vederci giovani a passeggio, cani tuffarsi nel bianco come le ragazze dopo scuola e  manager rampanti sembrano donne, che lasciano il taierino verde pisello con le scarpe a punta per dieci minuti di tintarella prima di  fare uno studio di settore sul calo vendita delle supposte.

Al laghetto passano signore con pane avanzato e dolciumi secchi, che sbriciolano con garbo e  lanciano alle nane (che qui chiamano germani reali) mentre lasciano il resto sulle panchine per gli uccelli più piccini.

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0 Responses to Le nane del Parco Sempione

  1. Avatar di an an ha detto:

    Con la neve ha un aspetto più umano persino Milano.

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  2. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Concordo, ma qui c’è sempre da stare vispi e guardinghi che se non sei quotato in borsa non ti guarda nessuno.
    Però poi ci sono le signore portano da mangiare agli uccellini del Parco Sempione e ti riconciliano con il mondo.

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  3. Avatar di silvana biasutti silvana biasutti ha detto:

    Milano è umana. Anche nella sua (talvolta) disumanizzazione.

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  4. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Diventa umana quando rallenta e la neve copre le frette quotidiane di correre per non arrivare mai da nessuna parte.
    Poi la neve si scioglie e torna normale.

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  5. Avatar di Federica Dané Federica Dané ha detto:

    Il Parco Sempione l’ho riscoperto in queste giornate di estate. La mattina presto è bellissimo camminare. Si possono osservare alberi provenienti da ogni parte del mondo. Non essendoci la solita cagnara di gente che suona bonghi o urla, ho potuto anche ascoltare il tocco del picchio, e poi scorgerlo in cima a delle conifere. Rallentando il ritmo, non correndo in competizione (come se si fosse sull’asfalto e non in un parco) e andando nell’ora giusta, il parco è bellissimo. Sono le persone che fanno la differenza…c’erano soprattutto stranieri, cinesi e orientali…molto educati e silenziosi. Il problema è stato il rientro di gente questa settimana, al ritorno dalle ferie, ecco che arriva la confusione, chi urla…il solito marpione che incomincia a importunare con un “ciao bella” e a seguirti, magari non ti fa niente, ma la paura c’è…eppure non sono neanche una bellezza! Pensieri di fine estate…..Grazie per questo bell’articolo. Federica

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  6. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    In un posto di scarpe a punta come milano, il parco Sempione è una vera oasi per chi ama la pace e il silenzio e quando i milanesi sono in vacanza il parco diventa sicuramente più bello, concordo con te Federica.

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