Gli scic li chiamano polloni, chi li toglie li chiama talli che dal piede arrivano alla punta e sono quei fusi lunghi di legno dritti che succhiano energia e non sono produttivi.
Non è usanza toglierli adesso per una questione di tempo ed economica, ma guardando bene, la teoria ha le gambe nane dato che togliere questo fronzame improduttivo apre la pianta, la concentra, agevola la raccolta velocizzando i tempi con i frullini meccanici e durante la potatura ci sono molti meno tagli da fare e meno materiale da raccogliere.
Mai toccare le piante quando il clima bolle e aspettare il fresco del dopo sol leone.
La teoria sarebbe di levarli proprio ora, dopo la sosta vegetativa dei calori estivi. Non solo per agevolarsi la raccolta ma anche per non ritrovarseli da levare ma piu’ cresciuti la primavera dopo. Semmai e’ la prassi, dettata dall’economia, che fa desistere.
C’e’ gente che li leva (magari non a Vertine) e che li chiama ciuccioni (o succhioni, o poccioni, tanto il concetto e’ quello).
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Adesso si vola a levare questi talli, quando nella in primavera c’è da potare le piante i tagli non finiscono più e le montagne di ulivastri fanno puara a vedersi.
Meglio avvantaggiarsi per fare meno fatica ora con la raccolta, poi con la in potatura.
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devo dare un occhiata al mio exbonsaicompratocredendoci…ora è più alto dime(va be son piccolinama sempre più alta di un finto bonsai!!!)
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Mauri, mettiti in testa che ti hanno fregato!!!!
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