Sassi a secco

Le conseguenze di non essere tanto giusto di testa è certificata dalla riscoperta e ripulitura dopo anni di abbandono di frasca e pruni di questo gioiellino costruito a secco intorno al 1950, prendendo come materia prima lo scoglio di sasso su cui poggia, spaccato e scalpellato a dovere per dargli forma.

Negli anni, prima di finire nel dimenticatoio dei tempi, ha ospitato polli, galline, gabbie di coniglioli, cani da caccia e, piantate su pali, delle case per piccioni da arrosto della domenica.

Nel dentro la sterpaglia non potevano mancare ritrovamenti storici di bittiglie di ogni epoca, un motore di frigorifero, un passeggino, un fusto di ferro, un cristo da muratori, pentolame e macchinine.

Il legno dei pruni più massicci, messo a stagionare fornirà ottima brace per cuocere qualche salsiccia e  il luogo è visitabile e godibile (animati di buone intenzioni) a chi la sera voglia assistere allo spettacolo del tramonto novembrino.

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0 Responses to Sassi a secco

  1. Avatar di Daniela Daniela ha detto:

    Altro gesto d’amore per un luogo bello e mai banale…… e solita massa di schifezze da smaltire…

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  2. Avatar di anna maria anna maria ha detto:

    Grazie per aver reso godibile quello che prima era un’accozzaglia di alberelli vari
    mai più avrei pensato che nascondesse tanti tesori d’epoca!!!!
    Anna Maria

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  3. Avatar di an an ha detto:

    Questo amore da fiducia nel prossimo, queste cose non sono da tutti…..

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  4. Avatar di Andrea Pagliantini Andrea Pagliantini ha detto:

    Voglio chiarire che ho messo sul blog questa ripulitura non per fare bella figura ma per vedere di far arrivare un pochino di amore per il luogo in cui si è ovunque si sia.
    Il mondo mettiamole in capo che non lo si può cambiare, ma si puòfare molto di più occupandosi dei piccoli spazi si ha intorno….. e difendendoli…

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