Ferragosto quasi andato se non per un paio di ore ancora in coda.
Giornate non afose molto piacevoli e vivibili.
Si Antonella, un mondo che vive e a volte sorride, a volte è determinato come il granito, a volte brioso e giocherellone, a volte malinconico e l’abbraccio è fortemente ricambiato.
A volte è difficile convivere per come si è e rappportarsi al’esterno e al mondo come gira.
Ciò non comporta e vuol dire essere migliori e più bravi, solo diversi, avvezzi a colpi di gioia e fregature, ma se stessi sempre e in ogni momento, inculate o benefici se ne ricevano o abbiano.
Essere così comporta anche l’averti incrociata e il non essere mai banali nemmeno nelle cose più ovvie ed evidenti.
Il mio mondo non è ampissimo in fatto di superficie ma ha una capienza immensa nelle belle persone quale (anche se lo negherai sempre in mille modi e forme) appartieni nei posti più vocatati e a solatio.
Solatio è un termine agricolo e non sociologgico, ma rende meglio l’idea.
Rimando esattamente per come è scritta….. (e non per pigrizia nello scrivere cose nuove, ma perchè puoi leggerla come in uno specchio che te la riflette).
Grazie di tutto
Una persona un pò brizzolata e dalle erre arroventate che ben conosci potrebbe dire si sta trattando di specchi non tanto giusti di testa come quelli ingigantiscono o rimpiccioliscono i corpi al luna park, ma non è così.
Parlare quando si ha qualcosa da dire è sempre meglio, perchè credere di pensare cosa ha in mente una persona sia pur molto cara è una forma di equilibrismo che non da certezze e può generare equivoci, però arrivare a capirsi anche stando zitti non è da tutti e per fortuna non necessita di spiegazioni.
Capisco bene il bisogno di stare un poco in disparte quando si è feriti e colpiti pesantemente sotto la cintura nelle cose che fanno e riempiono la vita di una persona.
Si sente il bisogno di mettersi in disparte, rannicchiarsi per quasi scomparire avendo tutto addosso e la mente e il fisico non sono pronti a reagire o a capire.
Il silenzio in se stessi in questi casi è necessario per ritrovare equilibrio e forze e vedere di puntare a risalire senza mai dimenticare di essere se stessi.
In tutto questo però ha senso non perdere mai di vista alcuni aspetti come il bene si vuole a qualcuno e il gusto delle piccole cose quotidiane che per piccole che siano messe insieme riescono a dar sapore al cammino.
Ma come, non ricordi? Non era la persona che ogni tanto si spostava dal suo luogo e vedeva Napo, quello giocava con le bottiglie vuote e poi diceva che “questo non può essere tanto giusto di testa???”
Dai che ora hai capito…
Se di rincoglionimento si tratta è un movimento che ci sale equanime Antonella, ma non direi sei rimbambita, solo un pochino dimenticona, e ora scusami ma mi è presa un poca di ridarella…
Ma davvero non ricordi quel bischero di Napo che giocava tutto il giorno con una bottiglia di plastica vuota lì vista stretto?
O mi sbaglio io ed era una fata morgana di quelle strane, azzurre e un pochino dispettose?
Certo che mi ricordo di Napo!!!! Ora è malato di cuore, poverino…più volte nelle notti scorse lo piangevo già morto, ma ancora resiste. E’ che non mi ricordo chi è la persona brizzolata, non Napo! Vabbè vabbè siamo pronti per l’ospizio ho capito….Uff!
Accidenti, povero Napo, lo si dava non tanto giusto di testa e invece era il cuore a non essere giusto!!! Tienimi informato, probabilmente è solo il caldo a dargli fastidio e una volta il clima più morbido riprenderà a correre dietro le bottiglie vuote di plastica come uso fare.
No, niente ospizio, ancora non è il momento, si tratta solo di non voler gettare sguardi negli specchi oppure della l’Oreal che compie miracoli con le tonalità, ma non è importante, conta ciò è sotto, la sostanza infinitamente migliore dell’apparenza che detto per inciso non è per niente ma per niente male nella linea bella mora matura.
Un’impronta di saluto ad un mondo che vive….oltre. Un abbraccio
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Buon ferragosto pure a te.
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la mancanza della mosca olearia è quella che rende gradevole il ferragosto……
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Ferragosto quasi andato se non per un paio di ore ancora in coda.
Giornate non afose molto piacevoli e vivibili.
Si Antonella, un mondo che vive e a volte sorride, a volte è determinato come il granito, a volte brioso e giocherellone, a volte malinconico e l’abbraccio è fortemente ricambiato.
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Certo che è così: è il “tuo” mondo, come potrebbe essere diversamente? 🙂
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A volte è difficile convivere per come si è e rappportarsi al’esterno e al mondo come gira.
Ciò non comporta e vuol dire essere migliori e più bravi, solo diversi, avvezzi a colpi di gioia e fregature, ma se stessi sempre e in ogni momento, inculate o benefici se ne ricevano o abbiano.
Essere così comporta anche l’averti incrociata e il non essere mai banali nemmeno nelle cose più ovvie ed evidenti.
Il mio mondo non è ampissimo in fatto di superficie ma ha una capienza immensa nelle belle persone quale (anche se lo negherai sempre in mille modi e forme) appartieni nei posti più vocatati e a solatio.
Solatio è un termine agricolo e non sociologgico, ma rende meglio l’idea.
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Rimando esattamente per come è scritta….. (e non per pigrizia nello scrivere cose nuove, ma perchè puoi leggerla come in uno specchio che te la riflette).
Grazie di tutto
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Una persona un pò brizzolata e dalle erre arroventate che ben conosci potrebbe dire si sta trattando di specchi non tanto giusti di testa come quelli ingigantiscono o rimpiccioliscono i corpi al luna park, ma non è così.
Parlare quando si ha qualcosa da dire è sempre meglio, perchè credere di pensare cosa ha in mente una persona sia pur molto cara è una forma di equilibrismo che non da certezze e può generare equivoci, però arrivare a capirsi anche stando zitti non è da tutti e per fortuna non necessita di spiegazioni.
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Vero. Il fatto è che alcune volte il silenzio è l’unica forma di essere noi stessi.
Non ho capito però chi è il tizio delle prime righe….
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Capisco bene il bisogno di stare un poco in disparte quando si è feriti e colpiti pesantemente sotto la cintura nelle cose che fanno e riempiono la vita di una persona.
Si sente il bisogno di mettersi in disparte, rannicchiarsi per quasi scomparire avendo tutto addosso e la mente e il fisico non sono pronti a reagire o a capire.
Il silenzio in se stessi in questi casi è necessario per ritrovare equilibrio e forze e vedere di puntare a risalire senza mai dimenticare di essere se stessi.
In tutto questo però ha senso non perdere mai di vista alcuni aspetti come il bene si vuole a qualcuno e il gusto delle piccole cose quotidiane che per piccole che siano messe insieme riescono a dar sapore al cammino.
Ma come, non ricordi? Non era la persona che ogni tanto si spostava dal suo luogo e vedeva Napo, quello giocava con le bottiglie vuote e poi diceva che “questo non può essere tanto giusto di testa???”
Dai che ora hai capito…
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O sono rimbambita io o lo sei tu (propendo per la prima 😦 )
Giocava con le bottiglie vuote???? Chi è mai????
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Se di rincoglionimento si tratta è un movimento che ci sale equanime Antonella, ma non direi sei rimbambita, solo un pochino dimenticona, e ora scusami ma mi è presa un poca di ridarella…
Ma davvero non ricordi quel bischero di Napo che giocava tutto il giorno con una bottiglia di plastica vuota lì vista stretto?
O mi sbaglio io ed era una fata morgana di quelle strane, azzurre e un pochino dispettose?
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Messaggio ricevuto, è la mia mente e memoria vacillano, il tempo passa per tutti, per me più che mai.
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Certo che mi ricordo di Napo!!!! Ora è malato di cuore, poverino…più volte nelle notti scorse lo piangevo già morto, ma ancora resiste. E’ che non mi ricordo chi è la persona brizzolata, non Napo! Vabbè vabbè siamo pronti per l’ospizio ho capito….Uff!
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Accidenti, povero Napo, lo si dava non tanto giusto di testa e invece era il cuore a non essere giusto!!! Tienimi informato, probabilmente è solo il caldo a dargli fastidio e una volta il clima più morbido riprenderà a correre dietro le bottiglie vuote di plastica come uso fare.
No, niente ospizio, ancora non è il momento, si tratta solo di non voler gettare sguardi negli specchi oppure della l’Oreal che compie miracoli con le tonalità, ma non è importante, conta ciò è sotto, la sostanza infinitamente migliore dell’apparenza che detto per inciso non è per niente ma per niente male nella linea bella mora matura.
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