Hanno due sacche di polline ai lati del corpo e ci si domanda come facciano a muoversi e volare con quel carico da tirarsi innanzi aumentandolo da un fiore di rapi selvatici all’altro presenti ai piedi degli ulivi del Campino che ne facevano come un tappeto fino a qualche giorno fa.
Estraniarsi dal mondo appoggiati a un ulivo chiudendo gli occhi cercando di far parte del vento, nel ronzare di api nel rancicare di apini 50 smarmittati con ghiandaie ingorde rapiscono ulive, un silenzio musicato di ciclisti in lontananza, belle donne a passeggio, gatti curiosi, aride nonne nèèèè, tafani in agguato.
Andrea Pagliantini 
A proposito di tafani; mai visti tanti quanti quest’anno! Sembrano spiriti maligni reincarnati (reintafanati).
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Mi pare ci siano quelli di sempre per numero, solo più cattivi e intrattabili.
Forse anche loro resi ancor più privi di scrupoli dalla crisi economica.
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In una parola. Meraviglioso.
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