Sotto le torri

I botti meglio riusciti e coreografici sono quelli di uno stare insieme cordiale all’ombra di gattini si leccano davanti al fuoco e piatti coperti da sapori semplici di ciò  viene definito come piatto povero perchè  era il carburante di gente di fatica, ma allo stesso tempo gente enormemente fiera e dignitosa che avrebbe tanto da insegnare nel silenzio di impercettibili alzate di spalla e smorfie  di occhi.

La semplicità è il combustibile  per le idee migliori,  i sapori più intensi, i vini più saggi, (deterrente per scarpe a punta ) mentre l’acquacotta alla maremmana e il baccalà con la scorza di limone cotto nel tegame di coccio, se venissero portati negli scenari di guerra farebbero sedere  tutti al tavolo della pace.

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0 Responses to Sotto le torri

  1. Avatar di essebì essebì ha detto:

    A furia di sentir citare le “scarpe a punta”, sono stata condizionata.
    Dovendo fare un po’ di trullallero trullallà, la sera di fine anno, ne ho infilato un paio – vecchie, gloriose e (mi permetta) di classe. Poi ho pensato a te e alla cena che sarebbe stata toscanissimamente preparata e … ho optato per un modesto poio di punte più arrotondate!

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  2. Avatar di anna maria anna maria ha detto:

    Dove trovo la ricetta del baccalà con la scorza di limone ?
    Mi incuriosisce molto
    Anna Maria

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  3. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Soprattutto è per un discorso di comodità non indossare le scarpe a punta, e poi rappresentano una divisa imprescindibile per banchieri e operatori del vino, quindi meglio un paio di scarpette comode e normalissime….
    Per la ricetta del baccala (buonissimo) non posso aiutare più di tanto, ma inoltro la richiesta a chi lo ha fatto.

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  4. Avatar di barbara barbara ha detto:

    Le foto sono davvero belle complimenti!!!!!!!!!!
    I piatti lo stesso mi sono piaciuti molto, soprattutto l’acqua cotta ed il baccalà

    Barbara

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  5. Avatar di Simone e Zeta Simone e Zeta ha detto:

    Dalle bottiglie direi che c’era pure il Tofanari!!

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  6. Avatar di il tofa il tofa ha detto:

    avvezzo piu alle leve del trattore che alla tastiera mi vedo costretto ,per la prima volta in vita mia,a rispondere all artigiano,artista,poeta,cioè contadino di vertine,inzuppato da piccino nella saggezza antica e nel buon senso odierno. la ricetta la descriverà la simona appena sconfitta la ifluenza. chiedo venia per la ortografia ma,ripeto, è la prima volta che scrivo,ci mettevo meno a potare una dozzina di piante. caro simone tu hai indovinato

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  7. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Un tempo ad Alessandro bisognava pregarlo in ginocchio di non portare le bottiglie del suo vino :-)…… ora invece ogni bottiglia porta è una delizia.
    Alessandro sa bene che gironzolo intorno alle mele, per il semplice fatto che la prima Vernaccia prodotta, la 2006 è una campionessa di longevità parecchio buona ora più di allora……. non che debba essere preso per oro colato, basta stappare.
    Il baccalà della Simona non merita una breve e frugale dichiarazione fra i commenti, ma necessita di un articolo vero e proprio,anche per non dover rispondere alle mail arrivano con la richiesta di come viene fatto…. che era parecchio bono e difficle da fare perchè semplice.
    Anche l’acqua cotta è stata richiesta da parecchi, quindi a questo punto bisogna ne parli…. anche perchè è una di quelle cose da tenere a mente in queste sere invernali.
    E un caro saluto a Barbara e alla Simona che ha preso la febbre livornina, influenza ancora in fase di studio e senza vaccino…… che tutti i laboratori si erano preparati per l’australiana.

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  8. Avatar di simo simo ha detto:

    Allora, l’influenza livornina, purtroppo non l’ho sconfitta, ma la ricetta del baccala’ ve la do’ di sicuro.
    Per 4 persone:
    ingredienti: 800 gr. circa di baccala’
    4 cucchiai d’olio d’oliva (di quello di’ Paglia)
    1 cipolla bianca BIO
    1 spicchio d’aglio BIO
    1 scorza di limone BIO
    500 gr. pomodori ciliegino BIO
    a occhio un po’ di polpa di pomodoro BIO
    1 cucchaio di prezzemolo tritato
    2 cucchiaiate di capperi, sale e pepe
    In un tegame di terracotta far imbiondire a fuoco lento la cipolla e l’aglio tritati.
    Aggiungere i pomodorini spezzettati, la scorza di limone, sale e pepe, e far cuocere lentamente la salsa, aggiungendo se serve un po’ di polpa di pomodoro.
    Tagliare il baccala’ a pezzetti, dopo averlo asciugato bene, e avergli tolto la pelle, infarinatelo, e friggetelo in abbondante olio (io ho usato quello di’ Paglia)ben caldo. Sgocciolatelo e mettetelo su una carta assorbente.
    A questo punto si mettono il prezzemolo i capperi e i pezzi di baccala’, insieme alla salsa di pomodoro, e si fanno cuocere non piu’ di 10 minuti.
    E’ molto semplice, e ve lo assicuro perche’ se e’ venuto buono a me e’ tutto dire, perche’ io non ho mai ne tempo ne voglia di cucinare…. ma per l’ultimo dell’anno non potevo proprio farne a meno. Non sara’ mica per questo sforzo che mi e’ venuta la febbre?????? Chissa’, ma di sicuro l’ho fatto molto volentieri, la compagnia se lo meritava eccome.

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  9. Avatar di simo simo ha detto:

    L’acqua cotta alla maremmana, ve la fara’ fare Mario, prossimamente.

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  10. Avatar di mario mario ha detto:

    Ecco la ricetta dell’acqua cotta maremmana!

    Ingredienti per 4 persone:
    4 fette di pane raffermo
    2 cipolle grosse (meglio rosse)
    pomodorini maturi 300 gr
    4 uova
    pecorino grattato
    basilico
    sedano
    olio di oliva (6 cucchiai)
    sale e pepe

    Come si prepara:

    Soffriggere nell’olio in una casseruola le cipolle tagliate sottili, aggiungerci acqua e far cuocere fino a farle diventare quasi sfatte. A questo punto unire i pomodorini tagliati a dadini, il basilico, il sedano tritato,sale e pepe. Far cuocere per mezza ora, poi aggiungere direttamente le uova intere fino a farle diventare in camicia. Disporre nelle scodelle il pane abbrustolito cosparso di pecorino grattato e versarci sopra la zuppa con l’uovo.
    Vi assicuro che è speciale.
    Buon appetito!!!!!!!
    Mario

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  11. Avatar di Adelina Adelina ha detto:

    Grazie a Simo e Mario per le ricette, appena riesco le metto in pratica.
    Simo ti auguro una pronta guarigione.

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  12. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Sia il baccalà che l’acqua cotta alla maremmana sono due bontà che meritano maggiore risalto, essendo le cose buone sempre di tutti e prossimamente diventeranno dei post fruibili da chiunque passa qui sopra.

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  13. Avatar di vita vita ha detto:

    grazie per la serata alla Simona e a il tofa
    non sapevo, che sapeva anche scrive!!!!!!!!

    ho rifatto l’acqua cotta……ma mi mancava il tegame di coccio, che fà veramente la differenza.

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  14. Avatar di andrea Andrea Pagliantini ha detto:

    Un c’era stato cotto il baccalà nel tegame di coccio????

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  15. Avatar di simo simo ha detto:

    No Andrea il baccala’ e’ stato cotto in un tegame do coccio e l’acqua cotta in un altro tegame sempre di coccio.
    Comunque alla prossima….si faranno anche altri piatti toscani, o da te o da noi, comunque insieme.

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  16. Avatar di simo simo ha detto:

    O Andrea, ma scorrendo sulle foto, ho visto che su quella con Ale e il cavallo, tu hai scritto Ale e Olivia, ma lo sai che Sulak, si e’ parecchio arrabbiato?? Lui, Sulak, lo stallone con il nome di un fiume del Daghestan, chiamarlo Olivia???

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  17. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Faccio sempre confusione con il cavallo avendo in mente Olivia nata nei giorni di un certo Vinitali, invece lo stallone è un maschione di quelli tosti e lo testimonia un certo randello visibile a occhio nudo.
    Poi l’inverno è lungo e la primavera ancora più lunga, appuntamenti con i tegami di coccio o le griglie saranno frequenti e nei prossimi giorni invento una cosina non banale fissa e godibile a chiunque, ma per ora non dico niente.

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