Si vedeva uno sfondo di colline verdi coperte da ulivi e orti intorno al Colle della Capriola su cui poggia da secoli la Basilica dell’Osservanza che, passeggiando di notte, ci guardava illuminata isolata in una coltre di velluto buio.
Un altro paesaggio e scorcio visivo della nostra un tempo bella Italia nostra scomparso al cospetto di lungarine rosse faranno da scheletro alle carni di vetro e cemento ospiteranno un nuovo centro commerciale, posteggi, uffici comodi finto cipressini della Val d’Orcia per le sempre solite gremignose infestanti scarpe strette in punta.
Fuori e dentro l’edificio una rotonda.
Andrea Pagliantini 
Viale Sardegna e Via Simone Martini, quando saranno completamente allestite…saranno piene di VITA, vedrai….:-)
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E questa è l’alternativa al berlusconismo….. siamo messi proprio bene….
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Più palazzinari di B al quadrato. Viva Pisapia (almeno per il momento: si sa mai).
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Urbanizzazione selvaggia… periferie sempre più estese, maxi-parcheggi, centri commerciali sorti in mezzo alle campagne, consumo del territorio che mette in pericolo la produzione agroalimentare. E nessuno fa nulla……..
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Queste sono aggressioni al territorio, sono un continuo scempio che passa sotto il nome di urbanizzazione, ma serve solo a riempire le tasche dei corrotti che ne permettono la realizzazione, ma questa sera, sarà per una forma di stanchezza e sfiducia nel futuro,mi sembra che la lotta degli onesti sia una lotta contro i mulini a vento. Angelica
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in venessiàn (http://www.youtube.com/watch?v=aOlDqKyXV6I dopo 4 minuti esatti):
i bruxa l’erba i costruìse e centrai
chissa’ che i mora tuti quanti furminai
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Siena è schiantata da una serie di cantieri che tirano su palazzi nella miglior tradizione democristiana dell’uso sociologico del mattone a fini espressivi e di taglio del nastro di inaugurazione col vescovone a benedire.
Agghiacciante il palazzo tirano su illustrato dalle foto come tutta la zona che parte dalla stazione ferroviaria, viale Sardegna, via Simone Martini.
“Compagni dai campi e dalle officine, prendete la calce, tirate il martello, non cementate anche quello”.
La faccia opposta del berluscunismo…..
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Non vi posso desrivere la bile che mi viene ogni mattina quando apro la finestra! Ho comprato casa su una coltre di alberi e animali selvatici, per ritrovarmi dopo qualche mese su tonnellate di cemento e ferro.
A me chi mi ripaga di questo danno biologico, i primi mesi che iniziarono i lavori pensavo di impazzire, gli ci avrei anche buttato una bomba………. ma noi comuni mortali non si conta un cavolo!!! ma se posso fargli girare le palle, mi ci impegno!!
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Capisco la tua amarezza Vita, a me prende un magone immane vedere di questi scempi in nome di non si sa bene che cosa.
E mi viene in mente un film ovvio, anziano ma sempre attuale…..
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